Reply registra una seduta difficile

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Il titolo della software house scivola su livelli critici, ma il business finora si è mostrato solido

Reply registra una seduta difficile

Seduta di difficile per Reply che in queste ore segna un calo del 2,82% a 141,4 euro. Con oltre 5,6 milioni di euro di controvalore scambiato, il titolo della software house è il secondo più scambiato in queste ore sul Ftse Italia Star dopo Amplifon.

L’azione di Reply ha perso il 17% dai massimi di marzo a 169,5 euro e con i minimi di oggi a 139 euro minaccia nuovamente i bottom del 7 aprile scorso a 130 euro, nel pieno della guerra dei dazi. Il quadro grafico della società, una delle più stimate quotate storiche di Piazza Affari, costruisce insomma segnali di incertezza.

Dopo il Covid, come molti gruppi dell’elettronica e del software, Reply ha subito un forte calo delle quotazioni che ha accompagnato un certo raffreddamento della domanda di tecnologia nel dopo-pandemia.

Il tutto si è concretizzato in un tracollo dei corsi da oltre 186 euro a fine novembre 2021 a circa 83 euro nel settembre 2023.

Da allora gradualmente il gruppo ha avviato una solida rimonta superando alcuni ostacoli chiave come, a quota 148 euro, il ritracciamento del 61,8% di tutta la discesa descritta: un livello chiave della sequenza di Fibonacci spesso indicato come l’ultimo e il più rilevante ostacolo a un ritorno alla base, quindi sui 186 euro del novembre 2021.
L’azione di Reply aveva anche superato temporaneamente a 165,8 euro il ritracciamento del 78,6%, ma poi hanno prevalso, le vendite e le turbolenze della politica internazionale.

Ora, nel corso delle ultime tre sedute, il titolo di Reply ha lasciato alle spalle tre supporti dinamici rilevanti, che quindi diventano delle resistenze: parliamo della media mobile esponenziale a 50 sedute oggi in transito a 147,7 euro, della media esponenziale a 100 sedute a 149,3 euro, della esponenziale a 200 sedute a quota 147,2 euro circa. La sequenza di massimi e minimi discendenti si fa insomma pericolosa.

Reply, un settore con diverse sfide, a partire dall'AI

A inizio settimana un report di Barclays sulle maggiori software house europee (nonostante gli oltre 2,3 miliardi di euro di fatturato nel 2024, il gruppo Reply non è nel novero) ha messo in guardia gli osservatori dalle sfide immediate del prossimi trimestri che potrebbero subire gli impatti di una domanda indebolita dal quadro macroeconomico e geopolitico globale e dalle spinte deflattive europee.

In realtà il colosso tedesco SAP, che Gartner pone tra i concorrenti di Reply, secondo gli analisti godeva di prospettive positive sul cloud e sulla crescita dell’utile operativo.

La società torinese Reply non ha mai trascurato le tecnologie più rilevanti di ogni fase storica e presidia ovviamente anche questi business.

Appena l’altro ieri il gruppo ha annunciato una collaborazione con OpenAI, la casa madre di ChatGPT, entrando nel suo Services Partner Program. Si tratta – ha spiegato – di un altro step abilitante per il supporto delle imprese clienti alle prese con le sfide dell’intelligenza artificiale.

Al riguardo Reply ha individuato tre aree strategiche.
Il primo è l’innovazione di prodotto, ambito in cui ha già supportato applicazioni nel design ceramico e in soluzioni conversazionali per viaggi personalizzati.

Proprio gli agenti conversazionali e i ‘virtual assistant’ indicano un’altra area strategica dell’AI di Reply che in questo ambito ha sviluppato applicazioni per la cura del cliente in ambito assicurativo e per altri servizi, compresi degli agenti virtuali integrati in soluzioni di internet delle cose.

Ma Reply ha definito strategico anche l’ambito del ciclo di vita dello sviluppo software (SDLC): in quest’ambito la società ha applicato modelli AI a tutti i livelli dei processi, dalla raccolta   dei requisiti al codice, al test, al monitoraggio. L’integrazione con i workflow dei clienti ha già accelerato il time-to-market e migliorato l’efficienza. Reply ha anche sviluppati diverse applicazioni di Prebuilt AI, già pronte per alcuni usi specifici e scalabili. Le prospettive insomma ci sono, così come le sfide.

Reply, un primo trimestre in forte crescita

In attesa dei risultati del primo semestre che saranno approvati il prossimo 31 luglio, si può notare che il primo trimestre del 2025 ha mostrato risultati molto incoraggianti con una crescita dei ricavi del 9% a 603 milioni di euro, un balzo dell’ebitda del 20% a 105,3 mln e uno dell’ebit del 23% a 88,7 milioni di euro.
L’utile ante imposte era cresciuto da 73,1 a 86,9 milioni di euro raggiungendo il 14,4% dei ricavi.

Il presidente Mario Rizzante aveva sottolineato l’incremento della domanda di soluzioni di AI generativa, di cloud computing e di cybersecurity e rivendicato le nuove offerte di Agentic AI, Silicon Shoring e AI Pre Built App. Oggi però sul  titolo prevale un certo pessimismo.