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Miriam Ferrari
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Bonus Sar 2023, fino a 1.000 euro per i disoccupati: a chi spetta e come funziona?

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Il bonus Sar, Sostegno al reddito, è un incentivo pari a 1.000 euro che spetta ai disoccupati ed è stato confermato per tutto il 2023: ecco chi può averlo e come funziona.

Bonus Sar 2023, fino a 1.000 euro per i disoccupati: a chi spetta e come funziona?

Non tutti lo sanno ma oltre alla Naspi e all'assegno di disoccupazione DIS-COLL esistono altri bonus 2023 che possono richiedere i disoccupati: per esempio, il bonus Sar (Sostegno al reddito) fino a 1.000 euro.

Questa agevolazione spetta a una particolare categoria di lavoratori, con contratto in somministrazione. L'assegno massimo che si può ottenere è pari a 1.000 euro.

Ecco cos'è e come funziona il bonus Sar 2023 e chi può richiederlo in stato di disoccupazione.

Bonus Sar 2023 per i disoccupati: cos'è e come funziona?

Il bonus Sar è un'agevolazione che spetta a coloro che hanno perso il lavoro e si trovano in stato di disoccupazione.

A differenza della Naspi e dell'assegno DIS-COLL, il bonus Sar si rivolge ai lavoratori con contratto in somministrazione (ex interinale) assunti con contratto a tempo determinato o indeterminato, anche di apprendistato. Che cosa significa?

Il contratto in somministrazione prevede la presenza di tre soggetti: il datore di lavoro, il lavoratore e l'agenzia che ha selezionato il candidato da proporre all'azienda. Risulta più vantaggioso rispetto al contratto di lavoro a tempo determinato soprattutto per il suo basso costo.

Il bonus Sar viene riconosciuto nella misura massima di 1.000 euro per ogni beneficiario ed è erogato da Forma-temp, ovvero il "Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori in somministrazione".

Bonus Sar fino a 1.000 euro: a chi spetta? Ecco i requisiti

Una volta compreso che cosa si intende per contratto in somministrazione e definita la platea dei potenziali beneficiari del bonus Sar 2023, andiamo ad elencare quali sono i requisiti per ottenere un assegno fino a 1.000 euro.

Anzitutto, oltre al contratto in somministrazione, occorre soddisfare almeno una di queste condizioni:

  • risultare disoccupati da almeno 45 giorni e aver maturato almeno 110 giorni di lavoro effettivamente svolto (o 440 ore in caso di occupazione part-time) nel corso dell'ultimo anno.

  • oltre alla disoccupazione da almeno 45 giorni, si richiede il completamento della procedura in Mancanza di Occasioni di Lavoro (MOL);

  • risultare disoccupati da almeno 45 giorni e aver maturato almeno 90 giorni di lavoro (o 360 ore lavorative svolte) nel corso dell'ultimo anno.

In base alle condizioni che si riescono a soddisfare, verranno erogati bonus di importo differente.

Bonus Sar 2023: quali sono gli importi?

Ci sono due importi del bonus Sar da tenere in considerazione: il primo è un assegno pari a 1.000 euro, mentre il secondo è di 780 euro. Chi può ottenerli?

I soggetti che soddisfano la prima o la seconda condizione di accesso al bonus Sar - ovvero 45 giorni di disoccupazione e 110 giorni di lavoro svolti, oppure conclusione della procedura MOL - hanno diritto a un assegno pari a 1.000 euro.

Tutti gli altri - ovvero coloro che hanno maturalo "solo" 90 giorni di lavoro a 45 in stato di disoccupazione - hanno diritto a un assegno più basso, pari a 780 euro.

Bonus Sar 2023: come fare domanda

Arrivati alla conclusione, cerchiamo di capire come si può presentare la domanda per accedere al bonus Sar 2023, un contributo economico per i disoccupati purché in possesso di un contratto in somministrazione.

Una volta trascorsi almeno 45 giorni in stato di occupazione per maturare il requisito, il beneficiario deve attendere ulteriori 60 giorni prima di poter inoltrare la propria domanda. A partire da tale momento, decorrono i 68 giorni massimi per presentare la richiesta.

Per riassumere, il bonus Sar deve essere richiesto tra il 101esimo e il 173esimo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro in somministrazione.

La domanda si deve presentare direttamente online sul sito web di Forma.temp (previa iscrizione alla piattaforma), allegando tutti i documenti richiesti per completare la procedura.

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