De Meo passa dalle auto di Renault al lusso di Kering

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Scossoni in Borsa a Parigi e nell'automotive e nel luxury europeo. Le sfide non mancano, ma evidentemente il fattore umano pesa ancora

De Meo passa dalle auto di Renault al lusso di Kering

Le persone contano ancora nel business globale. Lo dimostra l’impatto a Parigi della decisione di un manager, Luca de Meo, di lasciare il settore automobilistico, dove lavorava da sempre, per tentare la via del lusso e assumere la guida di un gruppo in crisi come Kering.

Caso de Meo: accelera Kering, in retromarcia Renault

La reazione sui listini, già nervosi per l’escalation del conflitto in Medioriente tra Israele e Iran, è violenta.

Renault ancora nel primo pomeriggio perde il 7,95% a 39,63 euro e torna su livelli che non si vedevano dalla fine del 2024 tra volumi impetuosi: oltre 10 milioni di azioni passate di mano, molte di più della media.

Al tempo stesso Kering innesta un rally: +11,5% a 192,4 euro. Oltre 738 mila pezzi, più del doppio della media, copione simmetrico.

L’arrivo del manager molto stimato a livello internazionale potrebbe forse sbloccare una lunga situazione di crisi che pesa anche sul lusso globale e disincagliare una macchina del lusso globale incastrata sulla necessità di una soluzione per Gucci.

Di certo c’è che il 15 luglio de Meo lascerà Renault, la nuova guida non è stata chiaramente ancora individuata, ma c’è un piano per la successione.

Kering, ipotesi di guida divisa tra Pinault e de Meo

Non c’è ancora in queste ore una conferma ufficiale da parte di Kering, ma già da ieri sera Le Figaro ha riportato che la scelta di François-Henri Pinault, attuale presidente e CEO, del colosso francese del lusso sarebbe caduta sul manager italiano e non ci sono smentite.
Altre fonti nel frattempo confermano la notizia alle agenzie mentre il mercato, come sempre, si posiziona sui rumors.

Va detto che oggi il lusso recupera parte delle perdite della scorsa settimana dovute alla guerra dei dazi e a quella combattuta tra Israele e Iran.
Va sottolineato che oggi per tutto il settore è stato un buon segnale il balzo delle vendite al dettaglio in Cina a maggio: +6,4% contro il 5,1% precedente e oil 4,9% delle attese.

Ma senza dubbio il fattore de Meo ha il suo peso. Il manager ha guidato il turnaround di Renault nel post-pandemia, in una fase dunque di difficilissima crisi del settore automobilistico.

Le sfide non mancano neanche in Kering che ha perso in Borsa circa l’80% del proprio valore dai massimi del 2021 in un ripiegamento che forse è andato al di là del riprezzamento dell’intero settore lusso dopo una stagione di multipli particolarmente elevati.

Ancora nel primo trimestre Kering ha registrato ricavi di gruppo da 3,9 miliardi in calo del 14% e Gucci, che da sola ha coperto 1,6 miliardi di ricavi, quindi poco meno della metà del gruppo, ha segnato un calo del 25% del giro d’affari. Adesso Pinault, la cui famiglia controlla più del 42% del colosso del lusso, sembra intenzionato a dividere la guida con de Meo.

La sfida sarà imponente anche con questa maison.