Sconto IMU 2023, in questi casi puoi pagarlo al 50%: a chi spetta l’agevolazione?

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Sconto IMU 2023, ecco tutti i casi in cui è possibile pagare la tassa al 50%. Analizziamoli nel dettaglio, scoprendo a chi spetta e come ottenere l'agevolazione fiscale.

Sconto IMU 2023, in questi casi puoi pagarlo al 50%: a chi spetta l’agevolazione?

L'IMU (Imposta Municipale Propria) è un'imposta locale italiana che viene applicata sulla proprietà immobiliare. Ogni anno, i proprietari di immobili sono tenuti a pagare l'IMU, ma ci sono casi in cui è possibile ottenere uno sconto sull'importo dovuto. Tale opportunità è stata confermata anche per l’IMU 2023, che in alcuni casi potrà ottenere il 50% di sconto.

Non esistono, dunque, solamente i casi di esenzione totale dal pagamento della tassa, ma anche delle occasioni in cui si paga la metà.

In questo articolo, esploreremo i dettagli di questa agevolazione fiscale e come puoi beneficiarne.

Sconto IMU 2023, in questi casi puoi pagarlo al 50%: a chi spetta l’agevolazione?

Prima di approfondire l'argomento dello sconto IMU 2023 al 50%, è importante avere una comprensione chiara di cosa sia l'IMU. L'IMU è un'imposta calcolata in base al valore dell'immobile posseduto da un individuo. Viene determinata moltiplicando la rendita catastale dell'immobile per un'aliquota stabilita dal comune in cui si trova l'immobile. L’imposta viene utilizzata per finanziare i servizi pubblici locali ed è applicata a tutte le proprietà, tra cui case, appartamenti, terreni edificabili e seconde case.

Tuttavia, non tutti dovranno pagarne l’importo pieno. Ci sono tre casi in cui si può beneficiare dello sconto IMU 2023, pagando al 50% l’importo della tassa:

  • Immobili inagibili, inabitabili e di fatto non utilizzati

  • Immobili di interesse storico o artistico

  • Immobili concessi in comodato d'uso dai genitori ai figli.

IMU 2023, quando spetta lo sconto al 50%: analisi dei casi

Analizziamo dettagliatamente i tre casi appena analizzati, che consentono di ottenere lo sconto IMU 2023.

In primo luogo, se possiedi un immobile che è stato dichiarato inagibile, inabitabile o di fatto non utilizzato, hai la possibilità di presentare un'autocertificazione per richiedere la riduzione del 50% dell'IMU. Questa alternativa ti evita di dover sottoporre l'immobile a un accertamento da parte dell'ufficio tecnico comunale, risparmiando così tempo e denaro.

Anche gli immobili che sono considerati di interesse storico o artistico godono di una riduzione del 50% della base imponibile IMU. Questo sconto è stato introdotto per promuovere la tutela e la conservazione del patrimonio culturale italiano.

Infine, se sei un genitore e concedi in comodato d'uso un immobile di tua proprietà a uno dei tuoi figli come abitazione principale, hai diritto a uno sconto del 50% sull'IMU 2023.

In questo specifico caso, per accedere all’agevolazione è necessario rispettare dei requisiti specifici. Innanzitutto, l’abitazione deve essere concessa in comodato d’uso mediante contratto regolarmente registrato. Inoltre, il figlio a cui si concede l’immobile deve trasferire la residenza nell’immobile in questione.

Non sono infine ammessi all’agevolazione fiscale gli immobili di lusso, con categoria A/1, A/8 e A/9.

Sconto IMU 2023, come richiederlo?

Se rientri in una delle categorie sopra menzionate e desideri beneficiare dello sconto IMU del 50%, le modalità di richiesta variano a seconda del caso specifico.

Per immobili inagibili, inabitabili e di fatto non utilizzati, puoi compilare un'autocertificazione che attesti lo stato dell'immobile e richiedere la riduzione del 50% dell'IMU. Assicurati di seguire le procedure indicate dal tuo comune di residenza per presentare correttamente l'autocertificazione.

In caso di immobili di interesse storico o artistico, contatta l'ufficio tecnico comunale per richiedere la riduzione del 50% dell'IMU. Sarà necessario fornire la documentazione richiesta per dimostrare che l'immobile è considerato di interesse storico o artistico.

Infine, se hai concesso un immobile di tua proprietà in comodato d'uso a tuo figlio come abitazione principale, assicurati che il contratto di comodato sia registrato, mediante apposito Modello 69, presso l'Agenzia delle Entrate competente.

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