Asia Pacifico, borse in rialzo. Tokyo Nikkei 225 +1,09%, Shanghai +1,24%

di FTA Online News pubblicato:
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Seduta positiva per i maggiori listini asiatici in attesa degli importanti dati di oggi sul mondo del lavoro USA e dopo la notizia della nuova intesa sui dazi tra Stati Uniti e Giappone. Washington ha confermato tariffe base al 15% sulle importazioni di beni dal Sol Levante, auto comprese. Tokyo si è impegnata anche in investimenti da 550 miliardi di dollari negli Stati Uniti e accordi per l'aumento delle importazioni di riso e altri beni agricoli.

A Tokyo il Nikkei 225 guadagna l'1,09% e il Topix lo 0,82 per cento. Guadagna l'1,98% Toyota.
Il premier giapponese Shigeru Ishiba oggi ha invitato in una lettera il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Giappone per rafforzare ulteriormente le relazioni con Washington dopo la sigla degli accordi bilaterali, ma ha anche annunciato supporto per le PMI che saranno colpite dai dazi Usa. Secondo un articolo sul think thank Chatam House, nonostante le recenti pressioni per la caduta del governo giapponese, dopo la debacle elettorale del partito liberal-democratico LDP alla camera alta a fine luglio e l'annuncio delle dimissioni del suo segretario Hiroshi Moriyama, la posizione del premier Ishiba non sarebbe poi così fragile e, forse anche grazie ad alcuni riconoscimenti internazionali, il primo ministro potrebbe forse resistere al vertice dell'esecutivo.
In Giappone stamane il leading indicator di luglio ha battuto leggermente il consensus crescendo a 105,9 punti, l'indice coincidente mostra però un calo al -2,6%.
I consumi delle famiglie giapponesi a luglio sono cresciuti dell'1,7% m/m oltre le attese (1,3%).

A Seul l'indice Kospi guadagna un più moderato 0,13%. Nonostante inizino a pesare i dazi Usa un ufficiale senior della Banca della Corea citato dal The Korea Economic Daily ha affermato che la banca centrale si aspetta un surplus annuale quest'anno da record a 110 miliardi di dollari. A incoraggiare l'export coreano, che da solo fa metà del Pil del Paese ed è cresciuto del 2,3% lo scorso mese a quasi 60 miliardi di dollari, sono le esportazioni di semiconduttori, aumentate del 30,6%, e di auto (+6,3%). Quanto ai chip gli Stati Uniti sono soltanto il quinto mercato di sbocco coreano dopo Cina, Hong Kong, Taiwan e Vietnam. Non si tratta di precisazioni peregrine, visto che Trump ha ha annunciato che presto imporrà dazi sostanziali sulle importazioni di semiconduttori che non spostano la produzione negli Stati Uniti, ma risparmierà gruppo come Apple che promette investimenti Usa fino a 600 miliardi di dollari.

Negative le maggiori piazze finanziarie della Repubblica Popolare: lo Shanghai Composite guadagna un corposo 1,24% e lo Shanghai Shenzhen CSI 300 il 2,18% Positivo anche lo Shenzhen (+3,89%), mentre l'Hang Seng di Hong Kong guadagna l'1,43%.

A Sydney è positivo anche l'S&P/ASX 200 (+0,51%) in chiusura.

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