Asia-Pacific contrastata. A Tokyo Nikkei 225 perde lo 0,42%
pubblicato:Dopo una partenza d'ottava in recupero per Wall Street (migliore dei tre principali indici newyorkesi il Nasdaq Composite, apprezzatosi dello 0,45% lunedì), alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza si è fatta più contrastata, confermandosi comunque in positivo. Riflettori ancora su Tokyo, dopo le dimissioni di domenica del primo ministro Shigeru Ishiba. Per il Giappone potrebbe essere arrivato il momento di una donna premier. Secondo la Cnbc, infatti, i due candidati principali per rimpiazzare Ishiba alla guida del Partito liberal democratico (Pld) sarebbero l'attuale ministro dell'Agricoltura Shinjiro Koizumi e Sanae Takaichi, deputata dal 2005 e anch'essa ministro dal 2022 al 2024. Considerando tuttavia che l'eredità di Ishiba è un governo che per la prima volta dal 1955 non ha il controllo di entrambi i rami del Parlamento, non può dirsi scontato che la conquista della presidenza del Pld automaticamente porti Takaichi anche al timone del Paese. La tendenza rialzista per la regione si concretizza intanto in un progresso intorno allo 0,90% per l'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.
Sul fronte valutario il Dollar Index Spot, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci maggiori monete del mondo, è in declino di circa lo 0,10% a fronte di un rafforzamento intorno allo 0,30% per lo yen sul biglietto verde. A Tokyo il Nikkei 225 perde lo 0,42% (fa anche peggio l'indice più ampio Topix, deprezzatosi dello 0,51%). Sul fronte macroeconomico, in agosto gli ordinativi di macchine utensili sono rimbalzati in Giappone dell'8,1% annuo, contro il progresso del 3,6% atteso dagli economisti per una lettura invariata rispetto a luglio (0,5% il declino di giugno, quando era stata registrata la prima contrazione dopo una striscia d'espansione durata otto mesi). Il mese scorso la massa monetaria M2 del Sol Levante è invece salita dell'1,3% annuo, a 1.271.100 miliardi di yen (7.343 miliardi di euro al cambio attuale), in ulteriore accelerazione rispetto all'1,0% di luglio (e alla crescita dello 0,8% di giugno) e sopra all'1,1% del consensus. La massa monetaria M3 è aumentata dello 0,8% annuo, contro lo 0,6% precedente (0,4% in giugno).
In Cina sono oltre 5.000 le aziende operanti nell'intelligenza artificiale (erano poco più di 1.400 cinque anni fa). Nel corso della World Smart Industry Expo di Chongqing, il vice ministro di Industria e Information Technology Xin Guobin ha sottolineato che Pechino ha creato oltre 40.000 fabbriche intelligenti, 11 zone pilota per l'innovazione e l'applicazione dell'intelligenza artificiale e 17 zone dimostrative per la sperimentazione di veicoli intelligenti connessi. Xin ha aggiunto che è stato lanciato un fondo d'investimento per l'industria dell'intelligenza artificiale da 60 miliardi di yuan (oltre 7,1 miliardi di euro). Contrastate le piazze cinesi. A meno di un'ora dallo stop agli scambi Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 perdono circa lo 0,50% e lo 0,70% rispettivamente, contro un declino superiore all'1% per lo Shenzhen Composite. In positivo invece Hong Kong: l'Hang Seng guadagna infatti circa lo 0,70% (fa anche meglio l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China, con un progresso intorno allo 0,80%). A Seoul è di oltre l'1% l'espansione del Kospi, mentre a Sydney è stata dello 0,52% la contrazione registrata dall'S&P/ASX 200 in chiusura.
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