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L'incertezza sul tetto del debito statunitense alimenta la volatilità di mercato

di Alessandro Magagnolipubblicato:

Tetto del debito e segnali di debolezza economica negli Stati Uniti: rischi per i mercati finanziari.

L'incertezza sul tetto del debito statunitense alimenta la volatilità di mercato

Tabella dei Contenuti

Crolla la produzione industriale della zona euro

La produzione industriale della zona euro ha registrato una diminuzione maggiore delle previsioni a marzo, con una contrazione del 4,1% rispetto al mese precedente, mentre le stime iniziali indicavano un calo del 2,5%.

La diminuzione della produzione industriale potrebbe avere ripercussioni negative sull'economia della zona euro, poiché il settore manifatturiero è un importante motore di crescita e occupazione.

Sarà fondamentale monitorare da vicino l'andamento della produzione industriale nei prossimi mesi per valutare se si tratti di una tendenza temporanea o di un segnale di rallentamento più ampio nell'economia della zona euro. A influenzare l'andamento delle borse sono state anche le previsioni della Commissione europea.

La Commissione europea ha pubblicato le sue previsioni di crescita economica per l'Eurozona

La Commissione europea ha pubblicato le sue previsioni di crescita economica per l'Eurozona nel 2023, aumentando le stime rispetto all'anno scorso.

Tuttavia, ha anche alzato le previsioni di inflazione per l'area della moneta unica.

Nonostante l'inflazione si sia rivelata più persistente del previsto, si prevede che l'economia europea abbia una crescita moderata grazie agli sforzi per rafforzare la sicurezza energetica e al mercato del lavoro resiliente.

Le previsioni di crescita per il 2024 sono state anch'esse riviste al rialzo ma anche le previsioni di inflazione sono aumentate e si prevede che rimangano sopra l'obiettivo del 2% fissato dalla BCE, il che potrebbe comportare restrizioni delle condizioni di finanziamento.

Le previsioni di crescita economica ottimistiche per l'Eurozona sono un segnale positivo per la ripresa economica della regione.

Nonostante l'inflazione persistente, ci sono fattori positivi come la sicurezza energetica e il mercato del lavoro resistente che contribuiscono alla prevista crescita moderata.

Tuttavia, le proiezioni di inflazione al di sopra dell'obiettivo del 2% della BCE indicano che potrebbero esserci sfide da affrontare nel mantenere le condizioni di finanziamento favorevoli.

Le recenti turbolenze nel settore finanziario potrebbero aggiungere pressione sui costi e rendere più difficile l'accesso al credito, il che potrebbe influire negativamente sugli investimenti, in particolare quelli residenziali.

Sarà importante monitorare attentamente l'evoluzione dell'inflazione e delle condizioni di finanziamento per garantire una crescita economica sostenibile e stabile nell'Eurozona.

Paolo Gentiloni, ha affermato che l'Europa non corre il rischio di una crisi immobiliare o del debito

Il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, ha affermato che l'Europa non corre il rischio di una crisi immobiliare o del debito dovuta all'incremento rapido dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea (BCE).

Nonostante l'aumento dei tassi di interesse annunciato dalla BCE a partire da luglio, Gentiloni ha rassicurato che l'Unione europea nel suo complesso non si troverà in una crisi da questo punto di vista e che il costo del debito è gestibile.

Gentiloni ha tuttavia riconosciuto che alcuni paesi potrebbero affrontare difficoltà a causa delle diverse caratteristiche dei loro mercati immobiliari e dei sistemi di mutui legati all'inflazione.

Tuttavia, ha sottolineato che non vi è alcuna crisi immobiliare o segnali di crisi nel mercato immobiliare irlandese, in quanto la domanda è sostenuta dall'aumento della popolazione.

La Commissione europea ha anche previsto una crescita economica leggermente più forte di quanto inizialmente previsto per i prossimi due anni nella zona euro, ma con un'inflazione ancora elevata e un calo del debito pubblico.

