A2A domina a Piazza Affari grazie al report di Morgan Stanley

di FTA Online News pubblicato:
5 min

Il titolo dell'utility lombarda balza sui massimi dal 2008 mentre Leonardo tira un sospiro di sollievo: scampato pericolo di causa multimiliardaria della Norvegia

A2A domina a Piazza Affari grazie al report di Morgan Stanley

Ieri a Piazza Affari la seduta è stata dominata da A2A, che ha messo a segno un rialzo del 7,21% a 2,708 euro, spingendosi ai massimi dal gennaio 2008 dopo la promozione di Morgan Stanley a overweight (da equal-weight) e l’aumento del target price da 2,55 a 3,25 euro per azione.

I punti chiave del report di Morgan Stanley

La banca d’affari americana individua nella crescita dei data center nel Nord Italia un’opportunità chiave per la multi-utility, evidenziando come la posizione geografica di A2A rappresenti un vantaggio strategico nel caso in cui la regione milanese si affermi come hub infrastrutturale per i data center.

Morgan Stanley segnala inoltre che i segmenti di generazione elettrica, distribuzione, acqua e teleriscaldamento potrebbero beneficiare indirettamente dello sviluppo di queste nuove infrastrutture. Nel suo scenario più ottimistico, la banca stima un “bull case” a 4 euro per azione. Secondo i dati LSEG, su sette analisti che coprono il titolo, cinque raccomandano “buy” o “strong buy”, mentre due mantengono un giudizio neutrale. Dall’inizio dell’anno, il titolo ha guadagnato oltre il 26%.

Per Equita è buy

Sul fronte fondamentale, Equita SIM si attende risultati del terzo trimestre 2025 in linea con i trimestri precedenti, in un contesto di normalizzazione della produzione idroelettrica dopo i picchi del 2024. Le stime indicano un Ebitda di 499 milioni (-5% YoY) e un utile netto ricorrente di 128 milioni (-31% YoY), con un indebitamento netto a -5,355 miliardi, in miglioramento rispetto ai -5,835 di fine 2024.

Nel dettaglio, Equita prevede:

  • Generazione (-21% YoY): calo delle produzioni idroelettriche (300-400 GWh in meno rispetto al 3Q24) e minori spark spreads sulle centrali termoelettriche, parzialmente compensati dalla crescita del capacity market.

  • Retail (-8% YoY): riduzione del contributo della salvaguardia, con un equilibrio tra la crescita del mercato libero e il calo dei margini nel business gas B2B.

  • Circular economy (+6% YoY): buoni risultati nei prezzi di trattamento, parzialmente compensati dal calo dei margini nella raccolta.

  • Networks (+24% YoY): benefici derivanti dall’acquisizione degli asset di Enel, in parte bilanciati dal calo del WACC. Equita conferma la guidance 2025 nella parte alta dei range, con Ebitda tra 2,17 e 2,20 miliardi e utile netto tra 680 e 700 milioni, mantenendo la raccomandazione BUY e un target price a 2,70 euro. I risultati ufficiali del trimestre sono attesi per l’11 novembre.

In sintesi, il forte movimento di ieri su A2A riflette l’ottimismo del mercato verso le nuove prospettive di crescita legate alla digitalizzazione e all’infrastruttura energetica, in un momento in cui gli operatori guardano con favore alle utility più esposte al tema dell’efficienza e dell’innovazione industriale.

Segnali di ottimismo anche dall'analisi del grafico

Il titolo ieri si è spinto fino a quota 2,7210 per poi terminare la seduta a 2,7080 euro. Il titolo è molto vicino alla resistenza di area 2,75 euro, lato alto del canale crescente disegnato dal minimo di ottobre 2022. Oltre quei livelli verrebbe confermata l'ottima intonazione grafica delle ultime settimane, target a 2,85 euro, obiettivo del testa spalle di continuazione che i prezzi hanno composto dal minimo di febbraio, completato il 22 ottobre.

Il calcolo del target di questa figura si ottiene proiettando l'ampiezza della figura dal punto di rottura della neckline. Se i prezzi salissero anche oltre area 2,85 euro l'obiettivo si sposterebbe a 3,15 euro. Sotto 2,60 probabile una discesa verso 2,50. Solo la violazione anche di questo supporto potrebbe comportare il ritorno verso la neckline del testa spalle di continuazione, supporto critico in area 2,35 euro.

Leonardo: scampato pericolo di causa multimiliardaria

Avvio di ottava positivo per Leonardo che ha guadagnato il 2,36% dopo che NHIndustries (elicotteri militari) ha raggiunto un accordo con il governo norvegese per chiudere le controversie relative al programma NH90 abbandonato della Norvegia nel 2022 per ritardi e affidabilità. Il gruppo controllato da Airbus Helicopters (62,5%), Leonardo (32%), e GKN Fokker Aerospace (5,5%) pagherà 305 milioni di euro al Paese scandinavo, più i 70 già versati. La Norvegia aveva minacciato una causa da oltre 3 miliardi di dollari.

Notizie positive anche la scorsa settimana

Da segnalare inoltre che la scorsa settimana Leonardo ha annunciato di aver completato con successo il collocamento di circa 2,6 milioni di azioni Avio, pari a circa il 9,4% del capitale sociale. A seguito del Collocamento, Leonardo detiene una partecipazione di circa il 19% in Avio. Il Collocamento, realizzato attraverso una procedura di accelerated bookbuilding, è stato determinato a 37,50 euro per azione ed è stato regolato mediante la consegna delle azioni e il pagamento del corrispettivo in data 31 ottobre 2025.

E sempre la scorsa settimana il gruppo ha siglato un accordo per la vendita di 20 Eurofighter Typhoon alla Turchia per 8 miliardi di sterline (9,13 miliardi di euro). Leonardo ha una quota del 36% dell'aeromobile. Secondo indiscrezioni di stampa inoltre, il gruppo sarebbe alla guida di un consorzio che intende partecipare alla gara per ospitare una delle cinque gigafactory europee per l'AI, del valore di 20 miliardi di euro.

Quadro grafico incerto per Leonardo

Graficamente i prezzi hanno fallito a inizio ottobre l'attacco alla resistenza in area 56,00, dove sono posizionati i massimi di giugno, arretrando successivamente attorno alla metà del range di oscillazione degli ultimi mesi, intervallo compreso tra 44,00 e 56,00 euro.

Salgono le possibilità che in area 56,00 possa prendere forma un doppio massimo che vada a frenare la corsa del titolo, ipotesi che tuttavia implicherebbe la violazione di quota 44,00 per essere avallata. Il test a 44,00 euro verrebbe anticipo dal ritorno dei prezzi nel breve al di sotto di quota 48,00.

Il superamento di 53,50 favorirebbe invece un nuovo test a 56,00 euro, oltre i quali il titolo andrebbe a toccare nuovi massimi assoluti e potrebbe puntare verso quota 60,00 almeno.

Comments

Loading comments...