Sogefi: EBIT sale a 15,1 mln nel primo trimestre
pubblicato:ll Consiglio di Amministrazione di Sogefi S.p.A., riunitosi in data odierna, presieduto da Monica Mondardini, ha approvato il resoconto intermedio di gestione del Gruppo al 31 marzo 2025. Sogefi, società del Gruppo CIR, è uno dei principali produttori globali di componenti per autoveicoli nei settori Aria e Raffreddamento e Sospensioni.
Ricavi: € 256,0 milioni (-2,7% vs primo trimestre 2024)
EBIT: € 15,1 milioni (€ 14,6 milioni nel primo trimestre 2024)
Utile netto attività in continuità € 9,8 milioni (€ 5,6 milioni nel primo trimestre 2024)
Free Cash Flow € 11,2 milioni
Indebitamento ante IFRS 16 € 0,8 milioni (€ 9,5 milioni a fine 2024)
IMPATTI DEI DAZI
In relazione ai dazi introdotti dall'amministrazione americana, è ragionevole attendersi che tali dazi, se mantenuti o effettivamente applicati, produrranno un incremento significativo dei costi delle automobili negli USA, i) sia importate, per effetto dei dazi al 25%, ii) sia fabbricate localmente, per effetto dei dazi su componenti e materiali importati. L'aumento dei costi determinerà inevitabilmente i) un incremento dei prezzi di vendita delle automobili in USA e ii) conseguentemente un declino delle vendite di nuove vetture, tenuto conto della significativa elasticità della domanda al prezzo, dimostrata anche recentemente. Il calo della domanda del mercato nord-americano avrebbe un impatto negativo sulla produzione nell'area USMCA (Stati Uniti, Messico, Canada) e sulle importazioni in USA. A tal proposito, si precisa che nel 2024 dall'Europa (EU27) sono state esportate in USA circa 750.000 vetture, circa 6% della produzione UE complessiva. In merito agli impatti diretti sul Gruppo, il settore Air & Cooling ha realizzato nel 2024 un fatturato di € 214 milioni nell'area USMCA, vendendo componenti prodotte in Canada e Messico principalmente a General Motor, Ford e Stellantis, di cui il 55% destinate agli stabilimenti produttivi dei clienti in Canada e Messico e il 45% importate dai clienti negli Stati Uniti. Si stima che circa il 70% dei ricavi da componenti esportate in USA sia relativo a prodotti USMCA compliant e quindi, in base alle attuali previsioni, non soggette a dazi. Poiché Sogefi non realizza direttamente esportazioni verso gli Stati Uniti, provvedendo a tal fine i propri clienti, e non produce in USA, non essendo quindi soggetta ai dazi sulle importazioni dei materiali e componenti ivi praticati, a breve termine non sono prevedibili impatti diretti significativi derivanti dai nuovi dazi. Il Gruppo è comunque esposto ai rischi indiretti che interessano il mercato automotive in relazione ai dazi: se infatti i dazi introdotti dovessero permanere, sono da attendersi volumi più deboli ed un'accresciuta pressione sui costi di produzione, soprattutto nelle regioni USMCA, nei mesi a venire.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
La visibilità sull'andamento del mercato automotive nei prossimi mesi è fortemente penalizzata dalla guerra commerciale in corso in seguito all'introduzione dei dazi da parte della nuova amministrazione americana. L'ultima stima di S&P Global (IHS) prevede che, dopo il calo registrato nel 2024 (-1,1%), la produzione mondiale di automobili registri nuovamente una flessione (-1,7%); per aree geografiche, si prevedono ulteriori diminuzioni della produzione in Europa e NAFTA, del 5,1% e del 9,3% rispettivamente, crescita moderata in Cina e intorno al 5% in India e Sudamerica. Per quanto concerne i prezzi delle materie prime e dell'energia, dopo una certa stabilità registrata nel 2024, per il 2025 esiste un rischio di accresciuta volatilità in funzione degli impatti dei dazi americani sulla supply chain. Sogefi, per il 2025, allo stato conferma la previsione di un calo dei propri ricavi mid-single digit e di un EBIT margin in leggera crescita rispetto a quello registrato nell'esercizio 2024, escludendo eventuali oneri non ricorrenti ed eventi/circostanze nuove che impattino negativamente il mercato automotive. Tali previsioni non incorporano i possibili effetti della guerra commerciale in corso sull'economia mondiale e sulla produzione di auto, non potendosi escludere un abbassamento dei volumi a partire dai prossimi mesi.