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Telecom Italia: analisi dei progressi, le tensioni con KKR, e il ruolo di Vivendi nello scenario attuale

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
3 min

Bollorè di Vivendi non esclude vendita azioni TIM: Moody's valuta rating e prospettive

Telecom Italia: analisi dei progressi, le tensioni con KKR, e il ruolo di Vivendi nello scenario attuale

Seduta positiva venerdì per Telecom Italia. Il titolo ha guadagnato l'1,52% a 0,26 euro. I prezzi hanno oscillato tra 0,2545 e 0,26 euro.

Circa 20.400 dipendenti di TIM saranno integrati nella struttura di NetCo

Durante un incontro tra i vertici di Telecom Italia (TIM) e i rappresentanti sindacali, è emerso che circa 20.400 dipendenti di TIM saranno integrati nella struttura di NetCo in vista del closing della vendita a KKR.

Allo stesso tempo, si prevede che circa 18.000 dipendenti saranno parte della divisione servizi, di cui 16.000 posti a tempo pieno equivalenti transiteranno in Netco.

Queste nuove organizzazioni avranno validità dal 24 novembre, fino al completamento della vendita, programmato entro l’estate del 2024.

Il CEO di TIM sta anche lavorando per ottenere un prezzo più alto nella cessione di Sparkle

Il CEO di TIM sta anche lavorando per ottenere un prezzo più alto nella cessione di Sparkle rispetto all'offerta attuale di KKR, come riportato dal Sole24Ore.

Questi dati sono in linea con il piano di delayering di luglio 2022 di TIM, dove circa 17.000 dipendenti andranno a ServiceCo, 11-12.000 a Tim ConsumerCo e 5.000 a EnterpriseCo.

Tra i dipendenti ConsumerCo, circa 4.000 sono collegati ai Call Center. Escludendo questi, i dipendenti ConsumerCo sono stimati intorno agli 8.000, confrontabili con la situazione di Vodafone Italia.

Quest'ultima ha circa 6.500 dipendenti prevalentemente concentrati sui servizi consumer.

Yannick Bollorè ha dichiarato che al momento non vi è alcuna azione legale contro la cessione di NetCo

Nel frattempo Yannick Bollorè, presidente di Vivendi (VIV), ha dichiarato a Les Echos che al momento non vi è alcuna azione legale in corso contro la cessione di NetCo, poiché Vivendi sta ancora valutando diverse opzioni.

Il focus di Vivendi è sul suo piano per diventare un gruppo nei settori dei media, della comunicazione e dell'intrattenimento, e ha ridimensionato il suo coinvolgimento in TIM come una partecipazione finanziaria.

Bollorè sembra non escludere la possibilità di vendere il 24% di TIM

Bollorè sembra non escludere la possibilità di vendere il 24% di TIM, affermando che la sfida per gli azionisti è massimizzare il valore della partecipazione, permettendo a TIM di crescere.

Moody's, che ha sotto osservazione il rating di TIM, potrebbe alzarlo di uno o due gradini se la transazione con KKR sarà completata come previsto. Il rating attuale è B1.

I lavori per il closing con KKR a metà del prossimo anno procedono, mentre questa settimana è attesa la costituzione del ramo d'azienda della rete con un organico di oltre 20.000 unità.

La questione sarà discussa nell'incontro tra il direttore delle risorse umane, Paolo Chiriotti, e il coordinamento nazionale dei sindacati (RSU) di TIM.

Telecom si muove da inizio anno all'interno di una fascia laterale

Telecom si muove da inizio anno all'interno di una fascia laterale con limiti superiore a 0,33 e inferiore a 0,2430 euro circa (la parte bassa della fascia è stata violata, sul grafico settimanale, solo di una manciata di centesimi nell'ottava terminata il 27 ottobre a 0,2412 euro).

Il rimbalzo nato dal test della base della fascia si è arrestato il 6 novembre in area 0,2735, sul 38,2% di ritracciamento (percentuale di Fibonacci) del ribasso dal massimo del 22 settembre.

Il titolo è quindi compreso in questo momento tra i due livelli critici di 0,2430 e 0,2735. Il superamento di uno di questi due livelli potrebbe segnalare un movimento ampio, soprattutto se a cedere dovesse essere il supporto.

Sotto area 0,2430 rischio di ricopertura del gap rialzista del 18 ottobre 2022 a 0,1788 euro. Supporto intermedio a 0,1970, minimo del 9 dicembre.

Sopra area 0,27 atteso invece il test del massimo del 16 ottobre a 0,2834. Al superamento di quella soglia ulteriore resistenza, critica anche in ottica di medio periodo, a 0,2920 euro.

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