Trump-and-go: gli esportatori USA festeggiano l'indebolimento del dollaro
pubblicato:La Casa Bianca fa avanti e indietro sui dazi, il biglietto verde arretra e l'export americano ne approfitta

Trump prosegue nella sua strategia di attacco e ripiegamento sul commercio ma al momento ad avere la peggio sembra essere il dollaro. Il biglietto verde alla fine della scorsa settimana ha toccato il minimo da fine aprile contro dollaro (che equivale a un massimo di EUR/USD di 1,1419), mentre il dollar index stamattina tocca i 98,73 punti, livello più basso dal 22/4.
Venerdì il presidente USA ha minacciato dazi del 50% sulle importazioni dall'Unione Europea a causa della lentezza con cui procedono le trattative sul commercio tra i due blocchi. La notizia ha mandato in crisi le borse ma nel fine settimana dopo una telefonata con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, la Casa Bianca ha deciso di rimandare l'istituzione delle tariffe a luglio. La leader UE ha fatto presente a Trump che per trovare un intesa serve tempo almeno fino al 9 luglio.
Trattative a getto e a sussulti quindi per arrivare a un accordo che metta finalmente la parola fine alla guerra commerciale lanciata dal presidente repubblicano il 2 aprile scorso con il cosiddetto "liberation day". Intanto però Trump ha ottenuto un vantaggio lo ha ottenuto: il dollaro è sui minimi da fine 2021 contro euro e da marzo 2022 sul dollar index: notizie positive per le aziende USA che esportano e che quindi possono contare su un vantaggio competitivo non da poco.