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Bonus Internet veloce, fino a 2.500 euro senza ISEE: come averli?

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Nuovo bonus Internet confermato dal Governo anche per le Partite Iva: a chi spetta il voucher fino a 2.500 euro senza ISEE? Requisiti, importi, domanda: guida completa.

Bonus Internet veloce, fino a 2.500 euro senza ISEE: come averli?

Al via la fase due del bonus pc, un’agevolazione conosciuta già da alcuni anni. Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha chiarito tutti i dettagli sul nuovo bonus Internet veloce per le imprese, ma anche per i professionisti, gli autonomi e le Partite Iva che possiedono un’attività. A breve, inoltre, dovrebbe arrivare anche un nuovo incentivo per le famiglie da 300 euro senza ISEE.

Il voucher connettività consente a tutte le micro imprese – essendo senza ISEE – di installare una connessione ad Internet a banda larga, ottenendo un incentivo fino a 2.500 euro. Gli importi variano, però, al variare della velocità della connessione stessa e in base alla durata del contratto sottoscritto.

Come funziona il bonus Internet veloce 2022 per le imprese e le Partite Iva? Tutti i dettagli e la scadenza per ricevere un voucher fino a 2.500 euro senza limiti ISEE.

Bonus Internet veloce 2022: a chi spetta? Novità Partite Iva!

Lo scorso anno i beneficiari del bonus pc erano le famiglie con ISEE sotto i 20 mila euro. Per il 2022, invece, il Ministero per lo Sviluppo Economico ha confermato il voucher connettività per le piccole e medie imprese, per le Partite Iva e per le aziende: come funziona?

Inoltrando la propria domanda entro il 15 dicembre 2022 – c’è la possibilità di ottenere una proroga dei termini – si possono ottenere fino a 2.500 euro senza ISEE utili per installare una connessione ad Internet veloce a banda ultra larga.

Le risorse a disposizione per finanziare la misura ammontano a circa 609 milioni di euro: al momento sono stati utilizzati solo il 20% dei fondi a disposizione.

L’importo del bonus Internet veloce per le imprese e anche per le Partite Iva può variare in base ad alcuni fattori: vediamoli più nel dettaglio.

Bonus Internet veloce: tutti gli importi. Fino a 2.500 euro senza ISEE!

Il bonus Internet veloce per imprese e Partite Iva può assumere diverse forme:

  • Voucher A1, bonus fino a 500 euro per l’installazione di connessioni con velocità compresa tra 30 Mbit/s e 300 Mbit/s, durata contrattuale minima di 18 mesi e massima di 36 mesi;

  • Voucher A2, bonus fino a 500 euro per l’installazione di connessioni ad Internet con velocità compresa tra 300 Mbit/s e 1 Gbit/s. Per queste ultime è possibile ottenere un bonus da 500 euro aggiuntivo per sostenere i costi di rilegamento;

  • Voucher B, bonus fino a 500 euro per il passaggio a una connessione con velocità compresa tra 300 Mbit/s e 1 Gbit/s, con la possibilità di ottenere 500 euro aggiuntivi. Per questo voucher è richiesta una soglia minima garantita pari a 30 Mbit/s;

  • Voucher C, fino a 2.000 euro per l’installazione di connessioni ad Internet con velocità superiore a 1 Gbit/s, purchè la durata contrattuale sia pari ad almeno 24 mesi. È possibile ricevere un bonus di 500 euro aggiuntivo per i costi di rilegatura. La soglia minima richiesta, in questo caso, è pari a 100 Mbit/s.

Ciascun beneficiario può richiedere un solo bonus per la propria azienda, inoltrando l’apposita domanda.

Bonus Internet veloce 2022: come richiederlo?

Come si può richiedere il bonus Internet veloce?

La domanda si presenta direttamente agli operatori accreditati dal sito web di Infratel Italia, seguendo l’apposita procedura e rispettando la scadenza del 15 dicembre 2022.

Bonus Internet 2022 anche per le famiglie: 300 euro per tutti

È in arrivo anche un nuovo bonus Internet veloce per le famiglie, da richiedere senza limiti ISEE: di che cosa si tratta?

La proposta è stata avanzata anche davanti all’Unione Europea, che potrebbe presto dare il via libera al nuovo voucher 300 euro per l’installazione di una connessione ad Internet veloce destinata alle famiglie che attualmente ne sono prive o che possiedono connessioni inferiori a 30 Mbps.

Attualmente la proposta è in consultazione pubblica fino al 31 maggio 2022, ma potrebbe presto diventare realtà per le famiglie, anche con reddito più elevato.