STM reduce da un brutto venerdì
pubblicato:Brunello Cucinelli, l'ultima seduta si chiude in calo dopo i primi spunti positivi

STM debole venerdì: il titolo ha ceduto il 2,23% a 23,245 euro. I prezzi hanno oscillato nel corso della seduta tra 23,205 e 23,66 euro.
La trimestrale di Analog Devices del 20 agosto è arrivata in un momento delicato per il comparto semiconduttori, che negli ultimi mesi è stato guidato in gran parte dalle aspettative su Nvidia.
L’effetto è duplice
Percezione settoriale – I buoni risultati di ADI (spinti da industriale e automotive) confermano che la domanda non è solo concentrata sull’AI e sui data center di Nvidia, ma che esiste anche un recupero ciclico nei segmenti tradizionali. Questo aiuta a rafforzare il sentiment su tutta la filiera, compresa STM, pur con un’esposizione diversa.
Confronto con Nvidia – Nvidia resta il principale driver di mercato, avendo ridefinito le valutazioni del settore con i suoi numeri record legati all’intelligenza artificiale. Tuttavia, le trimestrali di società come Analog Devices segnalano che il rally non dipende esclusivamente da Nvidia, ma che c’è una base di domanda reale e più diversificata.
In sintesi: Nvidia catalizza l’attenzione e muove le aspettative sugli “AI chips”, ma il successo di ADI amplia la narrativa di crescita al settore analogico e industriale.
Per titoli come STM (Banca Akros ha giudizio neutral e TP 24,5 €) ciò può tradursi in un sostegno indiretto alla valutazione, anche se meno esplosivo rispetto ai nomi 100% AI.
STM, la reazione si ferma sulla media esponenziale a 50 sedute
Il rimbalzo di STM in atto dal minimo del 7 agosto a 20,855 si è fermato a contatto con la media mobile esponenziale a 50 giorni, resistenza in transito a 23,50 circa.
Il rialzo delle ultime settimane per adesso ha caratteristiche correttive, inserito all'interno di un "flag".
Sotto area 22,50 aumenterebbe notevolmente il rischio di una ripresa del ribasso di medio periodo. Alla violazione di area 20,50, 61,8% di ritracciamento del rialzo dal minimo di aprile, probabile una estensione del ribasso verso 18,25, base del gap del 23 aprile. La rottura di area 24 segnalerebbe invece la fine della fase di incertezza, probabile in quel caso la ricopertura del gap del 24 luglio, lato alto a 26,83 euro.
Brunello Cucinelli, risultati trimestrali oltre le attese
Brunello Cucinelli ha chiuso la seduta di venerdì in territorio negativo dopo un buon avvio. Il gruppo ha presentato i risultati del primo semestre 2025 che hanno evidenziato un EBIT leggermente migliore delle attese, mentre l'indebitamento è apparso peggiore del consensus. L'utile netto si è attestato a 76,7 milioni di euro, +16% a/a e ben oltre le previsioni del mercato pari a 65 milioni circa. Guidance confermata e indicazioni di "crescita in continuità con l'andamento dei primi sei mesi dell'anno" per i mesi di luglio e agosto.
Brunello Cucinelli, ancora incerto lo scenario tecnico
Graficamente il tentativo di risalire oltre la soglia dei 100,00 euro è andato per il momento a vuoto, contribuendo a mantenere incerto lo scenario tecnico.
Il calo di luglio ha riavvicinato i corsi ai supporti strategici presenti in area 94,00/95,00 e la successiva reazione non è stata per il momento degna di nota.
La violazione di quota 94,00 rappresenterebbe un segnale di cedimento da non sottovalutare, preludio al proseguimento del ribasso verso i bottom di aprile a 87,90 euro con buona possibilità che l'affondo possa poi proseguire verso quelli dell'estate 2024 a quota 79,85.
Solo la stabilizzazione al di sopra di area 100,00 contribuirebbe ad allentare le tensioni, prospettando il riavvicinamento del titolo alla prime resistenze significative poste a 105,00 e poco più in alto a 108,00 euro circa.
Oltre quest'ultimo livello anche lo scenario di medio lungo periodo inizierebbe a farsi più interessante ed i corsi avrebbero l'opportunità per raggiungere il target a 116,00 euro.