Le banche spingono Piazza Affari. Il FTSE Mib Bank può guardare ancora in alto
pubblicato:Netto rialzo ieri per il titoli del comparto bancario e per il FTSE Mib Bank. Esistono ancora margini di apprezzamento? Intanto Unicredit sembra suonare la carica.

Piazza Affari trainata dal FTSE Mib Bank
Nella giornata di ieri i titoli del comparto bancario hanno contribuito sensibilmente al bel rialzo di Piazza Affari. Andiamo allora ad analizzare nello specifico l'indice settoriale delle banche per capire se il recente rialzo abbia rappresentato un episodio estemporaneo o se invece faccia parte di un movimento strutturale destinato a proseguire nel tempo.
Sappiamo quale sia l'importanza di questo comparto per i listini delal borsa di Milano (pesa per oltre il 20% sul FTSE Mib) e di conseguenza se riusciamo ad interpretare correttamente i movimenti del FTSE Mib Bank abbiamo un ottimo strumento per ipotizzare quali possano essere le mosse future dell'indice principale.
FTSE Mib Bank, il quadro grafico
Il grafico del FTSE Mib Bank presenta un solido trend rialzista che si è sviluppato dai minimi dello sorso anno in area 6800. Da allora i corsi hanno pressoché raddoppiato il proprio valore salendo ad agosto fin sopra quota 13000. La correzione a cui abbiamo assistito nell'ultimo mese è coincisa con quella dell'indice FTSE Mib, ma si è comunque limitata ad un doppio test di area 11800/11900.
E' importante che i prezzi si siano limitati a testare tali riferimenti poiché è proprio su questi livelli che troviamo il 38,2% di ritracciamento del rialzo partito a marzo, una percentuale di Fibonacci che di solito viene testata, senza essere violata, nel corso di una solida tendenza (in questo caso rialzista).
Si è dunque già conclusa la correzione partita ad agosto?
Ovviamente non possiamo dare una risposta con assoluta certezza, ma esistono tutti gli elementi per dire che il movimento correttivo potrebbe essersi già concluso e lasciare ora spazio ad un nuovo impulso rialzista. D'altronde il netto rialzo di ieri ha spinto l'indice oltre la linea di tendenza che scendeva dai massimi dello scorso mese, portandolo (seppur di poco) fin sopra la picco di fine agosto.
La sequenza di massimi e minimi crescenti tipica di ogni tendenza rialzista non si è mai interrotta da luglio dello scorso anno e se ora i prezzi trovassero la forza per spingersi fin sopra 13294 (picco di agosto), verrebbero soddisfatte tutte le condizioni affinché il rialzo possa proseguire spedito verso target ambiziosi ipotizzabili inizialmente a 14200 e poi fino a 15500 circa.
FTSE Mib Bank: lo scenario di lungo periodo
E non solo: tale movimento andrebbe a confermare un'ipotesi decisamente interessante e di più ampio respiro, ovvero quella che vedrebbe interrompere tutta l'ampia fase laterale in atto dal 2016 il cui "ribaltamento" al rialzo proietterebbe obiettivi nel lungo periodo nei dintorni di quota 20000.
Il livello al di sotto del quale le premesse rialziste perderebbero invece forza è rappresentato dai citati 11800/11900 punti. Sotto tali supporti infatti i margini per un ribasso si amplierebbero a 11500 e poi 11000, livello quest'ultimo la cui violazione aprirebbe crepe più preoccupanti nella struttura del rialzo, introducendo cali che potrebbero rivelarsi piuttosto consistenti.
I titoli guida del comparto
Il rialzo dell'indice settoriale è trainato da uno dei due titoli più significativi del paniere, ovvero Unicredit, di cui parliamo a parte. L'altro, Intesa Sanpaolo, sembra muoversi con più circospezione, ma i caso di superamento dell'ostacolo a 2,54 euro circa, potrebbe contribuire anch'esso in maniera concreta ad un ulteriore rally dell'indice settoriale e di conseguenza, molto probabilmente, di tutta la borsa.