Bitcoin e Nasdaq: segnali tecnici preoccupanti mentre l’euforia AI si sgonfia (di nuovo)

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
5 min

Il Nasdaq 100 fallisce il recupero sulla 50 giorni: il testa-spalle punta ora al target a 23.000

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Mercati in tensione: Bitcoin rompe livelli chiave, il Nasdaq fallisce il rimbalzo e il rischio AI torna sotto i riflettori

La seduta di giovedì ha confermato quanto il mercato resti fragile nonostante il forte rimbalzo iniziale seguito ai risultati di Nvidia. Le fiammate di ottimismo durano ormai pochissimo, un segnale tipico delle fasi in cui il sentiment prevalente resta difensivo e i trader sono pronti a vendere sulle notizie positive.

BITCOIN: rottura dei 90.000 $ e perdita del 50% di Fibonacci

Bitcoin è sceso nuovamente sotto i 90.000 dollari, cancellando il recupero delle ore precedenti e violando un’area tecnica cruciale.
Il quadro si è deteriorato su più fronti:

  • rottura decisa della media mobile esponenziale a 200 giorni, un segnale che storicamente anticipa correzioni più profonde;

  • violazione del 50% di ritracciamento del rialzo dal minimo di agosto 2024;

  • struttura grafica che rimane inserita in un canale discendente piuttosto ripido.

Sotto i 90.000 $ si apre la strada verso i livelli successivi: 82.600, 78.500 e, in caso di accelerazione, fino all’area dei 65.000-66.000 $.

Il fatto che Bitcoin non riesca a reagire nonostante un sentiment globale in miglioramento post-Nvidia suggerisce che la pressione ribassista rimanga elevata, alimentata da prese di profitto e rotazione fuori dagli asset più rischiosi.


NASDAQ 100: rimbalzo fallito e testa-spalle ribassista ancora attivo

Sul Nasdaq 100 l’euforia post-trimestrale Nvidia è durata meno di mezza seduta.

L’indice, salito oltre il 2% in apertura, ha rapidamente invertito direzione, arrivando a perdere intorno all’1%.

Tecnicamente il quadro resta complicato:

  • i prezzi non hanno riconquistato la media mobile esponenziale a 50 giorni, fallendo per la seconda volta in due sedute;

  • rimane attivo il testa-spalle ribassista costruito dal top del 9 ottobre;

  • la neckline passa a 24.890: una chiusura sotto questo livello (probabile a questo punto visto l'andamento della seduta) darebbe un segnale di conferma del pattern, con target teorico in area 23.900.

La reazione post-Nvidia avrebbe dovuto annullare la figura ribassista, ma il mercato ha scelto la prudenza.
Questo comportamento suggerisce che molti gestori non sono ancora convinti che la fase correttiva sia terminata.


NVIDIA: conti eccellenti, ma la bolla AI continua a far paura

Nvidia ha pubblicato numeri eccezionali:

  • ricavi record a 57 miliardi $,

  • guidance a 65 miliardi $, ben sopra il consensus,

  • after-hours +4% iniziale (poi ridimensionato).

Eppure, il titolo ha invertito e nel pomeriggio è arrivato a perdere quasi il 2%.

È il segnale che molti investitori temono che il settore AI si trovi in una fase di eccesso di valutazione, aggravata da:

  • investimenti infrastrutturali enormi, finanziati spesso a debito;

  • timori di “circular funding”: Nvidia investe nei clienti che poi acquistano i suoi chip;

  • movimenti ribassisti di investitori di peso (Softbank, Peter Thiel, Michael Burry);

  • volatilità crescente in tutto il comparto tech.

Nvidia resta un catalizzatore potentissimo per il sentiment globale, ma non basta più da sola a invertire un trend di risk-off se il contesto macro rimane incerto.


MACRO USA: il job report “ibrido” complica la vita alla Fed

Il dato sull’occupazione di settembre, pubblicato in ritardo per via dello shutdown, ha contribuito a confondere ulteriormente il quadro:

  • +119.000 posti (oltre il doppio delle attese),

  • disoccupazione al 4,4% (in aumento),

  • Treasury a 10 anni in calo al 4,1%.

Il mercato ha letto il report come “misto”, con una crescita occupazionale solida ma segnali di rallentamento nel mercato del lavoro.

In altre parole: il dato non basta a far propendere la Fed per un taglio dei tassi a dicembre.

Questa incertezza pesa soprattutto sui titoli tech ad alta duration.


PERCHÉ I MERCATI SI SONO GIRATI? TRE MOTIVI CHIAVE

1️⃣ La paura della bolla AI non è svanita
La reazione a Nvidia è stata inizialmente positiva, ma il mercato ha venduto in forza subito dopo.

Segno che gli investitori temono che la spesa AI sia diventata troppo elevata e potenzialmente insostenibile.

2️⃣ La Fed potrebbe non tagliare i tassi a dicembre
Il job report e i verbali del FOMC hanno ridimensionato le aspettative sui tagli.

L’idea che la banca centrale possa restare più a lungo in modalità restrittiva pesa su Nasdaq e semiconductors.

3️⃣ Il sentiment resta fragile: ogni rally viene venduto
Bitcoin, big tech e momentum stocks (Robinhood, Western Digital) guidano i ribassi.

Quando anche gli asset più “aggressivi” scendono insieme, significa che la modalità risk-off domina.


CONCLUSIONI: MERCATO A UN BIVIO

I prossimi giorni saranno decisivi:

  • NASDAQ 100: deve recuperare 25.000 e annullare il testa-spalle.

  • BITCOIN: la perdita dei 90.000 è un segnale molto serio; solo sopra 96.000 il quadro migliora.

  • AI e Big Tech: Nvidia ha calmato le acque, ma non ha invertito completamente il trend delle ultime settimane.

Il mercato resta nervoso, dominato più dalla paura di sbagliare che dalla volontà di rischiare.

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