MFE in rally dopo la vittoria definitiva su Prosiebensat

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
6 min

Il socio antagonista PPF fa un passo indietro e ora MediaForEurope ha la via spianata per l'integrazione

MFE in rally dopo la vittoria definitiva su Prosiebensat
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MediaForEurope festeggia in Borsa la definitiva conquista tedesca di Prosiebensat, un mattone decisivo per l’ambizioso progetto di costruzione di un gigante europeo del broadcasting da contrapporre a colossi statunitensi come Netflix, Amazon o Youtube.

L’azione MFE A del gruppo di casa Berlusconi che comprende in Italia Mediaset e in Spagna Mediaset Espana balza infatti dell'8,41% a 2,99 euro dopo un allungo a 3,016 euro su livelli che non si vedevano dallo scorso 20 giugno e su medie strategiche di lungo periodo.

Il quadro grafico anzi suggerisce la concreta possibilità di allunghi almeno a 3,11 sui minimi del 19 giugno scorso, a colmare il gap down apertosi due giorni dopo in vista dell’assemblea in cui l’aumento di capitale autorizzato preparava le munizioni per la battaglia decisiva.

I volumi sono impetuosi, oltre 11,9 milioni di azioni passate di mano, soltanto per la categoria A, a fronte di una media giornaliera dell’ultimo mese di 2,59 milioni di pezzi. C’è ottimismo insomma.

MediaForEurope vince la partita su Prosiebensat

La novità è il passo indietro definitivo della holding ceca PPF, che aveva lanciato un’offerta alternativa a quella di MediaForEurope per Prosiebensat costringendola di fatto a rilanciare lo scorso 28 luglio mettendo sul piatto 4,48 euro in contanti e 1,3 azioni di MFE A per ogni titolo della tedesca Prosiebensat.

La valutazione del 70% circa del broadcaster tedesco era così balzata da circa 930 milioni a oltre 1,4 miliardi di euro., quasi mezzo miliardo in più, ossia circa 8,62 euro contro i 7 euro proposti da PPF per una quota non superiore al 29,9% che gli avrebbe permesso un posto nella cabina di regia.

Non è andata così, il premio del 21% di PPF sulla prima offerta di Mediaset non è bastato, il 6 agosto il consiglio di gestione e il consiglio di supervisione di Prosiebensat raccomandavano di aderire alla nuova offerta italiana.

Qui si direbbe che valutavano congruo il corrispettivo offerto, ossia accettavano l’ammontare della nuova offerta pubblica di acquisto e scambio che implicava un premio del 24% sui prezzi del 26 marzo scorso a 6,53 euro, quando tutto è cominciato o meglio quando l’impegno da oltre 6 anni di MediaForEurope nel gruppo tedesco ha registrato l’ingresso nella nuova fase.

Alla fine del periodo di offerta, lo scorso 13 agosto, MediaForEurope aveva conquistato il 43,57% del capitale di Prosiebensat, praticamente la maggioranza, e PPF aveva qualcosa di più del 14%, ma era ormai troppo lontana dalle quote di MFE.
Ieri la decisione finale: PPF decide di lasciare il campo e l’investimento “Con già più del 43% dei diritti di voto di Prosiebensat, MFE ha molto probabilmente quanto basta per assicurarsi una maggioranza semplice in ogni assemblea degli azionisti. La limitata accettazione della proposta di PPF le rende impossibile continuare a esercitare il ruolo originale di investitore strategico”.

PPF conferirà quindi il 15,68% del capitale di Prosiebensat, circa 36,5 milioni di titoli, all’offerta di MediaForEurope (dal 19 agosto è scattato un periodo addizionale di adesione di due settimane fino al 1° settembre).

Il piano europeo della famiglia Berlusconi prende corpo, anzi slancio: con il 59,25% del capitale almeno di Prosiebensat si può avviare il nuovo corso e costruire il quadro promesso al mercato in sede di offerta.

MediaForEurope, gli obiettivi per il nuovo gruppo e i suoi numeri

Il nuovo gruppo, dovrebbe sfiorare i 6,9 miliardi di euro di ricavi, sommando i 2,9 miliardi di MFE oggi e i 3,9 miliardi di Prosiebensat (che attualmente fattura di più). Sommando algebricamente il risultato operativo di 356 milioni di euro di MFE alla perdita operativa da 41 milioni di Prosiebensat, l’aggregato pro-forma rettificato mostra un utile operativo da 305 milioni. Il risultato netto di MFE nel 2024 è stato di 140 milioni, Prosiebensat ha perso 122 milioni, considerando anche alcune correzioni derivanti dalla fusione per 114 milioni, si dovrebbe registrare un risultato pro forma adjusted consolidato di -96 milioni di euro (ma alcune voci sono una tantum.

Su questa base che aritmeticamente parte dai dati del 2024 MediaForEurope intende realizzare varie sinergie e costruire il nuovo modello europeo dal quale sfidare gli Over The Top dell’audiovisivo.

Fra i target fino a 419 milioni di euro di sinergie annuali a livello di risultato operativo (EBIT) a partire dal quarto anno nel più probabile scenario della piena integrazione.

Fin dal primo esercizio inoltre la nuova entità MFE+P7 dovrebbe registrare una crescita dell’utile per azione (eps): per i soci di MFE si parla di un aumento fino all’80% e per quelli di P7 fino al 194%.

Va ricordato che MFE ha confermato nel nuovo orizzonte il pay-out ratio del 50% degli utili almeno, ossia la metà almeno dei profitti netti sarà distribuita agli azionisti in dividendi.

Ma è il piano di Cologno Monzese è soprattutto industriale: il gruppo MFE ha analizzato 10 aree di business e 27 leve d’azione e ha individuato varie iniziative di creazione di valore per la monetizzazione, per l’efficienza dei costi e la valorizzazione della nuova scala pan-europea.

Per esempio MFE punta alla monetizzazione con servizi di Advertising-as-a-Service basati su personale specializzato, un accesso centralizzato al mercato e lo sfruttamento della nuova evoluzione comportamentale dell’utenza. Sarà impiegata la migliore tecnologia per lo sfruttamento delle opportunità pubblicitarie e sono attesi anche forti interventi sui costi che dovrebbero frazionare il prezzo dei format.

Il nuovo gruppo punta a integrare le opportunità della nuova dimensione continentale, per esempio nei rapporti con i grandi inserzionisti, con le migliori offerte di contenuti locali. La nuova tecnologia – AI compresa – lo consente.

La promessa è raggiungere al 2029 sinergie annuali in termini di EBIT tra i 351 e i 419 milioni di euro, con il 46% proveniente da sinergie di ricavo e il resto da sinergie di costo.
Tutto dopo costi una tantum da 105-145 milioni di euro.

In gioco c’è un nuovo orizzonte, un gruppo con oltre 200 milioni di spettatori e una presenza rilevante in ben 5 Paesi europei.

Per i primi di settembre il ministro tedesco della Cultura Wolfram Weimer ha invitato Pier Silvio Berlusconi a Berlino. MFE ha tutta l’intenzione di dimostrare un approccio amichevole e di chiarire che l’indipendenza giornalistica del Prosiebensat (uno dei due maggiori gruppi televisivi tedeschi insieme a RTL) non è a rischio.
Tantomeno si rischiano interferenze russe per i passati rapporti di amicizia di Silvio Berlusconi con Putin.
Il governo tedesco vuole inoltre garanzie sulla sede del gruppo a Monaco di Baviera. Sarà insomma qualcosa di più di un passaggio formale.

Dopo il passo indietro di PPF comunque la strada è spianata e oggi il mercato apprezza.