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Reddito di Cittadinanza 2023 ridotto a sei mesi: la nuova proposta al vaglio del Governo

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Novità Reddito di Cittadinanza 2023: la misura potrebbe subire un'ulteriore riduzione temporale. Si discute infatti in merito alla possibilità di ridurlo a sei mesi invece che otto. In questo articolo forniremo un'analisi dettagliata della nuova proposta.

Reddito di Cittadinanza 2023 ridotto a sei mesi: la nuova proposta al vaglio del Governo

Il 2023 sarà un anno difficile per i percettori di RdC. Il Governo sta attualmente continuando la discussione relativa al Reddito di Cittadinanza 2023 e molte saranno le modifiche che interesseranno la misura voluta dal Movimento 5 Stelle.

Nelle ultime ore, ha fatto capolino una nuova ipotesi, che potrebbe seriamente concretizzarsi. Dagli otto mesi previsti attualmente, l’agevolazione per contrastare la povertà nel nostro Paese potrebbe essere ancora ridotta.

Si tratta di una riduzione temporale: a partire dal prossimo anno, i titolari di RdC rischiano di poter fruire del Reddito per uno o due mesi in meno.

Prima di analizzare la proposta nei dettagli, segnaliamo il seguente video di Mondo Pensioni, che analizza le modifiche previste al RdC per il 2023:

 

Reddito di Cittadinanza 2023 ridotto a sei mesi: la nuova proposta al vaglio del Governo

Sebbene il Reddito di Cittadinanza 2023 abbia già subito un importante taglio temporale, che lo porterà a passare dai diciotto mesi attuali a soli otto mesi, una nuova ipotesi è attualmente al vaglio dell’esecutivo.

Alcuni partiti hanno infatti proposto una ulteriore riduzione del Reddito. In particolare, il partito Noi Moderati ha proposto un taglio della misura che la renderebbe fruibile per soli sei mesi.

Ovviamente, questa riduzione non riguarderebbe tutti i percettori di RdC, ma soltanto gli occupabili. Se la proposta di Noi Moderati dovesse essere accolta dall’esecutivo, la riduzione del Reddito di Cittadinanza 2023 a sei mesi non intaccherà le seguenti categorie:

  • over 60;

  • genitori con minori a carico;

  • titolari di RdC che assistono un familiare affetto da malattia.

La novità, dunque, riguarderà solamente coloro che, potenzialmente, sono perfettamente idonei a svolgere una qualsiasi attività lavorativa.

In ogni caso, una riduzione delle mensilità RdC agli occupabili frutterebbe allo Stato un enorme risparmio, stimato a più di 1 milione di euro che potrebbero servire a finanziare altre misure.

Reddito di Cittadinanza 2023, la proposta di rivisitazione delle offerte di lavoro

Inoltre, il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi ha avanzato anche una seconda proposta al Governo Meloni. Ha cioè richiesto di rivedere il testo normativo che riguarda il RdC, eliminando totalmente il termine “congrua”.

In questo modo, di fatto, non sarà più possibile rifiutare alcuna offerta di lavoro, perché non si terrà conto dell’eventuale congruità della stessa.

Al momento, un cittadino percettore di Reddito di Cittadinanza può rifiutare un’offerta di lavoro se questa non è in linea con le proprie qualifiche. Si può, inoltre, rifiutare l’offerta di lavoro se questa è localizzata oltre gli 80 chilometri dalla propria abitazione.

Se la seconda proposta di Noi Moderati dovesse entrare in Manovra 2023, dunque, al primo rifiuto di una sola offerta di lavoro, i percettori di RdC definiti occupabili perderebbero automaticamente (ed immediatamente) il beneficio.

Reddito di Cittadinanza 2023: la riduzione di una mensilità appare la scelta più plausibile

La proposta di Noi Moderati sembra aver incontrato il favore di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Tuttavia, questi tre partiti sembrerebbero più orientati ad una riduzione di entità inferiore.

Nello specifico, i maggiori partiti della Coalizione mirano a ridurre il Reddito di Cittadinanza 2023 a sette mesi invece che otto, come attualmente previsto.

Una riduzione di ulteriori trenta giorni permetterebbe alle casse statali un enorme risparmio di risorse, che potrebbero essere redistribuite per altre misure di sostegno. Si parla di un risparmio di risorse pari ad una cifra enorme, circa 200 milioni di euro.

Indipendentemente dalle eventuali modifiche dell’ultimo minuto al Reddito di Cittadinanza 2023, una cosa appare comunque certa. Il RdC sembra ormai prossimo alla sua abolizione, che dovrebbe avvenire nel 2024.