Asia-Pacific contrastata e il Nikkei 225 perde solo lo 0,04%
pubblicato:Dopo una seduta contrastata ma alla fine in negativo per Wall Street (peggiore dei tre principali indici newyorkesi è stato il Dow Jones Industrial Average, deprezzatosi dello 0,98% martedì), alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza mista è stata confermata. Continua il recupero del settore dei semiconduttori in scia ai rally registrati da Nvidia e Advanced Micro Devices (Amd), in rialzo rispettivamente del 4,04% e del 6,41% martedì al Nasdaq, dopo che l'amministrazione di Donald Trump aveva anticipato che Nvidia potrà ricominciare a vendere in Cina i chip H20 per l'intelligenza artificiale, una volta concessa l'autorizzazione dallo U.S. Department of Commerce (DoC, il ministero del Commercio di Washington). In seguito la stessa Amd aveva comunicato che il DoC riesaminerà anche le licenze per l'export dei suoi chip Mi308. La notizia è soprattutto il segnale di un ammorbidimento della guerra commerciale contro la Cina. Il clima contrastato per la regione si concretizza intanto in un indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, poco sopra la parità.
Sul fronte valutario il Dollar Index Spot, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci maggiori monete del mondo, è in declino di circa lo 0,10% a fronte di uno yen in crescita dello 0,10% sul biglietto verde. A Tokyo il Nikkei 225 perde lo 0,04% appena (fa peggio l'indice più ampio Topix, deprezzatosi dello 0,21%). Sul fronte macroeconomico, nuovo marginale recupero per la fiducia delle aziende manifatturiere del Giappone. Il Reuters Tankan, indice che anticipa l'omonimo sondaggio trimestrale della Bank of Japan (BoJ), è infatti salito in luglio su 7 punti dai 6 punti di giugno (8 punti in maggio), confermandosi in positivo per il quarto mese consecutivo. A inizio mese la BoJ aveva reso noto che nel secondo trimestre 2025 l'indice Tankan è cresciuto su 13 punti dai 12 punti precedenti (14 punti nell'ultimo periodo dello scorso anno, quando si era attestato sui massimi dai 18 punti del quarto trimestre 2021), contro il declino a 10 punti del consensus di Reuters.
Contrastate le piazze cinesi. A meno di un'ora dallo stop alle contrattazioni Shanghai Composite e Shenzhen Csi 300 perdono circa lo 0,10% e lo 0,30% rispettivamente, contro uno rialzo intorno allo 0,10% per lo Shenzhen Composite. In positivo Hong Kong: l'Hang Seng guadagna infatti circa lo 0,20% (fa poco meglio l'Hang Seng China Enterprises Index, con un progresso intorno allo 0,30%). A Sydney è stata dello 0,79% la contrazione registrata dall'S&P/ASX 200 in chiusura della sessione, mentre a Seoul è di circa l'1% la perdita del Kospi. In giugno il tasso di disoccupazione, rettificato su base stagionale, è calato in Corea del Sud sul dal 2,7% registrato in aprile e maggio (2,9% in marzo). Il dato si confronta con il 2,9% del giugno 2024. La disoccupazione non rettificata è invece rimasta invariata sul 2,8% precedente (2,9% in aprile), contro il 2,9% di un anno prima.
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