Tasse più leggere per chi ha figli, in cosa consiste la proposta IRPEF di Giorgetti
pubblicato:Le famiglie con più figlia a carico pagheranno meno tasse dal prossimo anno? Ecco la proposta del ministro Giorgetti che potrebbe avvantaggiare i nuclei familiari più numerosi.
Il Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, torna a far discutere con una proposta che potrebbe cambiare radicalmente il sistema fiscale italiano.
L'idea, già ventilata l'anno scorso, è quella di ritoccare l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) a favore delle famiglie più numerose, grazie ad una riduzione delle imposte in base al numero di figli a carico.
Il provvedimento, che potrebbe essere inserito nella Legge di Bilancio 2025, rappresenterebbe una svolta importante nel dibattito sulle politiche per la famiglia e la natalità in Italia poiché la tassazione non si baserebbe più solo sulla ricchezza del contribuente, ma anche sulla composizione numerica del nucleo familiare.
Ma come ogni modifica, c’è sempre un rovescio della medaglia: una tale proposta finirebbe per penalizzare le coppie senza figli, che pagherebbero di più rispetto a quelle con prole, a parità di reddito.
Scopriamo insieme i dettagli della proposta del Ministro.
Taglio Irpef alle famiglie più numerose: l’idea già avanzata lo scorso anno
L'idea non è nuova: già lo scorso anno Giorgetti aveva ipotizzato di azzerare le tasse per le famiglie con più di due figli, prevedendo detrazioni fiscali crescenti in base al numero di figli, fino a un massimo di 10.000 euro per i nuclei più numerosi.
Una misura che, secondo il ministro, avrebbe potuto rappresentare uno stimolo concreto per la natalità, incentivando le coppie a fare più figli in un Paese in cui il tasso di natalità è in costante calo.
La questione centrale, però, rimane quella delle coperture finanziarie. L'idea di un’IRPEF modulata in base al numero di figli appare equa e socialmente giusta, ma realizzarla è tutt'altro che semplice.
Le risorse necessarie per mettere in pratica tale riforma sono infatti ingenti e spesso queste volontà si scontrano con le difficoltà di bilancio.
Secondo Giorgetti, il valore della famiglia in una società dovrebbe tradursi anche in un sistema fiscale che favorisca le coppie con figli attraverso una serie di interventi.
Già lo scorso anno, però, l'idea non ha trovato il sostegno necessario all'interno della maggioranza la quale ha preferito destinare le risorse disponibili a un altro intervento molto atteso: il taglio del cuneo fiscale.
Per sostenere la natalità, invece, si è optato per un bonus mamme in busta paga, che, seppur positivo, è ben lontano dai benefici che avrebbe avuto una riforma Irpef dedicata alle famiglie.
Come funziona la proposta Irpef di Giorgetti: le detrazioni
La proposta di Giorgetti prevedeva detrazioni fiscali molto più generose rispetto a quelle attuali. Si parlava di:
- •
2.500 euro di detrazioni per il primo figlio;
- •
5.000 euro per il secondo figlio, portando il totale a 7.500 euro per due figli;
- •
10.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo.
Una tale misura sarebbe costata fino a sei miliardi di euro. Una cifra insostenibile per le casse dello Stato, ancor di più se consideriamo la priorità che il Governo deve dare ad un intervento fiscale già in programma: il taglio dell'IRPEF per il ceto medio, che potrebbe costare oltre quattro miliardi di euro.
Di fronte a questa priorità, le famiglie numerose rischiano di essere nuovamente messe in secondo piano. Le risorse a disposizione del governo sono limitate e, con il taglio dell'Irpef per il ceto medio in prima linea, rimane poco spazio per altre misure di grande portata, come quella proposta da Giorgetti.
Per il momento, sembra che il Bonus mamme in busta paga sarà confermato, con l'auspicio di estenderlo anche alle lavoratrici autonome, ma un vero taglio delle tasse in base al numero di figli appare, ancora una volta, un obiettivo lontano.
Cosa ci aspetta in futuro
In attesa di sviluppi, le famiglie numerose dovranno accontentarsi delle agevolazioni esistenti, come l'Assegno Unico e le detrazioni fiscali vigenti, sperando che nei prossimi anni si possa finalmente passare dalle parole ai fatti.
Come ribadito più volte nei diversi paragrafi, il percorso per una riforma fiscale che premi chi ha figli è ancora lungo, ma la proposta di Giorgetti ha aperto un dibattito importante, che potrebbe segnare il futuro delle politiche per la famiglia in Italia.