Piazza Affari giù, dati macro deboli e tensioni sui dazi

di Simone Ferradini pubblicato:
5 min

Borsa italiana in netta flessione. Il FTSE MIB ha chiuso a -2,55% (performance settimanale -1,93%), il FTSE Italia All-Share a -2,47%, il FTSE Italia Mid Cap a -1,58% e il FTSE Italia STAR -1,69%.

Piazza Affari giù, dati macro deboli e tensioni sui dazi

Pesanti ribassi anche per le altre principali Borse europee: EURO STOXX 50 -2,90%; Londra (FTSE 100) -0,70%; Francoforte (DAX) -2,66%; Parigi (CAC 40) -2,91%; Madrid (IBEX 35) -1,88%.

Wall Street negativa dopo la chiusura delle Borse europee: S&P 500 -1,3%; NASDAQ Composite -1,7%; Dow Jones Industrial -1,2%.

I principali dati macroeconomici pubblicati oggi

Lo U.S. Bureau Of Labor Statistics ha comunicato che a luglio i nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli negli USA sono saliti di 73.000 unità, in accelerazione rispetto alle 14.000 della lettura finale di giugno ma sotto le 106.000 del consensus.

L'Institute for Supply Management (ISM) ha comunicato che a luglio l'indice PMI del settore manifatturiero USA si è attestato a 48,0 punti dopo i 49,0 punti di giugno e contro i 49,5 del consensus.

L'Università del Michigan ha comunicato che a luglio l'indice di fiducia dei consumatori USA (dato finale) si è attestato a 61,7 punti dopo i 61,8 del dato preliminare, i 60,7 di giugno e contro i 62,0 del consensus.

Il Census Bureau ha comunicato che a giugno la spesa in costruzioni USA ha fatto segnare una variazione pari a -0,4% m/m dopo il -0,4% di maggio (rivisto da -0,3%) e contro il +0,0% del consensus.

Eurostat ha comunicato che a luglio il tasso d'inflazione eurozona (dato preliminare) si è attestato a +2,0% a/a, in linea con il dato di giugno e sopra il +1,9% del consensus. Il dato core è rimasto stabile sul +2,3% a/a, poco sopra il +2,2% del consensus.

S&P Global ha comunicato che a luglio l'indice PMI HCOB (Hamburg Commercial Bank) del settore manifatturiero eurozona ha segnato una crescita a 49,8 punti dai 49,5 punti di giugno, in linea con la lettura preliminare e sotto la soglia di 50 punti che separa espansione da contrazione dal luglio 2022.

L'Istat ha comunicato che a giugno le vendite al dettaglio in Italia sono salite dello 0,6% m/m, ben oltre il +0,2% del consensus, e dell'1,0% a/a.

Borsa italiana, i titoli in evidenza

Massiccia flessione per i bancari: il settore soffre per l'indebolimento dello scenario macro che si prospetta a livello globale con l'entrata in vigore dei dazi USA. L'indice FTSE Italia Banche segna -4,37%, l'EURO STOXX Banks -3,3%. A Milano sotto pressione soprattutto Intesa Sanpaolo -5,57% e Finecobank -5,80% seguite da Unicredit -3,74%.

In rosso i petroliferi Eni -1,41% e Tenaris -2,66%: il greggio corregge pesantemente dai massimi dal 23 giugno toccati mercoledì: i future ottobre segnano per il Brent 69,65 $/barile (massimo mercoledì a 73,63), per il WTI 66,20 $/barile (massimo mercoledì a 69,35). Sotto pressione Saipem -4,69% dopo che RBC ha peggiorato il giudizio sul titolo a sector perform.

Pirelli & C -2,64% scende sui minimi da inizio maggio dopo i risultati del primo semestre leggermente migliori delle attese. Ricavi in crescita dell'1,5% a quasi 3,5 miliardi di euro, EBITDA adjusted a 793 milioni (consensus 778), utile netto +14,1% a 264 milioni (consensus 250), indebitamento netto a 2,68 miliardi (consensus 2,71). Il secondo trimestre evidenzia però un rallentamento e il management ha peggiorato la guidance 2025 sui ricavi a 6,7-6,8 miliardi di euro da 6,8-7,0 miliardi.

Campari +7,95% balza in avanti e tocca i massimi da fine ottobre. Il gruppo chiude il primo semestre con ricavi in progresso dello 0,3% a 1,53 miliardi di euro, EBIT-rettificato a 352 milioni, -5,6% organicamente e -2,3% complessivamente (ma nel secondo trimestre +2,9% organicamente, +3,4% su variazione totale) con margine del 23,0%, e utile netto rettificato in flessione a 215,5 milioni da 235,9 l'anno scorso.

Il gruppo conferma la guidance 2025 ("crescita moderata delle vendite nette organiche e un margine organico a livello di EBIT-rettificato stabile, escludendo il potenziale impatto dei dazi") e quella di medio periodo. L'impatto dei dazi sull'EBIT 2025 è stimato tra 4 e 45 milioni (a livello annualizzato un importo compreso tra zero e 90 milioni), tutto sommato una cifra gestibile.

Salvatore Ferragamo -1,44% scivola sui minimi da aprile poi riduce le perdite. Ieri dopo la chiusura del mercato il gruppo fiorentino ha comunicato i risultati del primo semestre: ricavi -9,4% a 474 milioni di euro (il 3% sotto il consensus), risultato operativo adjusted a -3 milioni da +28 milioni un anno fa (consensus +10 milioni), risultato netto pari a -57 milioni da +6 un anno fa, di cui -41 milioni come effetto delle svalutazioni dovute all'impairment test.

Il management ha avviato un’approfondita analisi del posizionamento di brand, identificato le principali priorità e definito di un piano d’azione già avviato: il management è fiducioso "che questi interventi si dimostreranno sempre più efficaci da qui a fine anno e ancor di più nel 2026".

Euro rimbalza dai minimi, stabile il BTP

L'euro rimbalza dopo aver toccato a 1,1391 il minimo dal 10 giugno contro dollaro. EUR/USD al momento segna 1,1555 circa.

BTP stabile, spread in peggioramento. Il rendimento del decennale segna 3,53% (chiusura precedente a 3,53%), lo spread sul Bund 86 bp (84) (dati MTS).

Materie prime: petrolio e gas in forte ribasso, rimbalza l'oro

Petrolio in decisa correzione dai massimi dal 23 giugno toccati mercoledì: i future ottobre segnano per il Brent 69,65 $/barile (massimo mercoledì a 73,63), per il WTI 66,20 $/barile (massimo mercoledì a 69,35).

Gas in correzione dal massimo dal 14 luglio a 35,480 euro/MWh toccato ieri. Il Dutch TTF Natural Gas Future settembre segna 33,780 euro/MWh, -4,3% rispetto alla chiusura precedente (35,279).

L'oro rimbalza e tocca i massimi da venerdì scorso, mercoledì toccato il minimo dal 30 giugno a 3268 dollari/oncia. Prezzo attuale a 3348 dollari/oncia (oro spot).