Webuild, Banca Akros conferma un accumulate dopo i nuovi contratti sauditi

di FTA Online News pubblicato:
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Dovalue reduce da una seduta terribile

Webuild, Banca Akros conferma un accumulate dopo i nuovi contratti sauditi

Moderato rialzo martedì per Webuild. Il titolo ha guadagnato lo 0,72% a 3,894 euro dopo avere oscillato nel corso della seduta tra 3,876 e 3,972. Anche la seduta di mercoledì si apre sotto buoni auspici dopo l'annuncio di un nuovo contratto da circa 288 milioni di euro negli Stati Uniti siglato dalla controllata Usa Lane.

Banca Akros rinnova la raccomandazione accumulate e il target price a 3,80 € su Webuild, dopo l’assegnazione di un importante contratto da circa 600 milioni di dollari (pari a circa 515 milioni di euro) per lo sviluppo del “Package 3 Finishing and MEP” nel progetto Diriyah Square, situato ad Ad Diriyah, in Arabia Saudita. L’incarico, affidato a Salini Saudi Arabia (controllata di Webuild), prevede la realizzazione di oltre 70 edifici e spazi pubblici per l’area retail e lifestyle del complesso, per una superficie complessiva superiore a 365.000 m².

Questo si aggiunge al precedente mega-parcheggio interrato da 10.500 posti, parte integrante del progetto, portando l’impegno di Webuild nel quadrante ad un totale di circa 2 miliardi di dollari.

Secondo gli esperti, il nuovo contratto conferma l’efficace strategia di crescita di Webuild in Arabia Saudita, consolidando la sua presenza in progetti infrastrutturali di rilievo e rafforzando le prospettive future nel Paese.

Equita Sim sottolinea che Webuild ha ottenuto un nuovo importante contratto in Arabia Saudita, per la realizzazione di Diriyah Square, un progetto destinato a diventare un centro commerciale e culturale di riferimento. L’intervento prevede la costruzione di oltre 70 edifici e spazi pubblici, progettati secondo i principi dell’architettura Nadji, per creare una destinazione retail & lifestyle interamente pedonale, su un’area complessiva di circa 365.000 mq. Il valore della commessa è di 600 milioni di dollari, pari a circa il 4% dell’order intake stimato per il 2025, e risulta interamente attribuito a Webuild.

Gli analisti ritengono che questa commessa sia già compresa nel dato di ordini raccolti comunicato a maggio (5 miliardi di euro). Per Equita, l’assegnazione conferma la strategia di rafforzamento della presenza del gruppo in Arabia Saudita, un mercato considerato strategico grazie al piano di investimenti massicci in infrastrutture, mobilità sostenibile e impianti di desalinizzazione. Gli esperti ribadiscono la raccomandazione BUY sul titolo con target price a 4,10 euro.

Webuild, shooting star sul grafico di martedì

Il titolo Webuild martedì ha disegnato una candela giornaliera "shooting star", un elemento che spesso compare il presenza di una perdita di forza del trend, in questo caso quello iniziato con i minimi di giugno. Se i prezzi dovessero scendere sotto area 3,85 le implicazioni ribassiste derivanti dalla presenza dello shooting star troverebbero conferma, primo supporto in quel caso a 3,65 circa. Alla violazione anche di quei livelli probabile la ricopertura del gap del 24 giugno con base a 3,40 euro. Sarebbe la rottura di area 4 euro a prospettare la ripresa del trend rialzista, obiettivo a 4,35 euro.

Dovalue, titolo reduce da una brutta seduta, Equita prevede un rallentamento trimestrale

Massiccia flessione ieri per Dovalue -8,92% a 2,08 euro accelera al ribasso e tocca i minimi dal 1Massiccia flessione ieri per Dovalue -8,92% a 2,08 euro accelera al ribasso e tocca i minimi dal 19 maggio. 9 maggio.

Equita, in vista dei risultati del secondo trimestre 2025, conferma stime, raccomandazione hold e prezzo obiettivo a 2,30 sul titolo. Gli analisti si attendono un rallentamento delle dinamiche rispetto i primi tre mesi dell'anno, come peraltro previsto dalla guidance.

Nel primo trimestre Dovalue ha raggiunto 9,2 miliardi di euro di GBV di nuovo business (8,1 miliardi di nuovi mandati e 1,1 miliardi di forward flow), superando ben prima il target di 8 miliardi fissato per l'intero anno. Il management ha alzato l'obiettivo 2025 a 12 miliardi, il che equivale a 2,8 miliardi di GBV di nuovo business nei restanti 9 mesi dell'esercizio.

Indicazioni simili da Mediobanca che conferma il giudizio neutral con prezzo obiettivo a 2,5 euro. Gli analisti di Piazzetta Cuccia prevedono una normalizzazione della crescita del gruppo nel secondo trimestre dopo il superamento delle previsioni nel primo quarto dell’anno. I dati del secondo trimestre del gruppo saranno pubblicati il prossimo 6 agosto.

Dovalue, l'azione rischia un ritorno sui supporti di quota 1,9 euro

L'analisi del grafico di Dovalue mette in evidenza il recupero originato dal minimo storico dello scorso novembre a 0,9180 euro culminato, almeno per il momento con il massimo dell'8 luglio a 2,54, livello più alto da settembre 2024.

La correzione delle ultime sedute ha determinato la rottura del supporto rappresentato dal minimo del 13 giugno a 2,1340, operazione che ha creato le premesse per ulteriori approfondimenti verso le ex resistenze a 1,90. Si tratta di riferimenti decisivi nel breve medio periodo dato che al di sotto degli stessi le quotazioni rischierebbero il ritorno sugli 1,3360 di inizio aprile ed eventualmente sui citati 0,9180: conferme definitive in tal senso sotto il supporto dinamico attualmente in transito per 1,65. Il rapido ritorno in pianta stabile sopra 2,1340 darebbe invece a Dovalue la possibilità di attaccare i 2,54 e, in caso di successo, riattivare il recupero verso 3,10 e 4,20.