Asia-Pacific è contrastata ma il Nikkei 225 guadagna l'1,22%

di FTA Online News pubblicato:
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Dopo una seduta contrastata per Wall Street (in negativo dei tre principali indici newyorkesi il solo Dow Jones Industrial Average, deprezzatosi dello 0,48% mercoledì), alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza altalenante viene confermata. La piazza di Tokyo segna in ogni caso nuovi massimi storici, in gran parte grazie alla spinta di Oracle, rimbalzata del 35,95% mercoledì al Nyse. Il colosso del software enterprise ha fornito indicazioni decisamente ottimistiche circa le prospettive per il business dell'intelligenza artificiale e a beneficiarne in Giappone è stata in primis SoftBank Group (con un rally di circa il 10%). In gennaio quanto Donald Trump annunciava l'ambizioso programma da 500 miliardi di dollari Stargate, al suo fianco oltre al numero uno di Oracle Larry Ellison (e a Sam Altman di OpenAi) c'era proprio Masayoshi Son, fondatore e chief executive della conglomerata tecnologica nipponica. La tendenza altalenante per la regione si concretizza intanto in un indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, che si muove intorno alla parità.

Sul fronte valutario il Dollar Index Spot, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci maggiori monete del mondo, è in crescita di circa lo 0,10% a fronte di un indebolimento di pari entità per lo yen sul biglietto verde. A Tokyo il Nikkei 225 guadagna l'1,22% (fa peggio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi comunque dello 0,22%). Sul fronte macroeconomico, in agosto l'indice dei prezzi alla produzione è salito in Giappone del 2,7% annuo, in moderata accelerazione rispetto al 2,5% di luglio (2,9% in giugno) e in linea con il consensus di Reuters. Su base sequenziale i prezzi alla produzione sono invece calati dello 0,2% contro il declino dello 0,3% della lettura finale di luglio (0,1% la flessione di maggio e giugno) e il ribasso dello 0,1% atteso dagli economisti.

Decisamente contrastate le piazze cinesi. A meno di un'ora dallo stop agli scambi Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 guadagnano circa l'1,20% e l'1,80% rispettivamente, contro un rialzo superiore al 2% per lo Shenzhen Composite. Segno opposto per Hong Kong: l'Hang Seng perde infatti circa lo 0,40% (fa anche peggio l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China, con un declino intorno allo 0,70%). A Sydney è stato dello 0,29% il ribasso registrato dall'S&P/ASX 200 in chiusura della sessione, mentre a Seoul è di circa lo 0,50% l'espansione del Kospi. In agosto il tasso di disoccupazione, rettificato su base stagionale, è aumentato in Corea del Sud sul 2,6% dal 2,5% di giugno, contro il 2,6% registrato anche nel luglio 2024. La disoccupazione non rettificata è invece diminuita sul 2,0% dal 2,4% precedente, contro l'1,9% di un anno prima.

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