Asia-Pacific in negativo. A Tokyo Nikkei 225 perde lo 0,17%

di FTA Online News pubblicato:
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Archiviata un'altra seduta contrastata per Wall Street (in negativo dei tre principali indici newyorkesi il solo Nasdaq Composite, deprezzatosi dello 0,23% giovedì), alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza si è consolidata al ribasso, dopo che il mese di novembre si è chiuso con il terzo maggiore guadagno dell'ultimo decennio per l'Msci All Country World Index. Gli investitori in Cina restano preoccupati per le prospettive di ripresa nonostante gli sforzi di Pechino nel sostenere la crescita. Intanto l'indice Caixin Pmi della Cina, elaborato da S&P Global, ha segnato a sorpresa un recupero, salendo in novembre a 50,7 punti dai 49,5 punti di ottobre, contro i 49,8 punti del consensus di Reuters. L'indice torna dunque dopo un solo mese sopra la soglia di 50 punti che separa crescita da contrazione. Il clima complessivamente negativo per la regione viene tuttavia confermato dal declino intorno allo 0,60% dell'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Sul fronte valutario il Dollar Index Spot, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci principali monete, è in marginale flessione a fronte di uno yen invariato sul biglietto verde. A Tokyo il Nikkei 225 perde lo 0,17% (fa peggio l'indice più ampio Topix, deprezzatosi dello 0,32%). Sul fronte macroeconomico, nuovo declino per l'attività manifatturiera del Giappone, che si conferma per il sesto mese consecutivo sotto la soglia di 50 punti. In novembre l'indice Pmi Jibun Bank stilato da S&P Global è infatti calato a 48,3 punti dai 48,7 punti registrati in ottobre, sopra comunque ai 48,1 punti della lettura preliminare. Nel terzo trimestre 2023 le spese in conto capitale delle aziende nipponiche sono cresciute del 3,4% annuo, in frenata rispetto al 4,5% precedente, ma in linea con il consensus. In ottobre il tasso di disoccupazione è sceso in Giappone al 2,5% contro il 2,6% atteso dagli economisti per una lettura invariata rispetto a settembre.

Contrastate le piazze cinesi. Shanghai Composite e Shenzhen Composite guadagnano lo 0,06% e lo 0,25% rispettivamente, contro il ribasso dello 0,38% dello Shanghai Shenzhen Csi 300. Male Hong Kong: a meno di un'ora dal termine delle contrattazioni l'Hang Seng perde infatti circa lo 0,90% (fa peggio l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China, con una flessione ampiamente superiore all'1%). A Seoul è stato dell'1,19% il declino del Kospi, mentre a Sydney è stato dello 0,20% il deprezzamento dell'S&P/ASX 200 in chiusura. L'indice Pmi Judo Bank dell'Australia, elaborato da S&P Global, è calato in novembre a 47,7 punti dai 48,2 punti di ottobre, in linea con la lettura preliminare diffusa la scorsa settimana. L'indice si conferma per il nono mese consecutivo sotto la soglia di 50 punti.

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