Asia-Pacific contrastata. Nikkei 225 guadagna solo lo 0,05%

di FTA Online News pubblicato:
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Dopo una seduta in negativo per Wall Street (peggiore dei tre principali indici newyorkesi l'S&P 500, deprezzatosi dello 0,40% giovedì nella quinta sessione consecutiva di arretramento), alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza ribassista è stata complessivamente confermata, per quanto si sia fatta maggiormente contrastata. Giovedì è iniziato l'Economic Policy Symposium, l'appuntamento annuale organizzato dalla Federal Reserve Bank of Kansas City a Jackson Hole, in Wyoming, e gli investitori aspettano l'intervento di Jerome Powell, previsto in giornata. Improbabile tuttavia che il chairman dell'istituto centrale di Washington si discosti particolarmente dalla strategia del wait-and-see seguita per tutto il 2025. Il clima contrastato per la regione si concretizza intanto in un indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, che si muove intorno alla parità.

Sul fronte valutario il Dollar Index Spot, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci maggiori monete del mondo, è in crescita di circa lo 0,10% a fronte di un declino di pari ammontare per lo yen sul biglietto verde. A Tokyo il Nikkei 225 vira in positivo in extremis ma guadagna solo lo 0,05% (fa meglio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi dello 0,58%). Sul fronte macroeconomico, in luglio il tasso d'inflazione è calato ulteriormente in Giappone sul 3,1% annuo dal 3,3% di giugno (3,5% di maggio), confermandosi per il quarantesimo mese consecutivo sopra al 2% di target della Bank of Japan (BoJ). Su base sequenziale l'indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,1% come nel mese precedente (0,3% in maggio). L'inflazione core è parimenti scesa sul 3,1% annuo dal 3,3% di giugno (3,75% in maggio), sopra al 3,0% del consensus.

In luglio il consumo d'energia è cresciuto in Cina dell'8,6% annuo, in ulteriore accelerazione rispetto al 5,4% di giugno (e al 4,4% di maggio), attestandosi a 1.020 miliardi di chilowattora. La performance è stata condizionata in parte dalle temperature record che sono state registrate in Cina con nel resto del mondo. Tutte ampiamente in positivo le piazze cinesi. A meno di un'ora dallo stop agli scambi Shanghai Composite e Shenzhen Csi 300 guadagnano circa l'1,10% e l'1,80% rispettivamente, contro un progresso intorno all'1,30% per lo Shenzhen Composite. Bene anche Hong Kong: l'Hang Seng è infatti in rialzo di circa lo 0,50% (fa meglio l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China, con una crescita intorno allo 0,70%). A Seoul è di circa lo 0,90% l'espansione del Kospi, mentre a Sydney è stato dello 0,57% il calo dell'S&P/ASX 200, ritornato sotto la quota di 9.000 punti che aveva superato per la prima volta nella storia giovedì.

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