EL.EN., ecco cosa ha incoraggiato l'azione
pubblicato:Borsa Italiana: Safilo, il titolo rivede i massimi dal 2018

Rialzo deciso ieri per El.En. con i prezzi che sono saliti del 3,9% a 13,59 dopo avere oscillato tra 13,18 e 13,81 euro.
Banca Akros ha alzato la raccomandazione su El.En. da neutral a buy, portando il prezzo obiettivo da 11 a 16 euro, segnalando un cambio di passo nella valutazione del titolo.
Alla base dell’upgrade c’è soprattutto la recente semplificazione del perimetro industriale, con la cessione delle attività di laser industriali in Cina completata nel terzo trimestre, che consente ora al gruppo di concentrarsi quasi esclusivamente sul business medicale ed estetico, strutturalmente più redditizio e con migliori prospettive di crescita.
Secondo gli analisti, questa operazione rappresenta un punto di svolta: El.En. diventa una società più focalizzata, con un profilo di rischio più leggibile e un mix di attività a maggiore marginalità.
Da qui la scelta di assumere una “visione maggiormente proattiva” sull’azione.
Dal punto di vista dei numeri, i primi nove mesi del 2025 mostrano un quadro complessivamente solido.
Il fatturato consolidato ha raggiunto 421,9 milioni di euro, in crescita del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Il risultato operativo si attesta a 55 milioni, in lieve calo rispetto ai 56,9 milioni dello scorso anno, mentre l’Ebitda resta sostanzialmente stabile a 65,6 milioni, anche se con una leggera contrazione della marginalità (15,6% contro il 16,2% del 2024).
Più debole il risultato prima delle imposte, sceso a 52,2 milioni (-14,8% su base annua), riflettendo un contesto ancora complesso e una fase di transizione del modello industriale.
Tuttavia, questi elementi vengono letti dal mercato come temporanei, soprattutto alla luce della forte generazione di cassa.
Il dato più rilevante resta infatti la posizione finanziaria netta, che si conferma ampiamente positiva e in netto miglioramento: 137,4 milioni di euro al 30 settembre 2025, in aumento di circa 47 milioni rispetto al trimestre precedente. Un livello di liquidità che rafforza significativamente la solidità del gruppo e la sua capacità di investire nella crescita futura.
Guardando avanti, il management conferma una visione positiva per la chiusura dell’esercizio 2025, sostenuta da un portafoglio ordini solido, e ribadisce la guidance che prevede una crescita sia del fatturato sia del risultato operativo rispetto al 2024.
In sintesi, El.En. sta attraversando una fase di riposizionamento strategico: qualche pressione sui margini nel breve, ma maggiore qualità del business, forte cassa e migliori prospettive di medio periodo. È su questo equilibrio tra transizione e potenziale che si fonda l’upgrade di Banca Akros.
El.En. titolo reduce da una fase ribassista
Dal punto di vista tecnico, il titolo El.En arriva da una fase ribassista di medio periodo ben definita, sviluppatasi all’interno di un canale discendente che ha accompagnato i prezzi per diversi trimestri. La discesa dai massimi storici ha trovato progressivamente sfogo fino all’area dei minimi di periodo, dove il titolo ha iniziato a costruire una base più solida.
Negli ultimi mesi si osserva però un cambiamento graduale della struttura: la sequenza di minimi crescenti segnala che la pressione ribassista si sta attenuando e che il mercato sta iniziando a prezzare uno scenario diverso rispetto al passato.
Il livello di 12,60 euro ha svolto un ruolo chiave, respingendo più volte i tentativi di affondo e confermandosi come supporto critico. La tenuta di quest’area ha permesso ai prezzi di consolidare e successivamente di tentare un recupero più strutturato.
Il vero ostacolo tecnico resta la trendline ribassista di medio periodo, che passa poco sotto area 13,90 euro. Questa linea ha più volte contenuto i rimbalzi precedenti e rappresenta oggi il livello discriminante tra una semplice reazione tecnica e un’inversione più credibile.
Una rottura decisa e confermata di 13,90 euro aprirebbe spazi di recupero più ampi, con un target tecnico in area 15,80 euro, in corrispondenza di un’importante area di ritracciamento e di precedenti congestioni. In quel caso il movimento assumerebbe una valenza non solo di breve, ma anche di medio periodo.
Al contrario, ritorni sotto 12,60 euro indebolirebbero sensibilmente il quadro, riaprendo il rischio di un rientro nella parte bassa del canale e di una nuova fase laterale/ribassista.
Safilo, l'azione rivede i massimi dal 2018
Safilo Group tocca i massimi da settembre 2018 e poi arretra dopo la decisione di non formulare un'offerta vincolante per Inspecs Group.
Poco meno di un mese fa il gruppo guidato dall'a.d. Angelo Trocchia aveva rivelato di aver avanzato due possibili offerte in denaro non vincolanti respinte dal gruppo inglese.
Safilo aveva quindi preso tempo fino al 18 dicembre per presentare un'offerta rivista o comunicare che non avrebbe presentato alcuna offerta.
Inspects è un gruppo simile a Safilo, ma più piccolo: produce (anche in Italia, a Cadore) per marchi propri e in licenza da terzi, distribuisce e commercializza con una rete di oltre 70 mila punti vendita in 80 Paesi.
Safilo ha 100 mila punti vendita tra diretti (in 40 Paesi) e indiretti (altri 70 Paesi).
Inspecs ha chiuso il primo semestre 2025 con ricavi pari a 97,6 milioni di sterline (110 milioni di euro) e utile pre-tasse di 2,4 milioni di sterline, Safilo con ricavi di 251,9 milioni di euro e utile pre-tasse di 51,5 milioni.
Inspecs capitalizza 77,3 milioni di sterline, Safilo 752 milioni di euro.
Safilo, negli ultimi mesi una reazione vigorosa dei corsi
Il titolo Safilo ha reagito con grande vigore negli ultimi mesi dopo essere sceso ad aprile fino a quota 0,65, mettendo a segno un rimbalzo che ne ha triplicato il valore.
I prezzi hanno costruito un ampio doppio minimo in area 0,70, avallato ad agosto con il superamento di quota 1,28, configurazione che proiettava un target a 1,90, livello raggiunto nelle ultime settimane. Nonostante la forte reazione i prezzi si trovano ancora molto lontano dai top del 2014, toccati a 10,76 circa.
Cosa potrebbe accadere ora? I prossimi ostacoli sono posizionati tra 2,00 e 2,15 euro e se venissero scavalcati verrebbero a crearsi i presupposti per un ulteriore spunto rialzista che nel medio lungo periodo potrebbe spingerli in direzione di area 3,00.
Il rischio maggiore tuttavia, almeno nel breve, è rappresentato dalla possibilità che dopo un rialzo a senso unico come è stato quello recente, il titolo si prenda una pausa per consolidare il recupero. Ed in tale contesto la correzione potrebbe essere anche profonda, riavvicinando i corsi ad area 1,50 prima che si torni a guardare verso l'alto. Le prime importanti conferme in tal senso giungerebbero in caso di discese sotto 1,80, dove era stato toccato un picco nell'autunno 2021.
Comments
Loading comments...