Nuovi richiami alimentari, allarme per cous cous, mozzarella e caciotta
pubblicato:Analizziamo insieme i recenti richiami alimentari, dall’allarme per il cous cous, fino ai ritiri per mozzarella e caciotta di noti marchi.

Negli ultimi giorni, si sono susseguiti diversi richiami alimentari a cui prestare attenzione: i prodotti potenzialmente pericolosi per la salute umana sono molti. Analizziamo più da vicino i ritiri precauzionali degli ultimi giorni, dall’allarme per il cous cous, fino ai ritiri per mozzarella e caciotta di noti marchi.
Richiami alimentari: l’allarme per il cous cous
Tra i più recenti richiami alimentari, segnaliamo innanzitutto quello relativo a diversi lotti di cous cous biologico, rivenduto con marchio Bontà Mediterranea.
Il ritiro precauzionale era stato precedentemente segnalato dai supermercati Coop, ma è stato recentemente indicato anche sull’apposita sezione del sito istituzionale del Ministero della Salute.
I lotti interessati, nello specifico, sono il lotto C115808 con TMC 05/01/2026, 25/04/2026 e 25/05/2026, e il lotto 25127015 con TMC 15/06/2026.
La produzione è stata affidata all’azienda Linea Mediterranea Srl, che ha prodotto il cous cous nello stabilimento di Trieste 15-17, a Pomezia.
Il ritiro del cous cous è scattato per la presenza di allergeni che, però, non sono segnalati in etichetta. Si tratta, in dettaglio, della semola di grano duro e della senape: entrambi gli allergeni non sono stati indicati.
Il prodotto non è pericoloso per i soggetti non allergici, ma è stato raccomandato a celiaci e allergici di non consumare i lotti di cous cous indicati.
Nuovi richiami alimentari, la segnalazione per la mozzarella Granarolo
Altro allarme legato ai recenti richiami alimentari è quello che interessa la mozzarella Granarolo.
Anche in questo secondo caso l’allarme è partito dai supermercati. Sono state infatti le catene Coop, Il Gigante, Carrefour, Esselunga, Pam Panorama, Iper e Tigros a diffondere per prime i dettagli sul ritiro.
A essere ritirato è il lotto 192 e, per quanto concerne il motivo del richiamo, è stata indicata la possibile presenza di corpi estranei plastici nella mozzarella appartenente al lotto indicato.
La mozzarella in questione è rivenduta in confezioni da tre pezzi da 100 grammi ciascuna, ed è stata prodotta da Centrale del latte del Molise Srl nello stabilimento di contrada da Macere snc, a Vinchiaturo (Campobasso).
In questo caso, il prodotto non va consumato per la potenziale pericolosità e va restituito al punto vendita dove è stato acquistato.
Ritirata anche caciotta di bufala
Infine, nella sezione dedicata ai richiami alimentari del sito del Ministero della Salute è stato segnalato il ritiro precauzionale per caciotta di bufala di Fattorie Garofalo.
Stando ai dettagli diffusi grazie al documento di richiamo, si tratta di caciotte vendute sottovuoto con peso variabile tra i 400 e i 500 grammi. Il lotto a cui prestare attenzione è il numero 100, con data di scadenza fissata al 30/11/2025.
Purtroppo, come a volte accade con i richiami alimentari, sebbene il documento riporti dal data del 24/07/2025, il richiamo è stato pubblicato solamente dopo diversi giorni.
Un dettaglio che fa molto discutere, dato che il ritiro è scattato per rischio microbiologico: le caciotte appartenenti al lotto 100 sono infatti contaminate dal batterio Escherichia coli produttore di tossina Shiga (STEC).
Le caciotte sono state prodotte da Caseificio La Vecchia Masseria di Diana Luigi nello stabilimento sito in strada provinciale Trentola-Ischitella snc, a Villa Literno (Caserta).
Dato che il batterio che contamina il prodotto è potenzialmente pericoloso per la salute, i consumatori non devono assolutamente consumare le caciotte appartenenti al lotto indicato.
Bisogna piuttosto restituire il prodotto in sede d’acquisto.