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Borsa Italiana, i tre titoli da scoprire oggi

di FTA Online News pubblicato:
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Amplifon in rally dopo i risultati e le previsioni per il 2024. Sui dati Danieli aggiorna i massimi storici e Technogym intanto tenta un recupero

Borsa Italiana, i tre titoli da scoprire oggi

Amplifon, rally dopo i risultati e le previsioni per il 2024

Amplifon in rialzo giovedì e positivo durante i primi scambi. Il titolo ha guadagnato quasi il 6% ieri. Amplifon ha annunciato previsioni positive per il 2024, ipotizzando una crescita dei ricavi a cambi costanti del 7-9% supportata anche da piccole acquisizioni.
Inoltre, mira a un aumento del margine EBITDA su base ricorrente rispetto al 2023. Nei primi due mesi del 2024, il gruppo ha già registrato una forte crescita dei ricavi in linea con le aspettative. Nel 2023, i ricavi consolidati sono aumentati del 10,2%, raggiungendo i 2,26 miliardi di euro, mentre l'EBITDA ricorrente è salito del 3,1%.

Il Consiglio di Amministrazione proporrà un dividendo stabile rispetto all'anno precedente e ha pianificato un nuovo piano di buyback per sostituire quello in scadenza a ottobre. Amplifon ha riportato ricavi record nel 2023, nonostante le sfide incontrate nel mercato europeo.

Il CEO, Enrico Vita, ha sottolineato la solidità dei risultati ottenuti e si è detto ottimista riguardo alle prospettive per il 2024, soprattutto considerando il forte mercato statunitense.

Risultati e Prospettive: nonostante le difficoltà riscontrate nel mercato europeo, Amplifon ha conseguito risultati eccellenti nel 2023, con ricavi in aumento e un EBITDA solido. Il CEO si è detto ottimista per il 2024, prevedendo una crescita solida intorno al 3% nella regione EMEA e un aumento del 5-6% negli Stati Uniti.

Andamento per Area Geografica: nel 2023, l'area EMEA ha registrato un aumento dei ricavi, trainata da una crescita organica e da acquisizioni. L'America ha mostrato una performance eccezionale, mentre l'Asia-Pacific ha riportato una crescita significativa grazie alle acquisizioni in Cina.

Nuove Acquisizioni: Amplifon ha completato l'acquisizione di un franchisee di MiracleEar negli USA, ampliando così la sua presenza nel mercato statunitense. In Cina, il gruppo ha superato i 400 punti vendita.

Il CEO ha confermato l'intenzione di continuare ad espandersi attraverso nuove acquisizioni negli USA.

Previsioni per il 2024: Amplifon prevede una crescita dei ricavi a cambi costanti a un singolo dìgit nel 2024, supportata anche da piccole acquisizioni. Mirano a un margine EBITDA su base ricorrente superiore al 24,6% rispetto al 24% registrato nel 2023. Risultati del 2023: nel 2023, i ricavi consolidati di Amplifon sono aumentati del 10,2% a cambi costanti, raggiungendo i 2,26 miliardi di euro. L'EBITDA ricorrente è salito del 3,1%.

Dividendo e Buyback: il Consiglio di Amministrazione proporrà un dividendo stabile rispetto all'anno precedente e ha pianificato un nuovo piano di buyback per sostituire quello in scadenza a ottobre.

Il titolo si è mosso lateralmente negli ultimi tre mesi, la fascia di oscillazione, compresa tra due linee parallele leggermente crescenti, è delimitata tra area 30,25 e 33,50. I massimi di seduta di giovedì, a 33,25 euro, sono sulla parte alta della fascia. Solo la rottura di area 33,25 segnalerebbe quindi la ripresa dell'uptrend in atto dai minimi di ottobre 2023, prospettando il ritorno sui massimi dello scorso anno di area 36 euro.

Discese al di sotto di 31,50 farebbero temere un nuovo passaggio verso la parte bassa del recente range di oscillazione. Sarebbe tuttavia solo la violazione dei 30 euro a mettere seriamente in discussione la tenuta dell'uptrend di medio termine facendo temere cali verso i 25 euro, area di minimi a gennaio e a ottobre 2023.

Danieli aggiorna i massimi dopo i risultati

Nuovo massimo storico a 33,40 euro per Danieli & C all'indomani della pubblicazione dei risultati del primo semestre dell'esercizio 2023-2024 chiuso al 31 dicembre 2023.

I ricavi sono in crescita dell'11% a/a a 2,072 miliardi di euro, l'EBITDA del 10% a 160,6 milioni, l'utile netto del 33% a 98,8 milioni, posizione finanziaria netta positiva e in crescita del 4% a 1,67 miliardi.

Per i prossimi mesi il management prevede trend in linea con quelli del primo semestre con guidance dell'esercizio 2023-2024 confermate mentre e quella per l’esercizio 2024/2025 ha come obiettivo quello di "mantenere e possibilmente migliorare i risultati previsti per questo esercizio".

L'analisi del grafico di Danieli & C mette in evidenza il trend ascendente di lungo periodo, movimento che ha di recente ricevuto un nuovo impulso grazie al superamento del precedente record a 29,85 euro del novembre 2021. Il titolo si sta avvicinando al lato alto del canale ipotizzabile dal 2003, attualmente in transito per 34,20: obiettivo successivo a 36,90, limite superiore di un altro canale che trae origine dal minimo del marzo 2020 a 8,40. In ottica di brevissimo possiamo osservare che la violazione di 31,50 (minimo di ieri) creerebbe le premesse per un test dei 30,50 toccati il 28 febbraio. Una chiusura di seduta inferiore a questo ultimo riferimento anticiperebbe probabilmente un approfondimento sui 28,00-28,50, supporti determinanti nel breve termine (appoggio successivo a 24,50 circa).

Technogym tenta un recupero

Sta cercando di risalire la china Technogym dopo lo scivolone che in chiusura del mese di febbraio ha visto le quotazioni scendere fino a 8,405 euro dopo che qualche giorno prima il titolo aveva toccato i massimi dall'ottobre 2021 a 9,5750 euro.

Il calo era stato agevolato dalla decisione di Banca Akros di peggiorare la raccomandazione sul titolo da neutral a sell, con la peculiarità tuttavia di incrementare il prezzo obiettivo da 7 a 8 euro. La decisione era stata motivata dai timori che i conti 2023, che verranno comunicati il prossimo 25 marzo, possano deludere e che gli investimenti fatti sino ad ora dal gruppo siano inferiori a quelli necessari per essere leader dell'innovazione nel settore.

Resta il fatto che dopo quello scivolone il titolo ha cercato di riprendersi, tanto da risalire ieri fino a colmare con estrema precisione il gap ribassista lasciato aperto il 27 febbraio a 9,28 euro.

Affinché il recupero possa proseguire è necessario che i prezzi si mantengano nel breve sopra 9,00 euro, circostanza che potrebbe garantire la spinta necessaria per tornare ad attaccare la resistenza in area 9,60 e procedere poi verso target più ambiziosi ipotizzabili a 10,30 circa. Sotto 9,00 euro invece rischio elevato che la correzione non sia ancora conclusa e che manchi una terza fase che possa riaccompagnare i corsi tra 8,40 e 8,55 euro, posticipando ulteriormente l'eventuale ripresa del rialzo di medio-lungo periodo.