Banco BPM sui massimi dal 2015
pubblicato:Pharmanutra in ripiegamento dopo i dati

Bel progresso ieri per Banco BPM (+2,18% a 12,2150 euro), il titolo ha toccato i massimi dal 2015.
Lunedì Repubblica ha scritto che la banca potrebbe acquisire Credit Agricole Italia pagandola con azioni Anima, con la sua quota nella joint venture di credito al consumo Agos Ducato e in azioni BPM. In tal modo Credit Agricole +0,78% arriverebbe al 35% della banca milanese (attualmente ha il 19,8%).
Banco BPM, si riattiva il trend rialzista
L'analisi del grafico di Banco BPM mette in evidenza la riattivazione del movimento rialzista partito a metà 2020 e l'avvicinamento delle quotazioni all'importante resistenza rappresentata dal massimo dell'estate di dieci anni fa a 12,28.
Una eventuale stabilizzazione del titolo sopra questo riferimento determinerebbe un netto miglioramento del quadro tecnico di medio-lungo periodo.
Il titolo potrebbe a quel punto ambire al ritorno sui massimi allineati nel 2009 a 29 circa, con prossimo obiettivo in area 16, supporto e resistenza a primavera 2010 e febbraio 2011.
In caso di flessioni primo supporto sul minimo di venerdì a 11,4050, mentre la violazione dell'ex resistenza a 10,75-10,80 creerebbe le premesse per un test del minimo di giugno a 9,5550, supporto decisivo per scongiurare il rischio di ritorno sui 7,40 di aprile.
Pharmanutra in calo dopo risultati in crescita
Vistoso calo nella seduta di ieri per Pharmanutra.
Il titolo ha perso il 6,39% ed è tornato a 43,25 euro, dopo la pubblicazione dei risultati del primo semestre 2025, che hanno evidenziato Ricavi pari a 61,9 milioni di euro (+10,4% su base annuale), un EBITDA a 16,5 milioni (+1,6% a/a) mentre il margine è in calo al 26,1% (dal 28,4% un anno fa) ed il Risultato Netto è stato di 9,2 milioni (+3,2% a/a).
Tp Icap Midcap e Intermonte hanno confermato la raccomandazione Buy sul titolo.
Pharmanutra, il titolo sotto i supporti chiave a € 45
Graficamente la seduta di ieri rischia di mutare (in peggio) lo scenario tecnico di medio lungo periodo. I prezzi sono infatti scesi in chiusura al di sotto del supporto a 45,00 euro, evento che non si verificava dal 2021 e se dovessero confermarsi sotto tale livello anche in chiusura di settimana offrirebbero il fianco al proseguimento del ribasso verso obiettivi ipotizzabili in prima battuta a 38,00 euro e più in basso in area 35,00 almeno. Sarebbe dunque auspicabile una reazione che faccia rientrare subito il segnale di debolezza inviato ieri, ricollocando il titolo oltre i 46,00 euro, nel tentativo di allungare poi al di sopra dei recenti massimi a quota 49,00 e puntare così ad un recupero più duraturo che riavvicini i corsi ai 55,00 euro circa.