Adozioni a distanza: come funziona questo supporto continuativo e come usufruire di deduzioni e detrazioni fiscali
pubblicato:In molte aree dei Paesi del Sud globale, sono ancora tantissimi i bambini che vivono in condizioni che mettono a rischio il loro sviluppo e la possibilità di godere dei propri diritti fondamentali.

In molte aree dei Paesi del Sud globale, sono ancora tantissimi i bambini che vivono in condizioni che mettono a rischio il loro sviluppo e la possibilità di godere dei propri diritti fondamentali.
Nel dettaglio, si tratta di 400 milioni di minori che vivono in condizioni di povertà estrema, risultando di fatto impossibilitati ad accedere a cibo, acqua, cure mediche e condizioni igienico-sanitarie adeguate.
Tra questi, ci sono 138 milioni di bambini sottoposti a sfruttamento minorile, costretti a lavorare per contribuire al sostentamento economico della famiglia, spesso in condizioni rischiose per la salute, a cui si affiancano gli oltre 12 milioni di bambine che ogni anno vengono costrette a sposarsi precocemente.
In questo contesto, i programmi di adozione a distanza messi a disposizione dagli Enti del Terzo Settore possono giocare un ruolo importante per contribuire a invertire la tendenza e favorire l’accesso ai diritti fondamentali dei bambini.
Un supporto continuativo per i bambini dei Paesi del Sud globale
L’adozione a distanza è una forma di sostegno continuativo che consente agli Enti del Terzo Settore di intervenire in modo concreto per migliorare la vita dei bambini nei Paesi del Sud globale.
Grazie a questi programmi, infatti, possono essere realizzati interventi che garantiscono l’accesso a beni e servizi essenziali – alimentazione equilibrata, approvvigionamento idrico sicuro, cure mediche di base e istruzione – creando le condizioni necessarie per una crescita sana e un futuro più stabile.
Oltre a rispondere ai bisogni primari, l’adozione a distanza contribuisce a contrastare fenomeni che compromettono gravemente i diritti dei minori. Attraverso progetti educativi e di sensibilizzazione rivolti alle famiglie e alle comunità locali, per esempio, è possibile prevenire il lavoro minorile, i matrimoni precoci e l’abbandono scolastico. Questi interventi, quindi, favoriscono un cambiamento culturale che rafforza l’intera collettività e promuove la consapevolezza del valore dell’infanzia e dell’istruzione.
Un ulteriore aspetto che distingue l’adozione a distanza è la relazione che si crea nel tempo con il bambino. Attraverso lettere, fotografie e disegni, è infatti possibile seguire i suoi progressi scolastici e personali, che andranno a contribuire in modo diretto anche sul suo futuro.
Cosa prevede la normativa fiscale per le adozioni a distanza
Scegliere di sostenere un programma di adozione a distanza significa contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei bambini e, allo stesso tempo, accedere ai benefici fiscali riconosciuti dalla normativa italiana. Le agevolazioni riguardano sia le persone fisiche sia i soggetti giuridici che decidono di effettuare una donazione continuativa.
Tra gli Enti del Terzo Settore che consentono di usufruire di deduzioni e detrazioni fiscali per le adozioni a distanza rientra per esempio ActionAid, realtà che conta oltre 120.000 sostenitori e che, attualmente, garantisce supporto quotidiano a più di 111.000 bambini.
La normativa fiscale prevede modalità differenti a seconda del tipo di contribuente. Per le persone fisiche è possibile richiedere la detrazione Irpef del 30% dell’importo versato, nel limite massimo di 30.000 euro per ciascun periodo d’imposta.
Per le imprese e per tutti i contribuenti assoggettati a IRES, la legge consente di optare per la deduzione fino al 10% del reddito netto dichiarato. In alternativa, la donazione può essere dedotta nella misura del 2% del reddito d’impresa, entro il tetto di 30.000 euro. La deduzione del 10% sul reddito complessivo è accessibile anche alle persone fisiche che preferiscono questa forma di agevolazione alla detrazione Irpef.
Come usufruire dei benefici fiscali legati all’adozione a distanza
Per poter usufruire i benefici fiscali previsti per le donazioni destinate ai programmi di adozione a distanza, la normativa italiana richiede che ogni contributo venga effettuato attraverso mezzi di pagamento tracciabili: una garanzia indispensabile per certificare l’origine del versamento e ricondurlo con precisione al donatore.
Rientrano tra gli strumenti considerati idonei le carte di credito e di debito, le carte prepagate, i bonifici bancari, gli assegni bancari o circolari e i versamenti tramite bollettino postale o bancario. Ogni operazione lascia una traccia verificabile, permettendo all’amministrazione fiscale di accertare la legittimità della richiesta di deduzione o detrazione.
Chi sostiene un programma di adozione a distanza può usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa indicando le donazioni all’interno della propria dichiarazione dei redditi.
Recuperare gli importi versati è piuttosto semplice: le organizzazioni non lucrative che gestiscono questi programmi mettono a disposizione, nella propria area personale online, un prospetto aggiornato delle somme donate durante l’anno.
Una volta ottenuto il riepilogo, le persone fisiche possono riportare gli importi nel modello 730 o nel Modello Unico, inserendoli nella sezione dedicata alle detrazioni oppure in quella riservata alle deduzioni, in base al trattamento fiscale scelto.
Qualunque sia la modalità selezionata, optare per un’adozione a distanza significa compiere un gesto importante, con cui sostenere in modo continuativo un bambino, la sua famiglia e la comunità in cui vive.
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