Banco BPM tocca una resistenza chiave
pubblicato:Banco BPM tocca una resistenza chiave. I risultati operativi sono stati molto buoni, riuscirà il titolo a salire ancora? Ecco i possibili target.

Banco BPM sale ancora ma trova sulla sua strada un ostacolo tenace. I target price dei broker dicono che riuscirà a superarlo, ma sarà davvero così? Ecco i possibili scenari
Banco BPM, risultati operativi molto buoni
Il titolo mercoledì ha guadagnato l'1,84% andando a terminare la seduta a 3,16 euro ma durante l'intraday le quotazioni si erano spinte fino a 3,26 euro.
Il mercato sta metabolizzando i risultati operativi al 30 settembre resi noti martedì.
Il risultato netto ha raggiunto i 510 milioni di euro, e sale al livello di € 652 milioni in termini di risultato netto adjusted, e rappresenta il miglior risultato dalla nascita del Gruppo Banco BPM. Il cost/income ratio pari è al 54,4% in miglioramento rispetto al 55,2% dei primi nove mesi del 2021 e al 55,8% dell'intero esercizio 2021. Il risultato lordo dell'operatività corrente è salito a € 1.001 milioni rispetto a € 788 milioni dei primi nove mesi del 2021 con una crescita del 27,1%.
Resta solida la posizione patrimoniale: CET 1 ratio e MDA buffer fully phased con l'applicazione del Danish Compromise rispettivamente al 12,4% e a 387 p.b., a livello stated CET 1 Ratio phased-in e CET 1 Ratio fully phased si attestano rispettivamente al 13,50% e al 12,05%.
Banco BPM, migliora l’outlook
Gli ottimi risultati registrati nei primi 9 mesi 2022 consentono di migliorare l'outlook per il 2022: l'utile per azione (eps) è stato rivisto in rialzo a € 0,45 rispetto al precedente di € 0,40, il target di utile 2023 è stato incrementato, eps maggiore di € 0,60 rispetto al precedente di € 0,50, è stato inoltre confermato il pay-out al 50%.
Tutti positivi i commenti degli analisti
Dopo i conti Equita Sim ha confermato il giudizio "buy" su Banco Bpm e ha alzato il target price del 6% a 4,2 euro. Gli esperti di Equita hanno gradito i "risultati del terzo trimestre superiori alle attese per maggiori ricavi" e la guidance rivista al rialzo e hanno quindi deciso di migliorare le stime 2023-2024 del 7%.
Resta positiva anche Jefferies, che ha rating "buy" sul titolo, valutazione giustificata dalla spinta sui conti attesa dalle attività di wealth management e assicurazioni e dai benefici derivanti dall'aumento dei tassi di mercato grazie alla presenza nel portafoglio impieghi della banca di una elevata percentuale di prestiti a tasso variabile.
Giudizio del tutto positivo anche da parte di Deutsche Bank che ha confermato la raccomandazione "buy" e il prezzo obiettivo a 3,8 euro su Banco Bpm. Per gli analisti i conti sono da valutare positivamente grazie all'utile netto superiore alle stime della stessa Deutsche Bank e del consenso e alla nuova guidance sull'eps per il 2023 che è di oltre il 20% superiore al consenso.
Per gli analisti di Intesa Sanpaolo la principale sorpresa positiva viene dal miglioramento della guidance sull'Eps 2023, decisamente sopra il consenso, che potrebbe essere rivisto al rialzo. Gli esperti notano anche che Banco BPM si conferma molto sensibile, in positivo, all'aumento dei tassi di interesse. Per Intesa il rating su Banco BPM è "buy", il prezzo obiettivo a 3,5 euro.
Banco BPM, resistenza chiave a 3,30 euro circa
I massimi di giornata sono arrivati in vista del top del 1° giugno, a 3,29 euro, e del lato alto del canale rialzista (una coppia di linee parallele) che contiene le oscillazioni dei prezzi dal minimo del 29 agosto, una coppia di resistenze che tuttavia per il momento ha tenuto.
Il fatto che il test di questo ostacolo si sia realizzato in concomitanza con il rientro da parte dell'indicatore RSI a 14 sedute al di sotto dell'area di ipercomprato, dove aveva sconfinato a inizio mese, fa aumentare il timore che il rialzo sia arrivato ad un massimo, almeno temporaneo.
Discese al di sotto di 3,08, media mobile esponenziale a 10 giorni, confermerebbero questo timore facendo pensare al test di area 3 euro, dove si colloca il massimo del 22 settembre, come mossa successiva.
Sotto quei livelli supporto a 2,75 euro, base del canale citato.
La rottura di area 3,30 sarebbe invece da leggere come un importante segnale di forza, introduttivo al ritorno sui massimi di febbraio a 3,76 euro.