Anche l'economia Usa non brilla, altro motivo di preoccupazione per le borse

L'indice "Empire State" della Federal Reserve di New York, che misura le condizioni attuali delle imprese, ha registrato un calo a maggio, scendendo a 31,8 rispetto alle aspettative di un decremento di 3,75.

Questo dato si aggiunge alle recenti preoccupazioni economiche negli Stati Uniti, con il sentiment dei consumatori ai minimi di sei mesi e le aspettative di inflazione a lungo termine ai massimi dal 2011.

Tuttavia, le speranze di un accordo per aumentare il limite di indebitamento della nazione stanno limitando le perdite.

Il presidente Joe Biden ha annunciato di programmare un incontro con i leader del Congresso e si mantiene ottimista sulla possibilità di raggiungere un accordo per l'aumento del tetto del debito.

Il dibattito sul tetto del debito USA resta infuocato

Di diverso tenore i commenti del presidente della Camera Kevin McCarthy sulle trattative sul tetto del debito. McCarthy ha dichiarato che lui e il presidente Joe Biden sono "lontani" nell'arrivare a un accordo, con i repubblicani che cercano tagli alla spesa mentre Biden preferisce un disegno di legge "pulito".

L'Ufficio di Bilancio del Congresso prevede che il governo esaurirà i fondi per pagare i suoi debiti all'inizio di giugno se il tetto del debito non viene alzato.

Il Dipartimento del Tesoro ha fissato una scadenza per il 1° giugno e, se mancata, ciò comporterebbe ritardi o mancati pagamenti di obbligazioni, una situazione senza precedenti.

Si prevede un aumento della volatilità di mercato in vista di questa data, poiché le notizie sull'avanzamento (o la mancanza di esso) verso un compromesso dominano le testate giornalistiche.

In molti ritengono che un accordo sarà alla fine raggiunto entro la scadenza, forse sotto forma di una soluzione a breve termine. Tuttavia, agli investitori faranno bene a prepararsi ad un esito meno favorevole e ad adeguare i propri portafogli di conseguenza.

L'incertezza legata alle trattative sul tetto del debito sta influenzando il mercato azionario, poiché gli investitori si confrontano con i potenziali rischi associati a un possibile default degli Stati Uniti.

Le divergenti opinioni tra i repubblicani e il presidente Biden sui tagli alla spesa rispetto a un disegno di legge "pulito" creano incertezza e aumentano la volatilità di mercato.

Sebbene si preveda che si arriverà a una soluzione entro la scadenza, la possibilità di soluzioni a breve termine invece di una soluzione a lungo termine alimenta l'incertezza.

Dati preoccupanti per l'economia statunitense

Come se non bastasse quanto riportato sopra, i dati economici negativi, come il calo dell'indice "Empire State" e il sentiment dei consumatori, indicano una certa debolezza nell'economia statunitense.

Tuttavia, le speranze di un accordo per l'aumento del limite di indebitamento nazionale potrebbero offrire un certo sollievo, dato che la questione del debito pubblico è cruciale per la stabilità finanziaria del paese.

È incoraggiante sentire che il presidente Biden rimane ottimista sul raggiungimento di un accordo con i leader del Congresso. Sarà interessante seguire gli sviluppi riguardanti le negoziazioni sul tetto del debito e valutare l'impatto che avranno sull'economia e sui mercati finanziari negli Stati Uniti.

La Fed intanto non molla l'osso e continua a difendere a spada tratta la sua politica restrittiva

Il membro della Federal Reserve, Raphael Bostic, ha dichiarato che non si aspetta tagli dei tassi di interesse quest'anno.

Secondo il presidente della Fed di Atlanta, l'inflazione non sta diminuendo ai ritmi previsti dagli operatori di mercato e potrebbe addirittura essere necessario aumentarla.

Bostic ha sottolineato che c'è ancora un lungo cammino da percorrere per raggiungere un livello di inflazione del 2%, considerato ottimale dalle Banche Centrali.

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