Dovalue in rally dopo la promozione di Intesa

di FTA Online News pubblicato:
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Stellantis comincia male la settimana, il CEO Antonio Filosa incontra il ministro Urso e si parla d'Europa

Dovalue in rally dopo la promozione di Intesa

Brusca accelerazione rialzista ieri per Dovalue +11,14% a 2,952 euro con il titolo sui massimi da agosto 2024.

Gli acquisti sono scattati grazie al report di Intesa Sanpaolo: gli analisti della banca hanno confermato la raccomandazione buy e incrementato il prezzo obiettivo da 2,70 a 3,40 euro, sottolineando i benefici dell'acquisizione di Coeo. L'operazione appare proficua in termini di diversificazione geografica e di prodotto, creando quindi buone prospettive di crescita nel lungo periodo.

Coeo è leader mondiale nella gestione di crediti basata su intelligenza artificiale: Dovalue l'ha acquisita da Waterland Private Equity a metà luglio per un corrispettivo base per cassa pari a 350 milioni di euro (inclusivi del debito netto a livello target), più un earn-out di 40 milioni da corrispondersi nel 2028 al raggiungimento di obiettivi finanziari. Il management stima che l’operazione avrà un effetto accrescitivo sull’EPS (utile per azione) di oltre il 15% nel 2026E, e oltre il 30% nel 2027, senza includere eventuali sinergie.

Dovalue, servono conferme sopra i 2,966 euro

L'analisi del grafico di Dovalue mette in evidenza il movimento rialzista originato dal minimo storico a 0,9180 euro toccato lo scorso novembre, movimento culminato ieri con il massimo da agosto 2024 a 2,9740. Il balzo non è stato però sufficiente a riattivare il trend, dato che la chiusura è stata inferiore al precedente massimo di periodo a 2,9660 del 25 agosto.

Con una chiusura di seduta superiore a detto livello potremmo assistere a un allungo verso 3,20 (lato alto del canale che guida il rialzo da aprile), obiettivi successivi a 3,70 e 4,22 (massimo del giugno dell'anno scorso). Discese sotto il recente minimo a 2,6060 preannuncerebbero un test della base del canale a 2,45: in caso di violazione probabile un approfondimento sul minimo di metà luglio a 2,06.

Stellantis in calo tra questione europea e indagini Usa

Avvio di ottava in rosso per Stellantis (-1,65% a € 7,622 euro) a dopo che il responsabile per l'Europa allargata, Jean-Philippe Imparato, al salone dell'auto di Monaco ha detto che il nuovo piano industriale in uscita a inizio 2026 conterrà la rinuncia all'obiettivo del 100% di veicoli elettrici in Europa entro il 2030.

Negli USA la National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa) ha aperto un'indagine su circa 287 mila minivan Chrysler (gruppo Stellantis) per problemi al servosterzo elettrico. L'a.d. Antonio Filosa oggi ha incontrato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Settimana scorsa Citigroup ha confermato il giudizio neutral sul titolo e il prezzo obiettivo a 8,50 euro.

Da segnalare inoltre che dal prossimo 22 settembre, in seguito alla revisione annuale periodica degli indici STOXX Blue-Chip, Stellantis uscirà dal paniere Euro Stoxx 50 insieme a Nokia e Pernod Ricard. I 3 titoli verranno sostituiti da Deutsche Bank, Siemens Energy e Argenx.

Stellantis, prezzi sul supporto strategico di quota 7,5

Graficamente i prezzi sono tornati a contatto con il supporto strategico in area 7,50, la cui violazione darebbe continuità al trend ribassista dell'ultimo anno proiettando obiettivi a 5,50 circa, con un primo target ipotizzabile nei dintorni di quota 6,30.

Urge dunque un recupero da parte del titolo per cercare di mutare un quadro grafico che ad oggi appare ancora orientato negativamente, nonostante i tentativi di rimbalzo che si sono succeduti negli ultimi mesi.

In merito a dette reazioni va inoltre detto che sono andate scemando con il passare del tempo, risultando sempre di portata inferiore rispetto alla precedente, altro aspetto che ribadisce la debolezza del titolo e la necessità di un rialzo fin sopra 8,70 euro almeno che possa allentare le tensioni arginando la pericolosa deriva in atto.