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Bonus spesa 2023, novità in arrivo dal Governo: a chi spettano e come richiederli

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Bonus spesa 2023, una delle agevolazioni più apprezzate dagli italiani sta per tornare. Analizziamone le novità più interessanti, i destinatari e le modalità di accesso.

Bonus spesa 2023, novità in arrivo dal Governo: a chi spettano e come richiederli

Novità in arrivo in merito ad uno dei sostegni più apprezzati degli italiani, i bonus spesa 2023. Il Governo Meloni ha confermato, mediante la più recente Manovra Finanziaria, questo tipo di aiuto.

Questo significa che, a breve, le famiglie italiane potranno nuovamente contare sui buoni per la spesa e l’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità.

I buoni si affiancheranno ad altre misure per famiglie nuove di zecca, quali ad esempio la nuovissima Carta Risparmio Spesa o il Reddito Alimentare. Prima di proseguire, per avere una panoramica in merito a questo ultimo sostegno di recente introduzione, consigliamo la visione del nostro contenuto ad esso dedicato:

Ma torniamo all’agevolazione di cui ci occuperemo in questa guida. Ecco alcune anticipazioni sui nuovi bonus spesa 2023, su chi potrà richiederli e quali saranno i requisiti per la richiesta, oltre che le modalità di presentazione della domanda.

Bonus spesa 2023, novità in arrivo dal Governo: un fondo ricchissimo stanziato dal Governo

Tra le misure di sostegno previste per l’anno corrente per aiutare le famiglie in difficoltà, oltre al bonus bollette 2023 è stato previsto anche il bonus spesa 2023.

All’interno del testo della Legge di Bilancio per l’anno in corso, infatti, sono stati ufficialmente previsti degli aiuti per l’acquisto di beni di prima necessità, che verranno destinati alla famiglie con comprovate problematiche economiche.

Il Governo Meloni ha stanziato, per il 2023, un fondo ricchissimo. Per il finanziamento dei bonus spesa 2023 sono stati destinati ben 500 milioni di euro.

Un fondo tanto ampio è stato ritenuto necessario, data l’inflazione e l’aumento eccessivo dei beni, due situazioni che stanno attualmente gravando pesantemente sulle spalle degli italiani.

Bonus spesa 2023: a chi spettano?

Dato che la Manovra 2023 è piuttosto recente, non abbiamo ancora notizie specifiche in merito ai requisiti richiesti per ottenere i buoni per l’acquisto di beni di prima necessità.

Sappiamo però con certezza quasi assoluta che i bonus spesa 2023 saranno legati all’ISEE familiare, come accaduto durante gli scorsi anni.

Molto probabilmente, il tetto ISEE fissato per l’anno corrente è pari a 15.000 euro: superata questa soglia, la famiglia non avrà diritto al bonus spesa.

Oltre all’ISEE, si terrà sicuramente conto della presenza di minori o soggetti non autosufficienti all’interno del nucleo familiare richiedente. Altri requisiti che, di certo, influenzeranno l’attribuzione dei buoni riguardano l’età e la titolarità di altre forme di assistenza economica da parte dello Stato.

Bonus spesa 2023, novità in arrivo dal Governo: modalità di richiesta

Per quanto riguarda, infine, l’attribuzione dei bonus spesa 2023, dovremo attendere la pubblicazione di un decreto attuativo, da parte di MEF e Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che regolamenti la distribuzione delle risorse stanziate per l’anno corrente.

Di solito, i bonus spesa 2023 vengono gestiti dai Comuni, che ricevono dallo Stato parte dei fondi stanziati, in modo che sia il Comune stesso a preoccuparsi della distribuzione dei bonus.

Ed è per tale ragione che i requisiti che abbiamo analizzato al paragrafo precedente sono indicativi. I Comuni, molto probabilmente, potranno decidere di variarli. Allo stesso modo, anche le modalità di richiesta possono variare da Comune a Comune.

L’unico modo che abbiamo per accertarci delle esatte modalità di presentazione della domanda è verificare l’apposito bando comunale relativo al bonus spesa 2023.

Al momento, comunque, l’unica cosa da fare è attendere: il Governo dovrà dapprima procedere con la suddivisione del fondo stanziato ai Comuni. Solo successivamente a tale distribuzione le amministrazioni comunali potranno procedere con le erogazioni.

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