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Bonus 150 euro dipendenti: come funziona l’autodichiarazione

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

I lavoratori dipendenti dovranno presentare una nuova autodichiarazione per ottenere il bonus 150 euro nel mese di novembre: ecco come funziona ed entro quando consegnarla al datore di lavoro.

Bonus 150 euro dipendenti: come funziona l’autodichiarazione

Per tutti i lavoratori dipendenti che possiedono i requisiti richiesti per ottenere il bonus 150 euro previsto dal Governo per il prossimo novembre, sarà necessario compilare e consegnare l’apposita autodichiarazione al datore di lavoro affinché si possa procedere con l’accredito automatico del beneficio in busta paga.

Con l’autodichiarazione – simile a quella fornita da INPS nel messaggio 2554 del 24 giugno scorso – non si fa altro che confermare il possesso dei requisiti richiesti per il beneficio: un reddito complessivo inferiore a 20.000 euro e una retribuzione mensile entro il limite fissato dal decreto.

Ecco quindi come funziona l’autodichiarazione per il bonus 150 euro per i lavoratori dipendenti, chi dovrà compilarla ed entro quando va consegnata al proprio capo.

Bonus 150 euro ai lavoratori dipendenti: serve l’autodichiarazione

Il decreto aiuti ter – in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – ha introdotto un nuovo bonus 150 euro per i redditi fino a 20.000 euro. Tale agevolazione, introdotta per far fronte ai rincari autunnali e non solo, intende fornire un sostegno ai lavoratori, ai pensionati, e alle famiglie contro il caro energia.

Non solo: anche i titolari del reddito di cittadinanza hanno diritto al bonus 150 euro, ma solo a precise condizioni.

In questa sede ci occupiamo del bonus 150 euro per i lavoratori dipendenti: il beneficio spetta esclusivamente a coloro che percepiscono una retribuzione mensile non superiore a 1.538 euro, oltre a possedere un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

Cambiano quindi i requisiti di accesso al bonus anti inflazione rispetto ai 200 euro erogati nel mese di luglio, ma resta l’obbligo di consegnare l’autodichiarazione al proprio datore di lavoro.

Come funziona l’autodichiarazione per il bonus 150 euro

Che cos’è questa autodichiarazione e come funziona? Come avvenuto con il bonus 200 euro, i lavoratori dipendenti che hanno diritto ai 150 euro aggiuntivi previsti dal decreto aiuti ter dovranno dichiarare di possedere tutti i requisiti richiesti per ottenere il beneficio.

Per farlo, appunto, occorre compilare e consegnare l’autodichiarazione al proprio datore di lavoro. Probabilmente sarà INPS a diffondere un modello al quale attenersi.

Nell’autodichiarazione il lavoratore dipendente dovrà confermare il possesso di un reddito complessivo inferiore a 20.000 euro, oltre a una retribuzione mensile percepita inferiore a 1.538 euro.

Non solo: andranno anche dichiarati il fatto di non percepire alcun trattamento previdenziale, di non essere titolare del reddito di cittadinanza (né per sé stesso né per altri componenti della famiglia), non essere destinatario di un’altra indennità uguale pagata da un altro datore di lavoro.

Nel caso in cui le dichiarazioni fornite non risultino veritiere, oltre a incorrere in sanzioni penali, si rischia di dover restituire l’intera somma percepita indebitamente.

Chi deve consegnare l’autodichiarazione?

Il bonus 150 euro verrà pagato nel mese di novembre ai lavoratori dipendenti pubblici e privati, oltre che ai titolari del reddito di cittadinanza, di indennità di disoccupazione, ai lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo, ai collaboratori sportivi e ai pensionati.

Dovranno compilare l’autodichiarazione, però, soltanto i lavoratori dipendenti del settore pubblico e – se sarà inserita la norma nel decreto aiuti ter – anche quelli del settore privato, per i quali l’accredito in busta paga sarà automatico (senza necessità di presentare la domanda).