Bitcoin crolla, l’oro vola: l’incertezza globale ridefinisce i mercati

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
3 min

Oro come rifugio sicuro: il metallo giallo continua la corsa, sostenuto da domanda globale, indebolimento del dollaro e attese di tagli dei tassi Fed

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Bitcoin crolla, l’oro vola: due facce della stessa incertezza

Il 16 ottobre il mercato delle criptovalute ha vissuto un brusco risveglio: il prezzo del Bitcoin è precipitato sotto quota 108.000 dollari, interrompendo una fase di apparente stabilità che durava da settimane.

Il crollo ha scatenato un’ondata di vendite a catena, con oltre 700 milioni di dollari di posizioni a leva liquidate in poche ore e più di 100 miliardi di capitalizzazione evaporati.

Un effetto domino che ha messo in evidenza la fragilità di un mercato ancora caratterizzato da forte speculazione, dove piccoli shock possono avere impatti amplificati.

Tra i fattori che hanno contribuito al crollo figurano le tensioni politiche negli Stati Uniti, con lo stallo del Congresso sullo shutdown, e le crescenti preoccupazioni legate ai rapporti commerciali tra Washington e Pechino.

L’incertezza geopolitica ha amplificato il sentiment “risk-off”, spingendo molti investitori a liquidare posizioni rischiose, tra cui appunto le criptovalute.

Nonostante la correzione, alcuni indicatori segnalano che Bitcoin potrebbe essere entrato in una fase di sottovalutazione. Secondo Bitcoin Magazine Pro, l’Advanced NVT Signal suggerisce una dinamica simile a quella che aveva preceduto la ripartenza dal livello di 75.000 dollari: il prezzo mostra segnali di consolidamento, ma la volatilità rimane elevata e il sentiment generale del mercato resta cauto.


L’oro si conferma rifugio globale

In netto contrasto con le criptovalute, l’oro continua la sua corsa: ha superato i 4.300 dollari l’oncia, dopo aver toccato i 4.179 dollari all’inizio della settimana, segnando un rally di oltre il 50% da inizio anno. Il metallo giallo beneficia di tre principali driver:

  1. 1.

    La domanda di beni rifugio in un contesto geopolitico instabile.

  2. 2.

    L’indebolimento del dollaro, che rende l’oro più accessibile agli investitori internazionali.

  3. 3.

    Le aspettative di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve, che riducono il costo-opportunità di detenere asset non fruttiferi come l’oro.

Alcuni analisti, come Ed Yardeni, parlano di un vero e proprio “cambio di paradigma”: il ruolo di “oro digitale” attribuito a Bitcoin negli ultimi anni sembra oggi tornare all’oro fisico, definito da Yardeni “il nuovo Bitcoin”.

Le previsioni più ottimistiche parlano di prezzi superiori ai 5.000 dollari entro il 2026, con possibili approdi fino a 10.000 dollari entro la fine del decennio, sostenuti da una fuga verso asset tangibili.

Anche HSBC ha rivisto al rialzo le proprie stime, con previsioni medie di 3.355 dollari nel 2025 e 3.950 nel 2026, trainate da domanda crescente da parte di banche centrali e investitori istituzionali.


Due mercati, due narrative

La divergenza tra oro e Bitcoin non è solo tecnica, ma riflette una differenza strutturale:

  • L’oro consolida il suo ruolo di bene rifugio universale, percepito come protezione contro l’incertezza e “asset per tutte le stagioni”.

  • Bitcoin sta attraversando una fase di maturazione, spostandosi da asset puramente speculativo a strumento che cerca un nuovo equilibrio tra volatilità, adozione istituzionale e regolamentazione.

In sintesi, mentre l’oro continua a offrire sicurezza in tempi incerti, Bitcoin resta un termometro del rischio, estremamente sensibile a cambiamenti geopolitici, politiche monetarie e nuove regole del mercato.

Le prossime settimane saranno decisive per capire se il recente crollo rappresenta un semplice scossone tecnico o l’inizio di una nuova fase di volatilità strutturale.


Analisi tecnica: i prezzi sono su supporto critico

La violazione di area 107500 potrebbe anticipare una discesa estesa, verso area 98500 circa. Le oscillazioni dal massimo di luglio si dimostrerebbero in quel caso un doppio massimo, figura ribassista. Sopra area 113750 il rischio di cali verrebbe allontanato.

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