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175 Euro per ogni figlio: l'assegno unico è in ritardo!

di FTA Online News pubblicato:
3 min

L'Assegno Unico Universale, che può arrivare anche alla somma di 175 euro mensili, dipendentemente dall'Isee familiare, sta subendo alcuni ritardi. Dovuti a cosa? E quando si sbloccherà la situazione?

175 Euro per ogni figlio: l'assegno unico è in ritardo!

Il Governo Draghi ha accorpato ogni bonus e aiuto familiare (rimborsi, ANF, bonus mamma, bonus bebé, detrazioni per figli a carico e così via) in un Assegno Unico Universale, adeguato alle direttive europee su questo ambito.

L'Assegno unico per ogni figlio, infatti, è una prerogativa di ogni paese europeo. Dopo un assegno ponte, di importo inferiore, ottenuto dalle famiglie richiedenti nei mesi scorsi, l'assegno universale definitivo ha iniziato ad essere erogato da marzo 2022 in poi.

L'aiuto per ogni figlio può arrivare anche a 175€ mensili. Una somma importante, soprattutto se i figli sono più di uno. Scopriamo i dettagli e vediamo come godere di questo beneficio economico per i propri figli.

In quali casi si possono ottenere 175 € di assegno unico per i propri figli?

L'aiuto economico di 175 euro per ogni figlio viene erogato come aiuto statale direttamente tramite bonifico da parte dell'INPS sull'Iban del richiedente. Il beneficiario per poter ottenere l'assegno unico, deve rispettare determinati requisiti e fare domanda sul sito online Inps.

Le famiglie possono ricevere un assegno unico di 175 euro per ogni figlio minorenne, se il proprio Isee non supera 15 mila euro. fino a 15.000 euro. Più l'Isee è alto, più l'assegno unico sarà basso, fino ad arrivare ad un minimo di 50 euro.

Anche per i figli maggiorenni fino al compimento di 21 anni, si può ottenere l'assegno unico: 85 euro per Isee non superiore a 15 mila euro e somme inferiori all'aumentare dell'Isee, fino ad un minimo di 25 euro.

Per poter ricevere l'assegno unico per figli maggiorenni, però, questi ultimi devono frequentare l'università, una scuola superiore, corsi di formazione o di specializzazione.

Assegno unico: i ritardi nei pagamenti di aprile quando si sbloccheranno?

Purtroppo molti pagamenti di assegno unico sono in ritardo e questo accade quando le domande di assegno unico prevedono maggiori indagini e una istruttoria più lunga. Ecco perché alcune famiglie non hanno ancora ricevuto il pagamento dell'assegno unico di marzo!

Di conseguenza le lamentele e la rabbia delle famiglie si riversano sul sito ufficiale dell'Inps con migliaia di mail che intasano il canale online dell'istituto. La maggior parte delle lamentele, però, non sta ricevendo risposta, semplicemente perché i controlli e le istruttorie sono ancora in corso.

Assegno Unico in ritardo: quanto dovranno aspettare le famiglie?

Grazie ai dati ufficiali dell'Inps si sa che migliaia di domande di assegno unico sono rimaste in sospeso perché l'Inps sta effettuando controlli più approfonditi, perché li ritiene opportuni o perché ci sono dei sospetti.

Quanto dovranno aspettare le famiglie prima di ottenere il pagamento degli assegni unici per i quali hanno fatto domanda? L'Inps assicura che i tempi di attesa non saranno lunghissimi. La risposta definitiva della Direzione Inps è che i pagamenti avverranno "nei prossimi giorni".

Assegno Unico in ritardo: perché l'Inps sta facendo più controlli?

Assurdamente tra le spiegazioni che riguardano i ritardi nei pagamenti degli assegni unici c'è aver inserito l'IBAN sbagliato nella domanda online. Vi consigliamo di controllare per più volte la correttezza dell'inserimento dei dati e, soprattutto, il codice IBAN.

Il codice fiscale del beneficiario deve essere esattamente corrispondente al codice fiscale del titolare del Conto Corrente.

I controlli dell'Inps sugli assegni familiari durano più a lungo anche quando all'interno delle famiglie c'è un percettore di reddito di cittadinanza. In questo caso, infatti, chi ha fatto domanda di Assegno unico ha sbagliato, in quanto i percettori di reddito di cittadinanza ricevono automaticamente l'erogazione dell'assegno unico senza fare alcuna istanza.

In conclusione possiamo dire che, nonostante i controlli più lunghi da parte dell'Inps, le famiglie non perderanno un centesimo degli assegni unici a cui hanno diritto, fino ad un massimo di 175 euro a figlio, anche se dovesse esserci bisogno di inviare gli arretrati.