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Spid, addio sempre più vicino? Ecco come il Governo Meloni intende sostituirlo nel 2023

di Chiara Turano pubblicato:
4 min

Spid prossimo all’addio. La decisione del Governo Meloni di spegnere per sempre l’identità digitale dal 2023 potrebbe prendere forma già dal nuovo anno per dare più spazio alla CIE. Ecco cosa potrebbe accadere.

I numeri sui cittadini in possesso di un’identità digitale Spid parlano da soli.

Circa 33 milioni di italiani allo stato attuale usano lo Spid per compiere svariate operazioni: accedere ai servizi offerti dalle Pubbliche amministrazioni (INPS, Agenzia delle Entrate, Poste, etc.), ottenere il riconoscimento di Bonus e effettuare pagamenti.

Nonostante sia entrata un po' nella routine di milioni di italiani, gradualmente potremmo assistere ad uno spegnimento dell’identità digitale

Se ancora non disponete dello Spid ecco come potete crearlo facilmente con Poste Italiane seguendo il tutorial di Oxfam Italia.

A confermare l’addio sempre più vicino all’uso dello Spid è stato il segretario alla presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Alessandro Butti, nel corso dell’iniziativa svoltasi a Roma per i dieci anni di Fratelli d’Italia. 

Il Governo Meloni, dunque, sarebbe propenso al suo spegnimento già dal 2023 per sostituirlo definitivamente con la Carta d’identità Elettronica (CIE) che diventerebbe così il solo strumento di identità digitale riconosciuto.

Ma cosa potrebbe cambiare a partire dal prossimo anno?

Spid, addio sempre più vicino? Ecco come il Governo Meloni intende sostituirlo nel 2023

Al posto dello Spid, sempre più prossimo all’addio, il Governo Meloni vedrebbe di buon occhio l’uso della Carta d’identità Elettronica (CIE). 

La versione evoluta del documento di riconoscimento cartaceo, già attivata da più di 32 milioni di italiani, si presenta esteticamente come una classica carta di pagamento dotata di due microchip su cui sono salvate le informazioni personali del proprietario e i dati per autenticarsi online.

Riassumendo: allo stato attuale si può accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate o dell’INPS utilizzando o lo Spid o la Carta d’Identità Elettronica.

Tuttavia, solo la CIE è in grado di assicurare un livello di protezione maggiore

Eppure la procedura di autenticazione è molto rapida sia nel caso di possesso di Spid che di CIE: basta inserire dei codici o avvicinare la carta al retro dello smartphone.

Più complicata la procedura da pc la cui autenticazione potrà essere fatta solo se in possesso di un lettore smart card.

Ma per quali motivi il Governo Meloni sta pensando di sostituire lo Spid con la CIE dal 2023?

Perché il Governo Meloni vuole sostituire dal 2023 lo Spid con la CIE

L’idea del Governo Meloni di voler dire definitivamente addio allo Spid per promuovere la Carta d’Identità Elettronica dal 2023, come unica identità digitale, ha delle motivazioni ben precise.

Due sono, infatti, le problematiche che si vogliono risolvere con la migrazione dalla Spid alla CIE. 

La prima è legata al fatto che lo Spid è un servizio dato su concessione di enti privati, la Carta d’Identità Elettronica invece dai Comuni e dal Ministero dell’Interno.

La seconda motivazione riguarda la fetta di popolazione italiana avanti con l’età.

Molti anziani, infatti, non vanno d’accordo con la tecnologia e questo potrebbe portare ad una loro esclusione dall’utilizzo dello Spid.

Carta d’Identità Elettronica al posto dello Spid: quali sono i vantaggi

Stando a quanto confermato dal sottosegretario Butti, le problematiche sopra evidenziate potrebbero essere risolte già a partire dal 2023 con il passaggio dallo Spid alla Carta d’Identità Elettronica, utilizzando la stessa per accedere ai servizi offerti dalla P. A. online.

L’ingresso in scena della CIE risale al 2016 quando fu adottata in sostituzione della carta d’identità in formato cartaceo.

Anche questa è rilasciata dal Comune di residenza dietro il versamento di una somma di denaro pari a 22,20 euro

Attualmente circa 30 milioni di italiani sono in possesso della CIE (una cifra molto vicina a quella dello Spid).

Per quanto concerne i vantaggi, a differenza dello Spid utilizzabile anche verso i privati, la CIE copre tutti i servizi offerti dalla P.A.

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