Nuove tensioni dagli USA affondano le banche europee: torna la paura del contagio finanziario

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
3 min

Crollano UniCredit, MPS e Deutsche Bank; mercati in modalità “risk-off” mentre si avvicinano la riunione della Fed e la pubblicazione dei risultati degli hyperscaler

Nuove tensioni dagli USA affondano le banche europee: torna la paura del contagio finanziario

Le banche europee e italiane hanno aperto in forte ribasso

Le banche europee e italiane hanno aperto in forte ribasso, trascinate al ribasso dalle nuove turbolenze provenienti dagli Stati Uniti, dove è riesplosa la preoccupazione per la solidità delle banche regionali. Il mercato teme che nei portafogli prestiti di molti istituti possano celarsi perdite inattese o casi di frode, simili a quelli emersi in questi giorni.

Zions Bancorp ha comunicato una perdita di 50 milioni di dollari

A far scattare le vendite è stato in particolare l’annuncio di Zions Bancorp, che ha comunicato una perdita di 50 milioni di dollari nel terzo trimestre su due prestiti erogati dalla divisione californiana e ha denunciato accuse di frode contro un gruppo di mutuatari collegati ad altre banche regionali. Anche Western Alliance ha rivelato un caso analogo, dichiarando di aver intentato una causa ad agosto contro un proprio cliente per truffa.

La reazione di mercato è stata immediata: Zions ha perso il 13% in Borsa, Western Alliance l’11%, e l’intero comparto regionale americano è tornato sotto forte pressione. Gli operatori temono un “effetto domino” che possa riaccendere le tensioni sulla stabilità del credito, con il rischio che emergano altre perdite latenti.

Il contagio si è rapidamente esteso anche all’Europa

Il contagio si è rapidamente esteso anche all’Europa. I principali titoli bancari del continente hanno subito correzioni importanti: Deutsche Bank, Barclays, Société Générale e BNP Paribas hanno perso tra il 3% e il 6%. In Italia, UniCredit, MPS, Banco BPM e BPER hanno registrato cali intorno al 3%, mentre Intesa Sanpaolo è arretrata di oltre il 2%.

In Spagna, il focus si è spostato su BBVA e Sabadell: quest’ultima è crollata del 6% dopo il fallimento dell’offerta ostile da 16,3 miliardi di euro da parte di BBVA, che invece è salita del 7% grazie alla decisione di riprendere immediatamente la remunerazione degli azionisti.

A livello macro contesto complesso

A livello macro, la seduta odierna si inserisce in un contesto già complesso: l’azionario europeo si avvia verso la peggior settimana da un mese e mezzo, mentre negli Stati Uniti permangono lo shutdown del governo federale e un aumento delle tensioni commerciali. Tutto questo in attesa di fine mese, quando i grandi fornitori di servizi cloud (gli hyperscaler) pubblicheranno i risultati nello stesso periodo in cui la Federal Reserve terrà la riunione di ottobre (28-29).

Sul fronte obbligazionario, i rendimenti dei Treasury a 2 anni sono scesi ai minimi da tre anni (3,404%), riflettendo le aspettative del mercato per altri due tagli dei tassi da 25 punti base entro fine anno.

Combinazione di fragilità sistemica e sensibilità estrema del mercato

Nel complesso, il quadro riflette una combinazione di fragilità sistemica e sensibilità estrema del mercato: la paura che piccoli focolai di crisi locale — come quello delle banche regionali americane — possano riaccendere il timore di un contagio globale è tornata centrale.

Non si tratta tanto di un problema di capitale, quanto di fiducia: la convinzione che le perdite siano circoscritte sta vacillando, e i mercati ne stanno prendendo atto.

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