Bhp registra i profitti più bassi dall'inizio della pandemia

Bhp Group registra i profitti più bassi dall'inizio della pandemia. Il colosso minerario australiano ha comunicato per l'esercizio 2025 (chiuso lo scorso 30 giugno) un utile underlying crollato del 26% annuo a 10,16 miliardi di dollari, sotto ai 10,22 miliardi del consensus di Visible Alpha citato da Reuters. Bhp ha spiegato che nell'anno fiscale il prezzo medio di vendita del minerale di ferro è stato del 19% inferiore a quello dell'esercizio 2024 a fronte di un settore immobiliare ancora in difficoltà in Cina e di un'abbondante offerta globale del materiale siderurgico. Le quotazioni del carbone coke sono invece calate di quasi un terzo. Come nota Bloomberg, sebbene il rame abbia contribuito ad attutire l'impatto i ricavi complessivi sono calati dell'8% annuo a 51,30 miliardi. Bhp ha chiuso comunque in rialzo dell'1,57% la seduta a Sydney (contro il declino dello 0,70% registrato dall'S&P/ASX 200) grazie soprattutto a un dividendo superiore alle aspettative. Il saldo sulla cedola sarà infatti pari a 60 centesimi per azione, per un totale nell'anno di 1,10 dollari, contro gli 1,01 dollari del consensus.