Altroconsumo, pandoro a Natale? Al supermercato scegli solo questi: 10 le marche migliori

di Chiara Turano pubblicato:
6 min

Il Natale è ormai alle porte e inizia la corsa degli italiani al supermercato. Gli amanti del pandoro si trovano a dover scegliere tra diverse marche esposte sugli scaffali. Ma quale sono le migliori? Altroconsumo ha stilato la classifica dei 10 pandori più buoni da mettere nel carrello della spesa. Ecco quali sono.

Poco meno di un mese al Natale e già la folle corsa agli acquisti è partita. Mentre per i regali gli italiani si riducono spesso e volentieri all’ultimo momento, in largo anticipo si inizia a pensare a cosa portare sulle tavole il 25 dicembre e i giorni a seguire. 

Complice la varietà di prodotti già presenti sugli scaffali, le vetrine decorate e le offerte natalizie in corso, l’acquisto anticipato è incentivato tanto nei negozi, quanto al supermercato dove si possono già trovare dolci, panettoni e pandori di tutti i tipi.

Pandoro e panettone quindi non posso mancare all’appello. Per questo motivo, dopo esserci occupati delle migliori marche di panettone in vendita al supermercato, ora l’attenzione è rivolta al delicato pandoro.

A venire ancora una volta incontro ai consumatori in preda alla scelta del migliore pandoro è Altroconsumo con una classifica (2021) delle 10 migliori marche da mettere assolutamente nel carrello della spesa. 

In attesa della classifica 2022, che non tarderà ad arrivare come comunicato dall’associazione sul sito internet ufficiale, vediamo subito quali marche di pandoro si sono aggiudicate lo scettro di migliori in commercio per qualità e convenienza lo scorso anno. 

Altroconsumo, a Natale scegli il miglior pandoro: come sono stati condotti i test

Prima di vedere quali sono le 10 migliori marche di pandoro da acquistare al supermercato per Natale occorre fare una serie di premesse

Annualmente Altroconsumo sottopone a test diverse marche per valutare la qualità dei lievitati venduti nella Grande Distribuzione organizzata. L’ordine della classifica viene stabilito prendendo in considerazione diversi parametri.

Per definire le migliori marche di pandoro in vendita al supermercato è stata stilata la classifica mettendo a confronto 12 pandori, analizzando i seguenti parametri:

  • Lista degli ingredienti (indicati sull’etichetta)

  • Peso

  • Rapporto qualità/prezzo

  • Presenza o meno di muffe

  • Prova assaggio

Altroconsumo, pandoro a Natale? Al supermercato scegli solo questi: 10 le marche migliori

Ma veniamo alla classifica stilata da Altroconsumo.

Al primo posto delle 10 migliori marche da comprare al supermercato o regalare a Natale troviamo il pandoro delle Tre Marie (punteggio 73), storica realtà dolciaria milanese nata nel 1896. 

Dall’impasto morbido e delicato per prepararlo i maestri pasticceri usano il burro francese AOP Buerre Charentes-Poitou. Una confezione da un chilo viene venduta ad un prezzo medio di 11,73 euro.

Marca pandoro

punteggio

qualità

Prezzo 1Kg

Tre Marie il Magnifico Pandoro

73

ottima

11,73€

Esselunga Le Grazie Pandoro Ricetta Classica

72

ottima

3,79€

Pandoro Maina

70

ottima

6,16€

Melegatti il Pandoro originale di Verona

68

buona

4,80€

Motta il Pandoro

66

buona

5,22€

Bauli il Pandoro di Verona

65

buona

6,35€

Pandoro Perbellini

64

media

21,25€

Pandoro Paluani

59

media

4,73€

Borsari Pandoro Classico

58

media

14,55€

Balocco Il Pandoro

58

media

3,62€

La medaglia d’argento va invece al pandoro prodotto da Esselunga, acquistabile in qualsiasi supermercato del Gruppo.

Punteggio 72 e bollino di “migliore acquisto” per il rapporto qualità prezzo. Il prezzo medio di una confezione da un chilo è di 3,79 euro.

Un gradino sotto, con un punteggio di 70, troviamo il pandoro Maina.

Il terzo posto della classifica stilata da Altroconsumo sulle migliori 10 marche di pandoro in vendita al supermercato va quindi al laboratorio torinese nato nel 1964: per una confezione da un chilogrammo si spendono mediamente 6,16 euro.

Con un punteggio inferiore a 70 si passa da un pandoro di “ottima qualità” ad uno di “buona qualità”.

In questa fascia Altroconsumo piazza il pandoro veronese Melegatti. Per il marchio punteggio 68 e prezzo medio di una confezione di un chilo pari a 4,80 euro.

Il posto successivo nella classifica è occupato dal pandoro Motta, valutato con un punteggio di 66. Il suo costo medio si aggira intorno ai 5,22 euro per una confezione da un chilogrammo. 

Al gradino, successivo, con un punteggio di 65, si piazza il famosissimo pandoro “classico” Bauli acquistabile in qualsiasi supermercato ad un prezzo medio di 6,35 euro al chilo

A chiudere la classifica delle migliori marche di “qualità media” è il pandoro Perbellini, offelleria di Bovolone. 

Per il marchio punteggio 64 da parte di Altroconsumo e bollino di prodotto più costoso della selezione: una confezione da un chilo si può acquistare a un prezzo medio di 21,25 euro online, in alcuni supermercati, in gastronomie, enoteche e altre attività.

A quota 59 punti nella classifica delle marche di “media qualità” troviamo il pandoro Paluani. Per il prodotto veneto il prezzo medio di una confezione da un chilogrammo è di 4,73 euro

A seguire il pandoro Borsari (punteggio 58) piazzato nella classifica al gradino 10 dei migliori pandori insieme al pandoro Balocco. Prezzo medio di 14,55 euro per il primo, di 3,62 euro per il secondo.

Quali sono gli ingredienti principali che devono essere presenti in un pandoro

Quando si parla di qualità di un pandoro immancabilmente si fa riferimento agli ingredienti utilizzati nell’impasto. Ma quali sono quelli principali?

Innanzitutto, in un buon pandoro non possono mancare lo zucchero, la farina di frumento, le uova di gallina di categoria A o tuorlo d’uovo, o tutte e due, in modo da garantire dal 4% in su di tuorlo. 

Il burro invece deve essere ottenuto solo dalle creme di latte vaccino (con non meno il 20% di apporto in materia grassa butirrica). Servono poi la vanillina o gli aromi al gusto di vaniglia, il sale (iodato), il lievito naturale. 

Facoltativamente si possono aggiungere altri ingredienti: dal malto al latte e altri derivati, altro lievito senza superare il limite dell’1%, conservanti come l’acido sorbico e il sorbato di potassio.

Spazio anche agli aromi naturali e naturali identici, burro di cacao, ed emulsionati.

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