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Bonus prima casa, under 36 protetti sul mutuo. Ecco le ultime novità dal Governo

di Chiara Turano pubblicato:
3 min

Bonus prima casa salvo in calcio d’angolo: ok alla conferma sui tassi agevolati per i giovani under 36 che hanno stipulato un mutuo. La notizia arriva direttamente dalla ministra delle politiche Giovanili, Fabiana Dadone, concluso l’ultimo Consiglio dei Ministri del Governo Draghi. Ecco le ultime novità.

Arrivano buone notizie per giovani sotto i 36 anni di età desiderosi di acquistare la prima casa sfruttando le agevolazioni sui mutui messe a disposizione dal Governo italiano. Lo scorso 10 ottobre, in occasione dell’ultimo Consiglio dei Ministri del Governo Draghi è arrivata l’approvazione di una legge tesa a proteggere i tassi di interessi agevolati sul mutuo.

E la conferma è arrivata anche tramite un post su Facebook della Ministra delle Politiche Giovanili, Fabiana Didone.

Ricordiamo a chi non lo sapesse che l’accesso al Bonus prima casa under 36 è riservato esclusivamente ai cittadini maggiorenni fino a 35 anni di età in possesso di determinati requisiti.

Nello specifico, il Bonus sul mutuo spessa ai titolari di un ISEE inferiore a 40.000 euro che hanno acquistato una casa a partire da maggio 2022 o che intendono acquistarla entro il 31 dicembre 2022.

Detto questo, vediamo subito quali sono le ultime novità dettate dal Governo.

Bonus prima casa, under 36 protetti sul mutuo. Ecco le ultime novità dal Governo

Le ultime novità del Governo in tema mutuo riguardano i tassi di interesse applicati al Bonus prima casa under 36. Nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri del Governo Draghi dello scorso 10 ottobre è arrivata l’approvazione di una legge che preserva i tassi di interessi sui mutui.

Ma cosa cambia nella pratica? Per tutti i giovani che decidono di usufruire del Bonus prima casa, stipulando un contratto di mutuo entro il 31 dicembre prossimo, i tassi saranno agevolati. Dunque, non subiranno eventuali aumenti come quelli fatti registrare negli ultimi 6 mesi.

Naturalmente, l’accesso al Bonus prima casa rimane vincolato al rispetto di due requisiti.

Il primo riguarda l’età anagrafica del richiedente: il riconoscimento spetta a tutti i giovani che con un’età anagrafica inferiore a 36 anni all’atto di stipula del rogito.

Il secondo, invece, è strettamente connesso con l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Nello specifico, l’accesso al Bonus prima casa è garantito solo agli under 36 titolari di un ISEE sotto i 40.000 euro.

Altri requisiti necessari per beneficiare dell’agevolazione sul mutuo sono:

  • essere cittadini italiani o stranieri con permesso di soggiorno in Italia; 

  • non essere proprietari di altri immobili ad uso abitativo; 

  • richiedere un mutuo non superiore a 250.000 euro; 

  • acquistare un immobile non di lusso situato su territorio italiano;

  • adibire l’immobile a prima casa.

Attenzione va fatta alla presentazione dell’ISEE. La scelta è su quello ordinario o corrente. Generalmente, in sede di domanda del Bonus prima casa va presentato l’ISEE ordinario.

Nel caso di cambiamenti significati della situazione lavorativa, patrimoniale o economica dei membri della famiglia, si può ricorrere alla presentazione dell’ISEE corrente.

Bonus prima casa under 36, il mutuo lo paga lo Stato: ecco come

Come già detto, il Bonus prima casa spetta esclusivamente ai giovani sotto i 36 anni di età. Ma quali sono i vantaggi sul mutuo acceso per l’acquisto della prima abitazione a loro riservati?

Chi intende stipulare un mutuo sull’acquisto della prima casa, ovviamente nel rispetto dei requisiti sopra elencati, potrà godere della garanzia dello Stato sul 50% e fino all’80% della quota capitale del finanziamento.

Questa non è l’unica novità introdotta dal Governo. Gli stessi potranno risparmiare un bel gruzzoletto di euro grazie alle indicazioni fornite dal decreto Sostegni Ter, il provvedimento che ha portato alla cancellazione di molte tasse che gli interessati all’acquisto della prima casa erano tenuti a pagare.

Di quali si tratta? Sono state completamente azzerate le imposte di registro, quella catastale e ipotecaria. Non solo, non si dovrà pagare l’imposta di bollo e altri tributi catastali specifici.