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Reddito di Cittadinanza diventa Garanzia per l’Inclusione: come funziona e chi sono i beneficiari?

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Dopo il Reddito di Cittadinanza, arriva la Garanzia per l'Inclusione. Ecco come funzionerà, quali sono i limiti reddituali e le modalità di erogazione previste.

Reddito di Cittadinanza diventa Garanzia per l’Inclusione: come funziona e chi sono i beneficiari?

Ancora cambiamenti per il Reddito di Cittadinanza: se qualche settimana fa avevamo sentito parlare della Misura di Inclusione Attiva, adesso è stato introdotto un nuovo beneficio. Sembra proprio che il controverso RdC verrà sostituito, più che dalla MIA, da una nuova agevolazione che prenderà il nome di Garanzia per l’Inclusione.

La nuova misura, che servirà per garantire, come lascia intendere la sua denominazione, una nuova inclusione nel mondo del lavoro, verrà erogata mediante una nuova Carta.

Occupiamoci quindi di analizzarne insieme le caratteristiche salienti.

Reddito di Cittadinanza diventa Garanzia per l’Inclusione: come funziona e chi sono i beneficiari?

La nuova misura che sostituirà il Reddito di Cittadinanza e che prenderà il nome di Garanzia per l’Inclusione è voluta dal Governo Meloni al fine di garantire un sostegno agli italiani meno abbienti.

Il nuovo beneficio che prenderà il posto del RdC è pensato per i nuclei familiari che, al loro interno, contano dei membri cosiddetti occupabili. Ma anche per le famiglie inoccupabili.

Tuttavia, ci saranno delle differenze sostanziali, a seconda della tipologia di nucleo familiare beneficiario.

In ogni caso, coloro che risultano attualmente titolari di Reddito di Cittadinanza potranno richiedere la nuova misura, indipendentemente dalla presenza o meno di occupabili.

Garanzia per l’Inclusione: limiti ISEE previsti

Rispetto al Reddito di Cittadinanza, la Garanzia per l’Inclusione sarà una misura molto differente.

Due saranno, innanzitutto, le soglie ISEE previste per poterlo richiedere:

  • 7.200 euro annui se, all’interno del nucleo familiare, non vi sono soggetti occupabili;

  • 6.000 euro l’anno se, invece, all’interno della famiglia vi siano soggetti in grado di lavorare.

Si parla inoltre di differenze a livello di assegno mensile, che sarà ridotto rispetto all’assegno RdC attuale. Se, per quanto riguarda le famiglie non occupabili, non si è ancora parlato di cifre, qualche dettaglio in più è noto per l’assegno mensile concesso agli occupabili.

Questi ultimi potranno ricevere 350 euro mensili.

Infine, se per gli inoccupabili la Garanzia per l’Inclusione durerà 18 mesi, ma potrà essere richiesta nuovamente dopo un mese di stop come accade per l’attuale RdC, chi è idoneo al lavoro non potrà ottenere il rinnovo.

Per gli occupabili, la misura durerà solo 12 mesi, senza possibilità di richiederla ancora al termine di suddetto periodo.

Questo perché il  nuovo sostegno mira a indirizzare gli idonei al lavoro di età compresa tra i 18 ed i 59 anni a trovare un impiego.

A differenza del Reddito di Cittadinanza, il nuovo sostegno è pensato quindi per condurre chi è senza lavoro ma in condizione di lavorare a trovare un nuovo impiego.

Come verrà erogata la Garanzia per l’Inclusione: nuova Carta in arrivo

Sebbene si tratti di una misura di sostegno completamente rinnovata rispetto al Reddito di Cittadinanza, la Garanzia per l’Inclusione avrà anche delle analogie con la vecchia misura.

Mentre si dovrà dire addio alla Carta RdC, una nuova Carta è in arrivo.

Il nuovo strumento, stando alle ultime notizie provenienti da fonti governative, verrà erogato mediante la Carta di inclusione. Ma non si tratterà di uno strumento identico alla Carta RdC: quella legata alla Garanzia per l’inclusione sarà una carta che servirà anche ad accedere a servizi di sostegno e assistenza.