Banco BPM, ipotesi triangolo con MPS e Agricole
pubblicato:La strategia del governo potrebbe collimare con quella della banca francese e condurre alla creazione del terzo polo

Bancari in ulteriore calo oggi a Piazza Affari dopo la netta flessione di ieri. L'indice FTSE Italia Banche segna -0,9%, decisamente peggio del -0,3% dell'EURO STOXX Banks. Le azioni degli istituti italiani mettono una volta di più in evidenza la loro fragilità rispetto alle analoghe del resto dell'Europa. La motivazione strutturale potrebbe essere l'ancora elevato grado di frammentazione del mercato del credito nostrano, nonostante le aggregazioni degli ultimi anni.
L'attivismo di MPS e del governo
In tempi recentissimi Banca MPS è stata protagonista assoluta con la conquista dello storico fortino Mediobanca, e potrebbe non essere finita qui. Ieri Reuters ha raccolto indiscrezioni da parte di due fonti vicine alla situazione in base alle quali il governo Meloni è favorevole a un'aggregazione tra Rocca Salimbeni e Banco BPM. Il Tesoro mantiene in portafoglio il 4,9% di MPS (in forte riduzione dal 68% acquisito con la ricapitalizzazione del 2017) e vorrebbe chiudere il cerchio con la creazione del terzo maxi-polo bancario da affiancare a Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Il ruolo di Credit Agricole
Su BPM però Palazzo Chigi dovrà confrontarsi con i francesi di Credit Agricole che circa un anno fa passarono dal 10 al 20 per cento del capitale di BPM proprio dopo il lancio dell'offerta di Unicredit, secondo i rumor con l'assenso del governo (non entusiasta delle mire espansionistiche di Orcel). Le dichiarazioni di ieri dell'a.d. di Agricole, Olivier Gavalda, durante la presentazione del piano strategico della banca francese potrebbero anticipare una comunione di interessi.
Il manager transalpino ha dichiarato che una eventuale prospettiva di aggregazione con BPM sarebbe accolta favorevolmente, ma ha escluso la possibilità che Agricole possa cedere gli asset italiani contro denaro, dato che considera strategica la presenza nel nostro Paese. In altre parole una fusione dovrebbe avere come risultante una quota francese nella nuova entità incrementata rispetto a quella attuale in BPM. Appare difficile che Roma possa lasciar passare un'ipotesi del genere.
Ipotesi di convergenza
La quadra potrebbe essere trovata con una maxi-operazione che coinvolga MPS-Mediobanca. In tal caso la diluizione dei francesi potrebbe essere sufficiente a vincere le remore del governo. Resta da capire se Credit Agricole sarebbe soddisfatto di avere una quota di minoranza nella terza banca italiana.
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