Azioni Stellantis deboli su incertezza regole UE
pubblicato:La Commissione potrebbe posticipare la presentazione della revisione delle regole green rallentando la definizione della strategia del gruppo

Stellantis debole nelle ultime sedute, una correzione fisiologica dopo il rally che dai minimi del 21 novembre a 8 euro circa ha spinto le quotazioni a sfiorare quota 10,50 venerdì scorso, ovvero i livelli massimi da fine marzo. Alla base delle recenti esitazioni ci sono quindi motivi per lo più tecnici, ma non solo.
Commissione UE in ritardo sulle norme per il settore
Le azioni del gruppo italofrancese stamattina perdono oltre un punto percentuale, in controtendenza con gli indici italiani (positivi) e sottoperformando l'EURO STOXX Automobiles & Parts che cede appena lo 0,2% circa a causa della indiscrezioni di stampa secondo cui la Commissione Europea presenterà le proposte per la revisione delle norme su emissioni e altro (auto elettriche, biocarburanti) del settore auto il 16 dicembre e non domani come previsto.
Inoltre, sempre secondo i rumor, esiste la possibilità di un ulteriore slittamento a gennaio delle decisioni relative ai temi più importanti. Tutto ciò rallenta i piani di sviluppo del gruppo italofrancese e degli altri produttori europei come Volkswagen: sabato scorso l'a.d. Oliver Blume ha detto che il gruppo tedesco intende investire 160 miliardi di euro entro il 2030. Pochi giorni prima l'a.d. di Stellantis Antonio Filosa ha parlato del nuovo piano strategico entro il primo semestre del prossimo anno.
Difficile pianificare con incertezza regolatoria
É però difficile immaginare che due colossi dell'industria possano pianificare a medio-lungo termine senza avere certezze sul campo regolamentare: in gioco ci sono variabili determinanti come i limiti alle emissioni, l'attuale stop alle auto a benzina e diesel fissato per il 2035, le norme sui biocarburanti, quelle sulle flotte aziendali verdi. Ritardi, rinvii e slittamenti su questi temi creano grandi problemi a chi deve decidere come e dove destinare centinaia di miliardi di investimenti.
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