Asia-Pacific in recupero ma a Tokyo Nikkei 225 perde l'1,24%

di FTA Online News pubblicato:
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Dopo una partenza d'ottava in recupero per Wall Street (migliore dei tre principali indici newyorkesi ancora il Dow Jones Industrial Average, apprezzatosi dello 0,63% lunedì), alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza in positivo è stata complessivamente confermata anche se si è fatta più contrastata. A Washington il tema cruciale è la legge di bilancio in discussione al Senato. Donald Trump continua a minacciare i Repubblicani che esprimono dissenso sul One Big Beautiful Bill (in italiano "una grande bella legge", come l'ha definita lo stesso Trump). La novità è che Elon Musk dal suo social X (l'ex Twitter) ha parallelamente minacciato i senatori che appoggeranno il pacchetto di riforme fiscali giurando vendetta contro di loro alle prossime elezioni. Il clima complessivamente positivo per la regione, intanto, si concretizza nel rialzo intorno allo 0,50% dell'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Sul fronte valutario il Dollar Index Spot, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci maggiori monete del mondo, è in calo di circa lo 0,10% a fronte di un progresso di quasi lo 0,30% per lo yen sul biglietto verde. A Tokyo il Nikkei 225 perde l'1,24% (fa meglio l'indice più ampio Topix, deprezzatosi comunque dello 0,73%). Sul fronte macroeconomico, in giugno l'indice della fiducia dei consumatori è salito ulteriormente in Giappone a 34,5 punti dai 32,8 punti di maggio (31,2 punti in aprile), contro il progresso limitato a 33,6 punti atteso dagli economisti. In recupero anche la fiducia delle grandi imprese nipponiche. Nel secondo trimestre 2025 l'indice Tankan stilato dalla Bank of Japan (BoJ) è infatti salito a sorpresa su 13 punti dai 12 punti precedenti (14 punti nell'ultimo periodo dello scorso anno, quando si era attestato sui massimi dai 18 punti del quarto trimestre 2021), contro il calo su 10 punti del consensus di Reuters.

Nel mese appena chiuso l'indice Caixin Pmi della Cina, elaborato da S&P Global, è cresciuto su 50,4 punti dai 48,3 punti di maggio (50,4 punti era stata anche la lettura relativa ad aprile). Il dato, che ritorna a sorpresa dopo un solo mese sopra la soglia di 50 punti che separa espansione da contrazione, si confronta con il rialzo limitato a 49,0 punti del consensus. Piazze cinesi in positivo, mentre Hong Kong rimane ferma per la festività dell'Establishment Day (che celebra il passaggio di sovranità dalla Gran Bretagna alla Cina avvenuto il 1° luglio del 1997). A meno di un'ora dallo stop alle contrattazioni Shanghai Composite e Shenzhen Csi 300 guadagnano circa lo 0,40% e lo 0,20% rispettivamente, contro una crescita intorno allo 0,10% per lo Shenzhen Composite. A Seoul è di circa l'80% il progresso del Kospi, mentre a Sydney si è limitata allo 0,01% la contrazione registrata dall'S&P/ASX 200 in chiusura della sessione.

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