Banche in rosso, governo al lavoro su contributo da un miliardo

di Simone Ferradini pubblicato:
2 min

Palazzo Chigi potrebbe prolungare la misura sulle DTA per trovare i soldi necessari a finanziare l'aumento dei salari

Banche in rosso, governo al lavoro su contributo da un miliardo
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Settore bancario sotto pressione anche oggi dopo il calo di ieri. L'indice FTSE Italia Banche perde l'1,4%, ieri aveva lasciato sul terreno circa il 2,5%. Ma se nella seduta precedente la "colpa" poteva essere attribuita alle fibrillazioni del governo francese con conseguente pioggia di vendite sulle banche ed effetto trascinamento sul resto del comparto europeo, oggi c'è un elemento in più specifico all'Italia.

FdI in pressione per aumentare i salari

Sta infatti assumendo contorni più netti il rumor di ieri su un nuovo intervento del governo sugli istituti con l'obiettivo di finanziare le misure della prossima legge di bilancio. Secondo le indiscrezioni, si fanno sempre più insistenti le pressioni di Fratelli d’Italia, partito di maggioranza, su un aumento dei salari via detassazione delle componenti variabili degli stessi. Quanto costerebbe? Repubblica scrive che le prime simulazioni parlano di 6 miliardi che sarà però ridotto attraverso tecnicismi vari.

L'ipotesi DTA

Secondo il quotidiano alle banche sarebbe chiesto un contributo di circa un miliardo di euro, mentre Equita parla di 1,0-1,5, da versare non con una tassa straordinaria ma attraverso un'estensione al 2027 della misura valida per il 2025 e 2026 relativa alle DTA, le imposte differite attive che le banche convertono in crediti fiscali.

Nella legge di bilancio dell'anno scorso è stato inserito il rinvio (non l'annullamento) di questa possibilità per 2 anni, il che si traduce in un incasso per l'erario di circa 3,5 miliardi nei due esercizi. L'estensione per un anno permetterebbe di introitare il miliardo circa di cui sopra. In sostanza si tratterebbe per le banche di versare tasse in anticipo, non di un aumento delle stesse, ed è su questo che i tecnici del governo puntano per far digerire la novità alle banche.

Diplomazia al lavoro per un incontro con l'ABI

E non solo a loro dato che all'interno della compagine del governo c'è una componente, Forza Italia, da sempre contraria a questo tipo di provvedimenti. Ma a quanto pare anche la premier Meloni punta a una soluzione soft, senza andare allo scontro con le banche: sempre secondo Repubblica a Palazzo Chigi la diplomazia è al lavoro per organizzare un incontro con l'ABI, Associazione Bancaria Italiana, prima di inserire la voce di entrata dalla nuova misura tra i capitoli della prossima finanziaria.