Deutsche Bank, azioni in rialzo dopo i dati
pubblicato:La banca tedesca consolida un recupero in atto ormai da diversi trimestri, il CEO Sewing sottolinea anche le distribuzioni ai soci e batte in molti casi il consensus

C’è aria di ripresa in Deutsche Bank. Dopo anni di crisi, di dure cause legali e danni di immagine e finanziari imponenti, la banca tedesca sembra aver trovato la via del riscatto sotto la guida del CEO Christian Sewing e il terzo trimestre del 2025 con dati in forte miglioramento sembra confermarlo.
Deutsche Bank, nel trimestre risultati oltre le attese
Deutsche Bank ha chiuso il terzo trimestre del 2025 con ricavi in crescita del 7% a 8,04 miliardi di euro. Il consensus degli analisti raccolto dallo stesso istituto di credito indicava in media l’attesa di ricavi da 7,77 miliardi di euro, quindi il dato ha battute le previsioni di mercato. Importante l’apporto dei vari business di questa banca particolare.
In termini di ricavi sono cresciute le aree dell’investment banking (+18% a € 2,978 mld vs consensus 2,796 mld), del private banking (+4% a € 2,415 miliardi; cons. 2,398 mld) e dell’asset management (+11% a 734 milioni, cons. 718 mln).
In calo il corporate banking (-1% a 1,816 mld, sotto le attese poste in media a 1,853 mld).
Deutsche Bank ha registrato (e sottolineano) anche un calo del 16% degli accantonamenti per perdite su crediti (€ 417 mln, cons. 419 mln) del trimestre e un utile ante imposte in crescita dell’8% a 2,44 miliardi (consensus 2,214 mld).
L’utile netto dopo le imposte attribuibile ai soci della capogruppo ammonta a 1,564 miliardi di euro con un miglioramento del 7% sul dato di un anno fa e oltre il consensus di mercato individuato a 1,529 mld.
Ancora più brillanti le performance dei nove mesi con ricavi totali in crescita del 7% a 24,37 miliardi e un utile della capogruppo balzato passato da 2,231 a 2,593 miliardi. In calo complessivamente del 7% a 1,3 miliardi gli accantonamenti per perdite sui crediti da inizio anno.
Deutsche Bank, bilancio in consolidamento ulteriori e si chiude la questione Postbank
A fine periodo la banca aveva un CEE 1 capital ratio del 14,5% e un leverage ratio del 4,6%
Il gruppo segnala nel 2025 distribuzioni di valore ai soci per 2,3 miliardi di euro, più del 50% oltre i livelli del 2024 dopo il completamento della seconda tranche di buyback.
L’utile trimestrale da 2,44 miliardi, in crescita dell’8%, aumenterebbe del 34% al netto degli accantonamenti collegati al caso Postbank che ha influito sulle spese non collegate a interessi pari nel trimestre a 5,2 miliardi (+9% a/a): l’aumento di queste spese deriva dal fatto che sono venuti meno i rilasci di accantonamenti legali per il caso Postbank che erano presenti come poste non ricorrenti un anno fa.
L’annoso caso della conquista di Postbank dopo la crisi del 2008 e delle cause legali che chiedevano risarcimenti sostenendo che la banca con milioni di clienti in Germania non era stata pagata adeguatamente, si riflette ancora sui conti insomma, anche se come base di confronto dell’anno scorso.
Nel 2024 la notizia di richieste di risarcimento per 1,3 miliardi di euro aveva fatto precipitare il titolo di Deutsche Bank, ma l’istituto valuta sotto controllo i costi non collegati a interessi da 15,4 miliardi dei primi 9 mesi e i costi non operativi da 194 milioni che segnano addirittura una flessione dell’88% rispetto ai 900 milioni di accantonamenti per Postbank un anno fa.
Va comunque segnalato anche il calo del 32% a 166 milioni dei costi di ristrutturazione e di buonuscita del periodo.
A fine settembre Deutsche Bank conta ben 90.330 dipendenti, poco meno di mille in più di un anno fa, e segnala l’assunzione di 889 neolaureati a luglio.
Deutsche Bank, confermata la guidance 2025
Sewing ha ribadito l’ambizione globale del gruppo e sottolineato di avere aumentato del 50% ogni anno le distribuzioni agli azionisti negli ultimi tre anni e di confermare l’obiettivo di distribuzioni da 8 miliardi tra il 2022 e il 2026. La guidance 2025 prevede ricavi da circa 32 miliardi (consensus 31,73 mld) e spese non da interessi a circa 20,8 miliardi (cons. 20,61 mld). Anche il Rote dei nove mesi al 10,9% è in linea con il target di fine anno posto oltre il 10%
Diversi analisti hanno promosso i conti usciti oggi. Jefferies ha promosso le performance dell’area fixed income, valute, materi prime (FIC) che ha mostrato ricavi in crescita del 19% a 2,5 miliardi nell’ambito dell’investment banking. Anche la controllata di Deutsche Bank DWS è andata bene nel trimestre secondo gli analisti ed RBC e JP Morgan hanno affermato che l’utile ante imposte reported di DWS ha battuto del 7% le attese degli analisti.
Deutsche Bank, l'azione si apprezza dopo i dati, ma serviranno conferme
L’azione di Deutsche Bank oggi è in forma a Francoforte. Il titolo dai minimi di aprile a 16,5 euro, non distanti dai livelli di inizio 2025, ha guadagnato in Borsa più dell’80%. In queste ore passa di mano a 30,205 euro con un rialzo del 2,03% dopo un allungo a 30,93 che solo temporaneamente ha oltrepassato le coriacee resistenze di area 30,74.
L’azione ha superato in gap up la trendline di breve discendente dai massimi del 15 settembre a 32,21 euro e in transito oggi per quota 30,2, un livello non troppo distante dai 29,68 euro della media mobile esponenziale a 50 seduta anch’essa scavalcata a quindi ritestata dall’alta.
Serviranno conferme sopra i citati 30,7 euro per scongiurare il ritorno delle prese di beneficio, oltretutto sui citati massimi di fine agosto e metà settembre a 32,21 c’è il rischio di formazione di un doppio massimo con target a quota 26,1 euro.
Una figura pericolosa non ancora scongiurata dai corsi. Serviranno insomma sul grafico degli ulteriori segnali, non tanto per rischi provenienti dai fondamentali – che come visto si sono molto consolidati – ma dalle performance brillanti dell’ultimo che potrebbero spingere a qualche presa di beneficio.
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