Unicredit, la promozione di Citi limita i danni

di FTA Online News pubblicato:
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Avio reduce da una seduta da record grazie a nuovi contratti

Unicredit, la promozione di Citi limita i danni
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Unicredit ha limitato i danni nella seduta di ieri archiviata in calo dello 0,3% a fronte di un ribasso più corposo di tutto il comparto bancario, penalizzato dai rumor di contributo straordinario a sostegno della prossima manovra finanziaria del governo.

Citigroup ha riavviato la copertura sul titolo con raccomandazione buy e prezzo obiettivo a 74 euro. Gli analisti hanno migliorato del 3-5 per cento le stime di utile per azione del 2026-2027, portandole al livello del consensus.

Anche Equita nei giorni scorsi ha confermato la raccomandazione buy sul titolo.

Nelle ultime settimane è proseguito il programma di acquisto di azioni proprie del gruppo guidato da Andrea Orcel.

Alla data del 22 agosto 2025, a partire dall'avvio della Prima Tranche del Residuo SBB 2024, UniCredit ha acquistato un totale di n. 9.270.500 azioni, pari allo 0,60% del capitale sociale per un controvalore complessivo pari a Euro 606.264.983,40 (equivalente al 33,68% dell'importo complessivo della Prima Tranche del Residuo SBB 2024).

Da segnalare inoltre che la stessa Unicredit ha portato a circa il 26% la propria partecipazione azionaria in Commerzbank, convertendo in azioni parte della posizione sintetica. Il gruppo intende convertire il restante "a tempo debito, portando la partecipazione azionaria complessiva a circa il 29%".

Unicredit, la flessione recente è ancora fisiologica

Graficamente il titolo Unicredit sta consolidando il rialzo dell'ultimo mese dopo aver toccato un picco a 69,82 euro. La flessione degli ultimi due giorni appare fisiologica e resta per il momento compatibile con lo scenario rialzista di lungo corso.

Nel breve un primo supporto è presente a 65,00 euro e poco più in basso, a 64,00 euro circa, transita la linea che sale dai minimi di aprile. Si tratta di due riferimenti di un certo spessore tecnico che dovranno saggiare la forza del ribasso.

Sopra tali livelli le prospettive di crescita per il titolo non muteranno e resterà valida l'ipotesi di una pronta ripresa che riconduca i prezzi fin sopra quota 70,00.

Sotto 64,00 euro invece il calo inizierebbe a farsi più insistente e si farebbe strada la possibilità di copertura del gap rialzista lasciato aperto lo scorso 27 luglio a 58,28 euro. Ulteriori conferme in tal senso al cedimento di quota 62,00.

Avio, nuovi contratti incoraggiano i corsi

Giornata brillante a Piazza Affari per Avio, che ha chiuso con un rialzo del 4,84% a 35,75 euro. Il balzo è stato sostenuto dall’annuncio della firma di un accordo integrativo con le Forze Armate degli Stati Uniti, volto a fornire competenze e capacità industriali nella produzione, assemblaggio, integrazione e collaudo di motori a propulsione solida destinati ai missili tattici.

Il contratto ha carattere pluriennale e consolida ulteriormente il posizionamento del gruppo italiano come partner tecnologico di riferimento nel settore della difesa. Si tratta infatti di un riconoscimento significativo delle competenze maturate da Avio in Italia, ora rafforzate anche dalla presenza diretta negli Stati Uniti grazie alla controllata Avio USA, con sede ad Arlington, in Virginia.

L’accordo conferma non solo la valenza strategica delle tecnologie Avio, ma anche la capacità del gruppo di inserirsi stabilmente in programmi cruciali per la difesa americana, aprendo la strada a opportunità industriali e finanziarie di lungo periodo.

Avio, nuovo record per il titolo

Il rialzo di ieri ha permesso a Avio di toccare un nuovo record a 36,20 euro. I prezzi, superando la trendline che unisce il top del 6 agosto con quello del 13 agosto e passante oggi a 34,05 circa, hanno completato il "pennant" (figura di forma triangolare che appartiene alla famiglia di quelle di continuazione) disegnato dal picco di agosto. Target del "pennant" (ottenuto proiettando l'ampiezza del rialzo precedente la realizzazione della figura dal suo punto mediano) a 51 circa. Resistenza intermedia in area 42/44 euro. Solo discese sotto 31,80 metterebbero in discussione lo scenario rialzista.