Asia Pacifico, prevalgono le vendite. A Tokyo Nikkei 225 -0,63%

di FTA Online News pubblicato:
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Deboli i maggiori listini asiatici mentre continua il confronto commerciale Stati Uniti-Cina e dopo che giovedì Huawei ha annunciato nuovi sistemi di calcolo per rafforzare il proprio business dell'intelligenza artificiale con i propri chip Ascend. Cresce dunque, con l'annuncio del nuovo "Atlas 950 SuperCluster" cinese la pressione sulla concorrente statunitense Nvidia.

A Tokyo il Nikkei 225 cede lo 0,63% e il Topix lo 0,35 per cento.
La Banca del Giappone ha lasciato invariati i tassi d'interesse allo 0,50% nel contesto di un'economia in moderata ripresa e di attese sull'inflazione in crescita.
L'inflazione giapponese, si è appreso oggi, è scesa ad agosto dal 3,1% al 2,7% La chiusura in ribasso dopo le prime contrattazioni in rialzo del Nikkei è attribuita da diversi osservatori ai toni prudenti della BdG sull'andamento dell'economia.
Sul listino del Nilkkei si nota Sumitomo Mitsui Financial Group (SMFG, +1,47%) che secondo il quotidiano Nikkei Asia starebbe per investire 810 milioni di dollari nella banca d'investimento Usa Jefferies per portare le proprie quote dal 14,5% al 20%

A Seoul l'indice Kospi chiude in calo dello 0,46%. The Herald Korea riporta che le trattative del governo coreano con gli Stati Uniti non si sono sbloccate dopo l'ultimo round di negoziati appena concluso e collegato ad accordi di investimenti multimiliardari. Divergenze ci sarebbero ancora su diversi punti chiave. A settembre l'intesa era stata raggiunta su investimenti coreani negli States da 350 miliardi di dollari in cambio di un taglio dei dazi Usa dal 25 al 15%, ma sul come degli investimenti in parola restano importanti divergenze. Seul vorrebbe ottenere minori pagamenti facciali e maggiori garanzie da enti pubblici, mentre Washington preferirebbe una quota maggiore di investimenti diretti e un controllo sulla selezione dei progetti sulla scorta dell'intesa da 550 miliardi di dollari con Tokyo, ma il governo coreano avrebbe sottolineano: siamo diversi dal Giappone, quello schema destabilizzerebbe i nostri cambi valutari.

Prevalentemente negative le maggiori piazze finanziarie della Repubblica Popolare: lo Shanghai Composite cede lo 0,19% e lo Shanghai Shenzhen CSI 300 guadagna invece lo 0,81%, mentre flette lo Shenzhen (-0,27%) e l'Hang Seng di Hong Kong perde lo 0,33%.

A Sydney è positivo anche l'S&P/ASX 200 (+0,32%) in chiusura.

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