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Caro energia, gas e riscaldamento: il piano per l’autunno

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Il Ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani anticipa il piano contro il caro energia da attuare entro il prossimo autunno: termosifoni giù di uno o due gradi, e accessi un’ora in meno ogni giorno. Ecco cosa cambia e come passeremo l’inverno.

Caro energia, gas e riscaldamento: il piano per l’autunno

Nel corso della prossima settimana dovrebbero essere approvati due nuovi provvedimenti: il primo contro il caro bollette, il secondo contro il caro energia. Oltre a nuovi bonus per le famiglie, sono in arrivo anche delle strette sul gas e sul riscaldamento, affinché si possa risparmiare la materia prima e si riescano a ridurre gli sprechi.

Non solo: nel piano per l’autunno presentato dal Ministro per la Transizione Ecologica rientrano anche delle restrizioni per gli edifici pubblici, con l’ipotesi di un ritorno allo smart working contro il caro bollette, e ad orari ridotti per le lezioni a scuola.

Ecco cosa prevede il piano contro il caro energia presentato dal Ministro Andrea Cingolani: tutte le ipotesi allo studio per risparmiare gas e riscaldamento.

Caro energia: cosa prevede il piano di Cingolani per l’autunno

L’Italia si prepara alla stretta contro il caro energia: con il prezzo del gas alle stelle, occorre rivedere l’utilizzo della materia prima. Dopo la presentazione del piano UE per la riduzione dell’utilizzo del gas, l’emergenza di sposta in Italia. Che cosa cambia e cosa prevede il piano per l’autunno?

In primis, dal prossimo autunno potrebbero essere introdotte delle strette sul riscaldamento: ipotesi di accensione posticipata, e non solo. Solitamente il riscaldamento viene accesso in molti Comuni italiani (zona climatica E) attorno alla metà del mese di ottobre: l’ipotesi è resistere con i caloriferi spenti almeno fino a novembre, almeno nelle Regioni dove il clima è più clemente.

Inoltre, è stata ipotizzata l’accensione del riscaldamento fino a due ore in meno ogni giorno e con una temperatura al di sotto di almeno uno o due gradi (da 20 a 19).

Per quanto riguarda gli edifici pubblici e le imprese, invece, è previsto un controllo dei prezzi a supporto delle imprese energivore e gasivore. Ci si interroga anche sulla possibile fissazione di un tetto massimo al prezzo del gas a livello europeo.

Così facendo, ha spiegato il Ministro Roberto Cingolani, si potrebbe arrivare a risparmiare dai 3 ai 6 miliardi di metri cubi di gas in un anno.

Caro energia: possibile ritorno allo smart working e alla DAD?

Passiamo invece a quelle che sono le proposte utili per risparmiare energia e contenere i costi delle bollette: alcuni hanno ipotizzato un possibile ritorno allo smart working per l’autunno e l’inverno, in quanto “la crisi energetica potrebbe mietere più vittime del Covid”.

Allo stesso modo, anche le scuole potrebbero ridurre l’orario di lezione dal lunedì al giovedì, escludendo il weekend per risparmiare energia. È stata avanzata anche l’ipotesi di un ritorno alla didattica a distanza: ma è davvero possibile?

Al momento nessuna decisione è stata intrapresa in tal senso, né per il ritorno allo smart working, né per l’applicazione della didattica a distanza nelle scuole. Considerando che nessun cittadino sarebbe poi obbligato a intraprendere tali strade, ma eventualmente verrebbe fissata un’indicazione ministeriale.

Saranno le singole amministrazioni locali, le Regioni, le Province o i Comuni a proporre eventuali misure contenitive per il caro bollette: spegnimento delle luci di illuminazione pubblica, vetrine dei negozi, risparmio di energia nelle abitazioni, ecc.

Sarà poi diffusa una campagna informativa per la sensibilizzazione dei cittadini al risparmio energetico.