Amplifon in rally dopo i risultati del primo trimestre
pubblicato:Ferrari accelera nel Q1 2025: utile netto +17% e lancio della 296 Speciale

Amplifon miglior titolo del FTSE Mib ieri con un rialzo del 6,25%. Il gruppo ha pubblicato i risultati del primo trimestre 2025 che hanno evidenziato ricavi in crescita del 2,6% su base annuale a 587,8 milioni di euro, ma inferiori al consensus a 595,9 milioni. L'EBITDA adjusted ha fatto segnare 140,4 milioni, +3,4% e consensus a 137,8 milioni. L'utile netto si è attestato a 41,6 milioni, -5,5% e consensus 33,4 milioni.
Confermata la guidance 2025. Il management prevede un'accelerazione "della crescita dei ricavi già dal secondo trimestre, trainata in particolare dal mercato francese".
Amplifon, si allentano le tensioni sul titolo
Graficamente il rialzo di ieri di Amplifon ha contribuito ad allentare le tensioni dopo il perentorio affondo degli ultimi mesi ma non è per il momento sufficiente a garantirne un recupero duraturo. I prezzi dovranno infatti lasciarsi alle spalle gli ostacoli a 19,50 e 20,00 euro, rispettivamente media mobile esponenziale a 50 sedute e 38,2% di ritracciamento della discesa dai top di febbraio, per ambire a qualcosa di più di una semplice reazione tecnica.
Via libera in tal caso verso 21,50 e 22,80/23,00 euro circa. Sotto 16,60 invece rischio elevato di un nuovo test a in area 15,60 e del successivo affondo verso 13,50.
Ferrari, balzo dell'utile del 15% nel primo trimestre
Ferrari ha chiuso il primo trimestre 2025 con un utile netto in crescita del 17% a 412 milioni di euro e ricavi in aumento del 13% a 1,79 miliardi, in linea o superiori alle attese.
Il titolo ieri ha guadagnato l’1,63% a 417 € (range di seduta 399,2 - 420,8) dopo la pubblicazione dei conti e l’annuncio di un nuovo modello ibrido plug‑in, il 296 Speciale, pensato anche per il mercato cinese.
Nonostante l’incertezza macro, le tensioni sui dazi Usa e la volatilità dei mercati, il management guidato da Benedetto Vigna ha confermato la guidance 2025: un EBITDA adjusted di almeno 2,68 mld € e un margine minimo del 38,3%. Ferrari stima che i dazi Usa possano ridurre i margini di circa 50 bp, ma non ha ritirato le previsioni, a differenza di molti concorrenti (Mercedes, Ford, Stellantis) che hanno sospeso la guidance.
Gli analisti di Bernstein hanno sottolineato che “Ferrari si distingue” per la solidità del modello di business; Jefferies ha confermato hold e target a 420 €, evidenziando ricavi ed EBIT in linea con le stime e ponendo l’attenzione sulle prospettive di domanda Usa dopo un recente aumento dei prezzi del 10%. Citi resta più cauta (sell, target 360 €) pur riconoscendo ricavi ed EBIT superiori alle proprie previsioni e un free cash flow “molto forte”.
Infine, Ferrari ha promesso sei nuovi modelli nel 2025, compresa la sua prima vettura completamente elettrica, in arrivo a ottobre, rafforzando l’impegno sul piano industriale e sulle strategie di crescita nel segmento luxury e high-performance.
Ferrari, l'azione sala sopra la media mobile esponenziale a 100 giorni
Grazie al rialzo di ieri Ferrari è riuscito a rompere la media mobile esponenziale a 100 giorni. I massimi di seduta a 420,8 hanno toccato con precisione il 50% di ritracciamento del ribasso dal top di febbraio, resistenza critica in questa fase. Per il momento il rimbalzo visto dal minimo di aprile a 347 euro si è configurato come una reazione correttiva dopo il precedente ribasso, la rottura di area 421 potrebbe anticipare il test della successiva resistenza rilevante, a 437 euro. Solo oltre quei livelli il titolo dimostrerebbe di essere intenzionato a salire a ricoprire il gap ribassista del 27 febbraio, lasciato tra 452 e 479 euro. Senza il superamento di area 421 e con la violazione di 410 tornerebbe lo spettro del trend ribassista. Con la discesa sotto i 400 euro supporto a 377 euro.